In pochissimi anni di carriera (ha
cominciato a... calcare le scene nella seconda metà dello scorso
decennio) ha accumulato una serie impressionante di crediti, film,
apparizioni e soprattutto premi, premi a non finire per le sue
performances disinibite e al
limite dell'acrobatico.
Per di
più è una delle pochissime anal queen con
un pedigree asiatico purosangue... con un palme res di
questo calibro, come non potevo innamorarmene perdutamente?
Si, è
vero, io in fatto di donne non faccio distinzioni: di qualunque razza
o colore sia, una bella femmina è comunque una bella femmina...
però, come tutti, ho i miei punti deboli
e questi sono le ragazze dell'Est e
le asiatiche, con una
particolare predilezione per le giapponesi e
le coreane.
Sarà
anche vero che in genere le nipponiche non sono dei... fulmini di
guerra in quanto a sex appeal (ma forse è anche questo che le rende
– a me come a tanti altri otaku ossessionati
dal paese del sol levante – così desiderabili) però quando se ne
trova una bella (secondo i nostri canoni che non
sono
affatto simili a quelli dei maschi del Tennō)
ti caccia
letteralmente gli occhi dalle orbite
per fascino e – perché no – per la mera carica
sessuale che
emanano.
Asa
Akira è
una di quelle tigri asiatiche mangiatrici di uomini dalla quale
chiunque abbia un po' di sangue nelle vene vorrebbe farsi sbranare,
io di sicuro!
Un
fisico statuario, un volto da bambola, due occhi da cerbiatta ed una
sessualità prorompente da far camminare i locomotori... per non
parlare di cosa non è capace di fare davanti ad un obiettivo; non
c'è corpo
a corpo che
la spaventi, sia che si tratti di incontri uno-contro-uno
ovvero
sola
contro tutti,
anche se non disdegna di avere come... compagne
di giochi altre
ragazze, possibilmente toste e ben disposte come lei.
E
a differenza della stragrande maggioranza delle performers
asiatiche
del panorama hard statunitense, Asa non
è
la classica nippoamericana
nata
e cresciuta negli States, che quindi di asiatico ha ormai ben poco: è
nata e cresciuta in Giappone e solo più tardi, da adolescente, si è
trasferita aldilà dello stagno Pacifico negli Stati (dis)Uniti
d'America.
Certo,
un difettuccio – almeno per me – ce l'ha ed è la pessima
abitudine che
ha preso nella Terra
dei Liber(ticid)i di
coprirsi il corpo di tatuaggi...
se ne contano almeno una mezza dozzina a... deturpare
(pensatela
come volete, a me tutto 'sto inchiostro sulla pelle da fastidio!)
quello che è altrimenti un corpo da dea.
Spero
solo che non arrivi agli eccessi che ho visto su altre sue colleghe,
splendide femmine, vere e proprie macchine
da sesso
che il buon dio nella sua infinita saggezza ha voluto disseminare su
questa valle di lacrime, che non hanno più un centimetro
quadrato
di pelle libera da questi invadenti disegni.
Per
il resto va benissimo così.