Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

venerdì 18 maggio 2018

Pensavo fosse amore... e invece era una sòla!


Pensiero fuggitivo rivolto al pregiatissimo scrittore britannico Terry J. Gander, autore di numerosissimi testi di argomento storico-militare nonché editor per la famigerata Jane’s subentrato alla dipartita del compianto Sir Ian V. Hogg.

Proprio del suo lavoro in quest’ultima veste voglio lagnarmi in queste righe, perché mi sono lasciato cadere in tentazione, durante una delle mie peregrinazioni su ebay ed approfittando di un’occasione (che, vi ricordo, se non fa l’uomo ladro, sicuramente lo fa compratore!) ho investito una cospicua fetta del mio – già magro – budget per acquistare l’edizione 2003-2004 del notorio annuario Jane’s Infantry Weapons, che ho ricevuto tra l’altro a strettissimo giro di posta (nonostante la mia copia provenisse dall’altra parte dello Stagno Atlantico) e – ingredibbuli ma vero – esentasse una volta tanto.

Purtroppo le note positive sono terminate qui, dopodiché sono iniziati i dolori, sì, perché questo ameno libello di fatto aggiunge ben poco all’edizione di dieci anni prima già in mio possesso (e curata, per l’appunto, dal de cuius Ian Hogg) mentre sottrae molto rispetto al volume più vetusto, in quanto in quel decennio pare sia sparita parecchia roba dagli arsenali, senza che venisse – se non in minima parte – rimpiazzata.

Di più (e di peggio), la nuova gestione Gander risulta, se possibile, ancor più “tirata” in quanto ad informazioni, specialmente per quanto concerne le prestazioni delle armi d’appoggio – in particolare riguardo le armi controcarro – dove anche in questa edizione le specifiche riportate per i sistemi di origine britannica e statunitense sono assolutamente generiche e carenti e parliamo ancora una volta di giocattoli diffusi in buona parte del mondo, molti dei quali a dir poco vetusti, come gli ATGM Dragon (che oggidì credo siano stati addirittura ritirati dal servizio), TOW e MILAN (e anche questi ultimi sono oggi in via di sostituzione, se non ricordo male) nonché – e questa è davvero tutta da ridere – i nuoverrimi e pudendissimi M20 Super-Bazooka e i cannoni senza rinculo M67 spalleggiabile e M40A1 da 105mm!

L’unica nota veramente positiva è stata l’aggiunta (o la suddivisione, fate voi) dei capitoli riguardanti i fucili di precisione, i fucili anti-materiali e i fucili tattici a canna liscia ma a parte questa innovazione non c’è molto altro da dire.

Se consideriamo che queste amene pubblicazioni vengono vendute di solito a prezzi nell’ordine delle diverse centinaia di euro ad esemplare e che solo con enormi botte di culo (e comunque sempre andando sull’usato per edizioni non recentissime) si riescono a trovare a prezzi inferiori ai 100 euro, quando poi ti ritrovi in mano certe cose non è che ti girino i coglioni: di più!

Detto questo, non mi resta che archiviare anche questa tra le incommensurabili sòle che ho già abbondantemente preso in questo primo semestre del 2018; mi riprometto (ancora!) di non ricascarci più e cercherò comunque di riciclarle (tutte!) alla prima occasione propizia.
Per tutti quelli che invece leggeranno queste righe, posso dire che siete stati avvisati e adesso potrete decidere cum grano salis prima di lanciarvi nell’acquisto di uno di questi tomi.

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