Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

martedì 1 settembre 2015

L'inculata è dietro l'angolo... ma c'è chi si ribella!

Tutto il mondo è (purtroppo) paese, almeno per quanto concerne determinati settori, il più notorio dei quali è, manco a farlo apposta, l'editoria.

Nel corso degli anni ne ho viste, lette, sentite e (purtroppo) subite in prima persona di cotte e di crude ma questa è la prima volta che mi capita di imbattermi addirittura in un sito realizzato da un gruppo di indignati o meglio, di perculati (com'è accaduto anche al sottoscritto) da sedicenti editori indipendenti, di quelli che prima ti lisciano e poi ti fottono.

Nello specifico, questa perla d'uomo che risponde (almeno per il momento, visto che sembra sia aduso a cambiare nome e domicilio con la stessa frequenza con la quale mi cambio le mutande, tipo un Odevain in salsa britone, insomma) al nome di James Williamson ha messo in piedi da svariati anni questo bel meccanismo, mediante il quale contatta (o viene contattato da) autori ignari, esordienti ma non solo, per proporre loro la pubblicazione per mezzo della sua casa editrice la (a questo punto famigerata) Creation Books.
Inizialmente, per il "disturbo" il nostro offre anche un discreto anticipo sui diritti d'autore, dopodiché il libro viene dato alle stampe... fin qui tutto molto bello, quindi dov'è - direte voi - l'inculata?

L'inculata arriva nel momento in cui l'autore scopre che il suo libro va a gonfie vele, in quanto è in effetti reperibile urbi et orbi, sia presso le librerie tradizionali che presso i maggiori siti di e-commerce a livello mondiale; solo che, quando chiede (giustamente) di avere dati sulle vendite e - di conseguenza - sui profitti che gli spettano in quanto autore (e detentore in via assoluta dei diritti di copyright, visto che il Williamson non ha in alcun modo acquisito i diritti sull'opera dall'autore) si sente rispondere picche (quando e se il nostro si degna di farlo).

Dov'è il problema, chiederete ancora voi, basta andare dal tomo e fargli sputare i quattrini (magari assieme ai denti) ergo spedirgli un bel ufficiale giudiziario a casa con una ingiunzione di pagamento.
Si, come no, vi dico subito io.
A meno che uno non sia ricco di famiglia o un autore tanto affermato (ed abbiente) o tanto tignoso da voler adire le vie legali costi quel che costi, la maggioranza degli autori non dispone dei mezzi per intentare una causa perché trattandosi di civile, i tempi sono biblici e le parcelle dei legali notoriamente care (a meno di avere la fortuna di avere un avvocato per parente e per di più disinteressato, cioè), quindi il gioco, il più delle volte non vale la candela.

Vi sono casi in cui in effetti le somme cumulate siano piuttosto rilevanti ma qui esce fuori il colpo di genio del cialtrone sedicente editore: ha posto la sua residenza (e quindi il suo domicilio legale) all'estero, ovviamente in un paese dove non c'è estradizione rispetto agli Stati (dis)Uniti o alla Gran Bretagna, dove si trovano la totalità delle sue vittime... ed altrettanto ovviamente, il nostro dalla Thailandia non schioda nemmeno con le cannonate!

A questo punto che fare per avere giustizia o quanto meno per evitare di passare come idioti completi?
Qualcuno ha avuto questa interessante ed originale pensata: aprire un sito internet dedicato proprio a questo emerito cialtrone, un sito ufficiale di sputtanamento globale con tutti gli annessi e connessi, le testimonianze dei tanti autori perculati e tutte, ma proprio tutte le informazioni che riguardano il nostro fringuello, così che, il giorno che dovesse decidersi a riprovarci - magari sotto un'altra etichetta - se la piglierà bellamente in quel posto.
Infatti è ufficialmente dal 2012 che la Creation Books ha chiuso i battenti eppure, se uno si fa un giro per il web e sa cosa cercare, si renderà immediatamente conto che i libri "pubblicati" da Williams sono tuttora in commercio e non certo come remainders segno che c'è "qualcun altro" che continua a stamparli.

Quello che però mi ha fatto più specie è constatare come - con tutte le denunce e gli esposti fatti da decine di autori turlupinati - le maggiori librerie online e soprattutto il colosso mondiale del e-commerce (indovinate un po' chi é? Lo stesso di cui vi ho parlato nell'ultimo, lontanissimo post) continuano imperterritamente a distribuire (e quindi a lucrare) i libri editi da Williamson... tutto questo, ovviamente, alla faccia della policy della compagnia, sbandierata ai quattro venti, sulla assoluta trasparenza e onestà della piattaforma nei confronti dei rivenditori, dei clienti ma soprattutto degli autori che vedono i propri lavori distribuiti tramite il loro sito!

Permettetemi ora una piccola chiosa finale; prima ho affermato di conoscere di persona questo genere di situazione. Infatti anch'io, nel mio piccolo (anzi, proprio per il fatto di essere un piccolo, in quanto autore esordiente) ho subito una cosa del genere da parte di un editore che - nonostante le tante richieste da tre anni a questa parte - non ha mai risposto circa le pregnanti domande sullo stato delle vendite del mio libro e quindi, su quanto mi deve in royalties... questo perché anche lui, evidentemente, "lavora" come il sor Williamson, nel senso che per pubblicarti ti pubblica e per di più va anche in giro sui social e perfino sulla TV pubblica a farsi bello per le sue mer(d)avigliose iniziative editoriali... peccato che si dimentichi di dire che pubblica solo due tipi di libri: quelli autoprodotti che quindi non gli costano un cazzo, per cui può anche sprecarsi in qualche lancio pubblicitario d'agenzia, ovvero quelli che lui stampa ma di cui poi intasca tutti i profitti eventuali.
Comodo, molto comodo, non trovate?

E anche questo esimio ammasso ambulante di materia organica anfibia si fa grosso del fatto che - se uno è un esordiente e pubblica con lui, perché evidentemente non ha i mezzi per farlo da solo - non subirà in linea di massima ritorsioni per via legale per i motivi che ho scritto più sopra... ci vuole infatti uno molto incazzato o diventato improvvisamente ricco per portare avanti una causa per il mancato pagamento dei diritti d'autore e delle royalties sulle vendite, specialmente quando non puoi essere certo di quali cifre si stia parlando perché non hai modo di sapere in effetti quale sia (o sia stato) l'andamento del libro sul mercato.

Ah, tanto perché si usa dire il peccato ma non il peccatore, sappiate che è della Booksprint Edizioni che sto parlando, quindi, se anche voi vi sentite in vena di pubblicare qualcosa e siete in cerca di un editore, adesso sapete a chi non dovete rivolgervi.

ESTOTE PARATI!