Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

venerdì 19 febbraio 2010

La Migliore di Tutte (almeno finora...)



È un bel pezzo che non mi faccio vivo su queste pagine, quindi credo sia il caso di rompere il lungo digiuno con una breve disquisizione su quella che – a ben vedere – può essere considerata l'antenata par excellence della moderna mitragliatrice per uso generale (o GPMG che dir si voglia) l'eccellente e – anche se ampiamente riveduta e corretta – tutt'ora in uso MG42.
La sigla, arcinota a chiunque si occupi di armi leggere da guerra in generale e – privata del numero 42 – a chiunque abbia servito la Patria nelle FFAA, sta molto semplicemente per Maschinen Gewehr (Modell) 42 cioè Mitragliatrice (modello) 42 dove il quarantadue indica l'anno di adozione (1942 appunto) dell'arma.
La Germania nazista era infatti entrata in guerra armata dell'eccellente, ma complessa, costosa e difficile da produrre MG34 che pur rendendo un servizio superlativo aveva non poche pecche, la più vistosa delle quali era l'eccessiva precisione della sua costruzione, che la rendeva poco adatta ad ambienti polverosi come per esempio le sabbie del deserto nordafricano, dove il meccanismo tendeva a sporcarsi provocando immancabilmente inceppamenti e malfunzionamenti vari.
Non solo, ma si era ormai giunti al punto in cui il Reich – combattendo su più fronti – cominciava a sentire il peso della superiorità industriale e produttiva degli Alleati, ottimizzata per la produzione di massa, che tra USA e URSS sfornavano materiale bellico a rotta di collo.
Quel che era necessario era dunque un'arma efficiente ed efficace come la MG34 ma più semplice ed economica da produrre, adatta per la produzione seriale di massa.
Lo stesso staff che aveva progettato sotto Louis Stange della Rheinmetall la precedente mitragliatrice si mise all'opera per progettare il suo successore, ottenendo un'arma che – sin dal momento della sua introduzione – venne giudicata universalmente come la migliore nel suo genere ed un vero castigo di Dio da quanti se la trovarono di fronte.
Costruita interamente con metallo stampato, rivettato e saldato a punti, la nuova arma era esternamente assai simile alla precedente ma adottava un nuovo sistema di alimentazione, più efficiente e funzionale, il meccanismo era stato alleggerito e semplificato, cosa che portò la già elevata celerità di tiro della MG34 (900 colpi/min) a quota 1200 colpi/minuto ovvero una cadenza di tiro di ben 20 colpi al secondo!!!
Se da una parte questo voleva dire un elevato consumo di munizioni, forti vibrazioni durante il fuoco a raffica libera – che tendeva a rovinare la precisione del tiro – e un usura elevata della canna, che necessitava di essere cambiata ogni 150 colpi, il tutto era compensato dall'immenso volume di fuoco che una singola arma poteva produrre, che si traduceva, secondo gli esperti tedeschi, anche in un marcato effetto psicologico dovuto al fortissimo rumore, descritto da più parti come quello di una pezza di tessuto strappata violentemente ma amplificato di 100 volte.
Fortunatamente, la migliore (e più apprezzata) caratteristica della MG42 era proprio la rapida sostituzione della canna, operazione così semplice ed immediata che non risultò mai in uno svantaggio, nemmeno nel bel mezzo di uno scontro a fuoco.

L'arma, nella sua forma originaria, servì le forze dell'Asse in tutti i teatri di guerra con onore e dopo la fine della guerra, venne adottata da numerosi paesi, tra cui la Francia che la adoperò per parecchi anni, fino alla fine del conflitto indocinese, mentre venne studiata dalla maggior parte degli ex-contendenti, che ne copiarono le caratteristiche più peculiari nelle loro “nuove” armi, come fecero i belgi per la loro famosissima MAG e gli statunitensi per la famigerata M60, arma infame e malriuscita nonostante impieghi il siste
ma di alimentazione ed il pacchetto di scatto della MG42.
La stessa Germania Federale, quando ricostituì le proprie forze armate negli anni '50, dopo essersi guardata un po' in giro, preferì riesumare la “vecchia” MG42 che – modificata dalla Rheinmetall per impiegare la nuova munizione standard NATO 7,62x51mm venne adottata come MG1 dalla Bundeswehr, mentre con la denominazione di MG42/59 venne offerta commercialmente ai paesi alleati ed adottata da numerosi eserciti, compreso il nostro, dove viene fabbricata su licenza ed è ancora ampiamente in uso, nonostante l'introduzione in tempi recenti della Minimi belga.
Ulteriori varianti furono la MG2 (cioè le MG42 del tempo di guerra modificate per impiegare le nuove cartucce) e la definitiva MG3 tuttora in dotazione alla Bundeswehr e in numerosi altri paesi tra cui Grecia, Turchia, Spagna, Pakistan (dov'è prodotta su licenza), Portogallo, Austria, Cile, Danimarca, Iran, Norvegia e Sudan.

Attualmente solo un paese al mondo impiega ancora la MG42 originale in calibro 7,92x57mm Mauser, la ex-Jugoslavia, dove veniva prodotta per le Forze Federali come SARAC M53.


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