Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 1 ottobre 2014

Per la serie: tira più un (proverbiale) pelo di...

Mi sono ripromesso, per scommessa contro il destino ingrato e avverso, di dare una craniata sul muro nel caso in cui mi fosse andata in porto una certa manovra, prettamente speculativa, che ho messo in piedi di recente su ebay...

Nel caso non si fosse capito, con l'esaurimento di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili e dopo quasi due anni a spasso dall'ultimo contratto, la mia unica fonte di reddito è rimasto il piccolo commercio su internet.
Tratto un po' di tutto e di tutto un po' e – nonostante la crisi morda ferocemente i garretti di tutti, anche sul web – qualcosina ogni tanto alzo, anche se non in quantitativi e con una costanza tali da permettermi di fare qualunque cosa a parte avere un po' di argent de poche con cui togliermi qualche sfizio ogni tanto.

Orbene, un paio di settimane fa, mi è capitata l'occasione di... saccheggiare, letteralmente un'edicola, una di quelle storiche, famigerate sin dagli anni '80 perché trattavano (e trattano tuttora!) roba per adulti in quantitativi tali da far arrossire un sexy shop... come ebbi modo di rilevare in epoca più risalente (potete vedere in proposito i miei post del luglio 2013), trovare in giro oggi i famigerati giornaletti zozzi è un'impresa mica da ridere e quel poco che si trova, principalmente su ebay o qualche altra piattaforma di e-commerce, viene spacciato a prezzi da rapina a mano armata.

E parliamo, ovviamente, di roba stantia, anni '80-primi anni '90 quando e se ti dice bene, altrettanto ovviamente usata (e pure di brutto, se le foto rendono giustizia).

Tornando a bomba, mi addentro nei meandri di codesto ameno luogo di perdizione e mi ritrovo davanti pacchi (e dico letteralmente!) di ogni ben di dio, di ogni provenienza e periodo, ad un prezzo a dir poco risibile e tutta, ovviamente, roba nuova, o meglio, qualche pezzo è sicuramente più datato, in quanto si tratta nella maggior parte dei casi, di roba, come si dice in gergo, ricopertinata, cioè messa assieme da rese di magazzino con una copertina realizzata ad hoc e inserite in queste specie di... bustone regalo a 3 a 3 fino a che non diventano pari!
A quel punto, mi si è affacciata alla mente questa idea: avevo un po' di quattrini appresso, frutto di una mia recente vendita, ed ho deciso di provare a fare il più classico degli investimenti speculativi; ho acquistato una carrettata di roba, l'ho spacchettata, verificato che fosse in condizioni pristine o quasi e l'ho postata su ebay.

Già vi vedo: eh, ma, come hai fatto? Secondo il merdaviglioso regolamento della piattaforma, è proibito vendere su ebay materiale pornografico, no?

NI, nel senso che si, teoricamente è proibito e dovrebbero cassarti qualunque inserzione in proposito e no, in quanto vi sono ogni giorno migliaia di articoli per adulti, che vengono proposti e venduti anche su ebay, basta sapere come... aggirare il regolamento (e sperare che non venga fuori qualche stronzo bastardo rosicone, possibilmente un venditore professioanale che si mette a fare la spia) sapendo come e in quale categoria postare la propria merce e scegliendo accuratamente le parole quando si scrivono intestazione e corpo dell'annuncio.

Va da sé che se scrivi cose del tipo: giornaletti zozzi, porno, pornazzo, etc. te la stai cercando e stai invitando un sysop della piattaforma a farti un culo grosso così... ma se ti muovi con circospezione, non ti possono dire (o fare) un bel niente!

Altro accorgimento, lavorare un po' di PC per... modificare le immagini degli articoli, in modo che non siano troppo espliciti, un gioco da ragazzi insomma.
È un questo modo che c'è gente – e parliamo di negozi grossi, gente che ha punti vendita e veri e propri sexy shop – che su ebay da un paio d'anni a questa parte riesce impunemente a smerciare riviste e film hard (dico sul serio, provare per credere!), sex toys e oggettistica varia di genere BDSM; perdio, qualche mese fa c'ho trovato addirittura delle sex dolls di quelle custom made, su ordinazione, in silicone a grandezza naturale, roba più che da feticisti, da pederasti, visto che hanno l'aspetto (e le dimensioni!) di una ragazzina adolescente!

Mi fai passare un giocattolino del genere (parliamo di svariate migliaia di euro di controvalore, mica cazzi!) e poi mi rompi i coglioni se vendo un numero de Le Ore per cinque sacchi!?

Ovviamente, NO, sicché è tutto un fiorire di articoli alle voci: cura della persona e benessere, film/libro/rivista erotica e via discorrendo... addirittura le sex dolls gonfiabili e life-size vendute come giocattoli/scherzi o alla voce bellezza e salute!!!

Per farvela breve, ho messo in vendita tutta 'sta roba ed ho scommesso con un amico (incredulo e mio socio in affari) che sarei riuscito a venderla in pochi giorni, quando per vendere roba un po' più... seria o normale (fate vobis) ci sono volute settimane, quando non mesi, di inserzioni continue... personalmente, poi, mi sono detto: “OK, adesso ho fatto 'sta stronzata, ma giuro che se va in porto, pianto una capocciata contro il muro, perché vuol dire che siamo veramente alla canna del gas... non si vende più nemmeno uno spillo, libri, film, gadget, tutto sta lì a fare la muffa e poi si vendono a rotta di collo giornaletti porno acquistati un tanto al chilo, così, senza fiatare o colpo ferire!?
Ma quando mai!?”
Oggi...

Ho già praticamente venduto il 50% del campionario e sono in attesa della scadenza di questa tornata di aste perché ormai sono certo che alla scadenza fioccheranno le offerte anche sul restante 50%, visto che c'è gente che ci sta sopra in osservazione come gli avvoltoi già dieci minuti dopo che gli annunci erano andati online.
Domani mattina esco presto per andare allo smorzo più vicino, ad acquistare un paracolpi, di quelli che si usano nei garage... non voglio rischiare di crinare il muro e dover poi pagare il muratore per il suo ripristino.

Siamo veramente un popolo di sessodipendenti schiavi della ghiandola mammaria, non c'è che dire...

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