Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 18 dicembre 2013

Il miglior esempio di "Gears" and "Guns"... ma senza le Girls (purtroppo!)


L'ho sempre detto che ho idee belliche io, soprattutto sono un maestro nell'improvvisazione... quante volte, guardando un grosso escavatore, un trattore o uno di quei mezzi super-pesanti che si usano spesso nei cantieri, m'è venuto da pensare: 'orcocane, guarda che bestione... con un paio di modifiche ad hoc, due lastre qui, un paio di mitragliatrici qua, verrebbe fuori una specie di fortino semovente da paura!

Pensavo di essere un caso più unico che raro di sociopatico represso da manuale poi ho visto la luce: non sono il solo ad aver pensato una cosa del genere, anzi, c'hanno pensato in parecchi, nel corso del XX secolo, specie sotto la spinta impellente della necessità (che, ricordiamolo, aguzza l'ingegno, specialmente quando serve a salvarsi la pelle!) e se schivare RPG e pallottole non è una necessità impellente, non so cos'altro potrebbe esserlo!

E' così che mi sono imbattuto in una meravigliosa (senza [d] stavolta) sequenza di fotografie, vecchie e nuove, che ribadiscono il concetto che non sono solo nell'Universo!
Se poi questo costituisca un bene o un male, lascio che siano gli altri a deciderlo...

Quando uno nun se regola: The Big Kahuna, cioè un
APC M113 montato SOPRA un autocarro GM da 5 ton.
ordunque, se da una parte la cosa mi riempie di gioia, dall'altra mi affligge di preoccupazioni, prima di tutto, per il copyright, che ancora una volta non posso reclamare, in secondo luogo, perché se altri hanno avuto (e anzi, realizzato) la stessa idea, vuol dire che di psicopatici col botto in giro ce ne sono tanti... pazienza, me ne farò una ragione.

Detto questo, ammirate codesti mer(d)avigliosi esemplari di... artiglieria semovente protetta del tipo raffazzonato, soprattutto quello identificato come The Big Kahuna... come direbbero gli anglofoni, kudo per l'autore di cotanta meraviglia, anche se trovo che sia abbastanza preoccupante vedere utilizzare un mezzo blindato invece che per conto suo, montato a cavacecio di un altro veicolo... si, perché se non l'aveste capito, si tratta del... guscio di un Trasporto Truppe Corazzato M113 scollato dal telaio e scodellato sul piano di carico di un autocarro pesante da 5 tonnellate!

MITICO!!!

Il precursore di tutti gli autocarri armati: il Guinness di Dublino
Da quel che ho potuto leggere, questo genere di... improvvisazioni non fu relegato al periodo della sporca guerra del Vietnam: esempi (non suffragati da immagini) simili sembra ve ne siano stati anche durante la Seconda Guerra Mondiale.
Questo, ovviamente, parlando degli americani perché i britannici in questo campo furono precursori e maestri, riattando ad uso bellico veicoli da carico, militari e commerciali, già nei primi anni del secolo; l'esempio più noto di mezzo corazzato improvvisato fu quello noto col nome di autoblinda improvvisata Guinness impiegato dagli occupanti britannici per le vie di Dublino durante l'insurrezione di Pasqua del 1916; si trattava di un comune autocarro Daimler da 3 tonnellate, sequestrato alla celeberrima birreria Guinness sul pianale del quale venne montato un vano di combattimento per la fanteria, costituito da sezioni di locomotive a vapore saldate assieme.

Bedfod OXA corazzato e armato di fucile Boys anticarro
Il tutto venne poi reso combat ready praticando nelle pareti delle feritoie per permettere ai soldati di sparare al coperto, mentre la cabina di guida venne rivestita con una “scatola” di lastre d'acciaio per proteggere il conducente.

Alcuni anni dopo, sempre i sudditi di Sua Maestà britannica, dopo la disfatta di Dunkerque, dal momento che non avevano più manco l'occhi pe'piagne, visto che la maggior parte dei loro mezzi da combattimento li avevano lasciati in Francia nelle mani dei crucchi, armarono i reparti dell'Armata Territoriale con i primi, veri esemplari di gun trucks (lett. Autocarri cannone o armati che dir si voglia), come il Bedford OXA, i Bison e gli Armadillo.

Forse il meno raffazzonato dei tre fu proprio il Bedford, protetto da lastre di acciaio e armato con un fucile anticarro Boys calibro .55 e un mitragliatore Bren; il Bison era un comune autocarro sul cui telaio, al posto della carrozzeria, veniva posata una vera e propria casamatta di cemento, dalle pareti spesse una quindicina di cm.

Versione "deluxe" dell'Armadillo, con lamine metalliche e
cannoncino scudato...
L'Armadillo invece era davvero il blindato dei poveri: sul piano di carico di un autocarro Bedford veniva installato un cassone di legno composto da due “scatole” di assi spesse circa 22mm; l'intercapedine tra le due pareti di legno veniva poi riempita di ghiaia per offrire una protezione antiproiettile contro le pallottole di fucile.

Quando si dice l'economia, insomma...

Gli americani, invece, scoprirono l'uso di questi... potenti mezzi più in là, come ho già detto e – da bravi sboroni – su quegli autocarri ci misero di tutto e di più, non tanto per quanto riguarda la protezione corazzata – di fatto per lo più limitata a lastre di acciaio e ghisa, rinforzate con sacchi di sabbia – quanto per l'armamento che – in alcuni casi – risultava assai più pesante perfino rispetto ai mezzi da combattimento veri e propri, con cannoncini a tiro rapido, mitragliatrici di ogni tipo (comprese le Gatling calibro 7,62mm e le ubiquitarie M2HB calibro .50), mortai e lanciarazzi, secondo il gusto dell'equipaggio, fino alla... sboronata massima di installare i gusci corazzati dei portatruppe disabilitati.

Quando si dice che sei proprio un pezzo de cemento... il
BISON, in pratica una casamatta autocarrata!
Questi mezzi vennero utilizzati principalmente come scorta ai convogli che – attraverso la dissestata rete stradale vietnamita – trasportavano rifornimenti alle varie basi di fuoco sparpagliate nel territorio di fatto sotto il controllo dei Vietcong, che venivano regolarmente sottoposti ad imboscate con l'uso di mine, cannoni senza rinculo, mitragliatrici e lanciarazzi, con gravi perdite di mezzi, uomini e materiali.


La recente versione "made in Iraq" dell'autocarro-cannone
Per quanto ne so, furono anche piuttosto efficaci, sicuramente molto più dei carri armati e dei blindati regolamentari, nell'affrontare questo genere di minacce, tant'è che – ohibò! - sono ricicciati, a distanza di quarant'anni nella improvvida scampagnata in Iraq, per mano di quei reparti ameridioti che si sono resi conto di come Rumsfeld e compagni li avessero praticamente dati in pasto ai guerriglieri sciiti e di Saddam, mandandoli a spasso in pieno territorio ribelle con dei cazzo di SUV (i famigerati Hummer/HUMVEE) invece di veicoli se non corazzati, almeno protetti dal tiro delle armi leggere.

Questo, soprattutto prima dell'avvento di quell'altra, costosa e inutile porcata che è stato lo Stryker uno dei peggiori carrettoni che si siano mai visti sul campo di battaglia, di fatto un'immane, immobile bersaglio per chiunque abbia il grilletto facile e un lanciarazzi tra le mani...

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