Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 27 aprile 2022

Amazon Is the New LaMMerda!

Vi prego di osservare l’immagine qui a lato; come potete facilmente intuire, si tratta della videata, ripresa dal mio laptop, della prima pagina del motore di ricerca del più grande spacciatore online del mondo occidentale.

Il più grande spacciatore di morchia online del mondo occidentale, se mi permettete.

Sì, perché, con poche, dovute eccezioni, ormai l’andazzo della piattaforma che fu dell’uomo più ricco del mondo è questo: monnezza venduta a prezzi da antiquariato Ming e per meglio agevolare l’Inc. Kool 8 dell’utOntO ignaro, questi sesquipedali ammassi di materia organica anfibia ora approfittano pressoché tutti dei servizi di gestione offerti da Amazon, così l’utOntO di cui sopra si fida, acquista e paga, pensando magari di aver anche fatto – se non un affare – almeno un acquisto garantito.

E invece?

Invece, 9 volte su 10, hai comprato merda, puteolente ma soprattutto costosa.

L’ultimo caso, in ordine di tempo, concerne proprio uno dei simpatici ammennicoli di cui sopra; avendo scoperto che – ingredibbuli ma vero – le cassette porta-munizioni usate non sono più considerate “equipaggiamento militare” o peggio ancora “parti di armi comuni da sparo” il cui possesso è quindi vietato per legge a meno di possedere apposite licenze e permessi, bensì oggetti comuni di cui è assolutamente libera la vendita, mi sono fatto partire un embolo ed ho deciso di acquistarne una.

Certo, il prezzo, come potete vedere, non è proprio un cotillon ma per una volta mi sono detto ‘STICAZZI ed ho proceduto all’acquisto, tanto più che c’era la garanzia sul prodotto del servizio Prime di Amazon.

Aspetto pure la bellezza di cinque giorni per farmela recapitare – da bravo cittadino responsabile ho chiesto di incorporare quanti più ordini possibili in un unico invio per risparmiare imballaggi, carburante e CO2 - ed oggi infine me l’hanno consegnata.

Peccato che io mi aspettavo una cassetta porta-munizioni vera come quelle presentate in fotografia, con tutti i marchi e le etichette originali perché senza di quelle, non è altro che un dozzinale pezzo di lamiera stampata e smaltata in grigioverde.

Quel che ho ricevuto, invece è stato proprio un pezzo di ferraglia rivestito di enamel ordinance green, come lo chiamano li ‘merrikani, dal quale il rivenditore – credo – ha grossolanamente rimosso ogni etichetta o marchio.

Adesso, se avessi voluto un semplice contenitore metallico, mi bastava andare in ferramenta e ne trovo a due spicci quanti ne voglio e magari pure meno pesanti, che dite?

Quindi, così com’è arrivata, questa roba è stata prontamente re-inscatolata, pronta per il ritiro da parte della SDA (sì, faccio passare il corriere perché non ho voglia di sciropparmi pure l’amena passeggiata con 5 chili di roba dietro fino alla posta o al punto di ritiro) e ridatemi i soldi, tutti e subito!

Come potete facilmente intuire, non sono un tipo che molla facilmente, specialmente dopo che gli è sbollita l’incazzatura, sicché mi è sorto un sottilissimo dubbio – sottile come una sequoia secolare – ed ho voluto verificare. 

Stai a vedere – mi sono detto – che se vado a cercare dalla concorrenza trovo quel che sto cercando e magari pure di meglio?

Detto, fatto.

Il risultato lo vedete qui di fianco: praticamente, ad un prezzo inferiore al più basso proposto su Amazon per una singola cassetta, ne ho prese ben tre (viva l’abbondanza) tutte originali perché vendute da una ditta che si occupa di… riciclare il materiale via via dismesso dalle nostre FF.AA. Non per niente, parecchia di questa roba riporta i marchi della Fiocchiil principale produttore di munizioni italiano – ma la cosa più bella è che tutte le cassette sono trattate con olio da fucili proprio per preservarne l’integrità, altro che grattar via alla cazzomannaggia le etichette originali!

Adesso aspetto solo che mi arrivino, dopodiché già so cosa metterci dentro, una sciccheria proprio!


sabato 2 aprile 2022

Altro giro, altro regalo...

 ...ma almeno questa volta, s'è rivelato di una qualche utilità, ancorché da gun-otaku senza speranza di redenzione, come il sottoscritto.

Anche questo ameno volume che qui vedete fa parte dell'ultimo embolo, in ordine di tempo, che mi sono fatto partire, spinto dalla assoluta carenza di qualsivoglia informazione sulle artiglierie manesche pre-era delle cartucce metalliche, visto che volumi più blasonati - come la famigerata Guida alla ricarica che vi ho presentato la volta scorsa - si sono dimostrati piuttosto carenti proprio riguardo la ferramenta di cui teoricamente stavano trattando e dopo aver preso un'altra, incommensurabile sòla, con il consimile The Blue Book of Modern Black Powder Arms che mi ha fatto solo girare ulteriormente le palle, visto che si è rivelato essere solo un catalogo - nemmeno troppo illustrato, se non in tavole fuori testo - di una scarsità di informazioni unica e sì che trattava di roba ancora sul mercato, con informazioni facilmente reperibili da un qualsivoglia redattore che valga il suo peso in sale, semplicemente chiedendo alle aziende produttrici, che notoriamente si fanno in quattro, quando si tratta di ottenere pubblicità gratuita e invece niente di niente: solo un guazzabuglio di cifre di nomi e di prezzi.

Quest'altro Antique Guns - The Collector's Guide invece si è rivelato un po' (diciamo pure parecchio) più utile, tanto per cominciare, perché tratta davvero una pletora vastissima di armi da collezionismo - anche se accentrata principalmente sul mondo anglosassone - sia originali, antiche per davvero che le moderne repliche e mentre per le prime alcuni dettagli sfuggono (ma si può anche capire, trattandosi di roba che si trova essenzialmente presso raccolte museali e/o collezionisti privati), per le seconde le informazioni sono assai più abbondanti.

Difetti? Parecchi, anche qui, primo fra tutti l'annoso problema dei dati forniti in sole misure imperiali, soprattutto - cosa che odio visceralmente - i pesi, forniti rigorosamente (specie per le armi corte) in once, la misura più stronza e inutile dell'universo conosciuto!

Questo vuol dire che per ogni pezzo più interessante, tocca mettersi lì con taccuino e calcolatrice ovvero con una qualche app di conversione e tradursi tutti i pesi direttamente in once o libbre e poi in chilogrammi.

Questa cosa mi manda al manicomio, esattamente come la perniciosa abitudine di vari autori nostrani, di riportare la potenza delle varie combinazioni arma/munizione in chilogrammetri, roba ottocentesca che non usa più nessuno sull'orbe terracqueo. Si tratta di quei... vezzi letterari di cui si può fare decisamente a meno perché di fatto rompono solo le palle senza portare alcun vantaggio, né apparente né sostanziale.

Anche questa "guida" è lungi dall'essere completa, probabilmente le edizioni successive riporteranno ulteriori pezzi ma sinceramente sono capricci che si possono soddisfare solo quando questi tomi li si recuperano a prezzi di assoluto realizzo e anche allora ci sono da considerare la pletora di dazi e balzelli che ormai vengono applicati ad ogni piè sospinto e strafregandosene altamente della franchigia dogANALE per non parlare delle spese di spedizione che hanno ormai raggiunto livelli difficilmente tollerabili e visto che qualunque edizione più recente, viene prezzata come se si trattasse di antiquariato Ming, sta bene dove sta, abbiamo già abbondantemente dato!