Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

martedì 29 aprile 2014

Ma non si stufano mai?

Ecco un altro mistero insondabile che mi assilla... come fa certa gente ad avere il mio numero di casa, dal momento che non siamo nemmeno nell'elenco abbonati e gli unici che lo conoscono sono i nostri parenti e familiari ergo la compagnia del telefono?

Glielo hanno fornito loro? Perché non credo proprio che - conoscendomi - qualcuno dei miei amici o dei miei parenti possa averlo dato in giro, men che meno ad una cazzo di compagnia di "intermediazione commerciale", dato che TUTTI sanno in che considerazione ho questa gente.

Invece, stamattina, puntualmente mentre mi trovavo... in altre faccende affaccendato, diciamo così, arriva 'sta telefonata con la fatidica domanda che di solito sottintende l'inculata ma che - per le ragioni su esposte - non ho immediatamente recepito: "buongiorno sono I****a della MG e la sto contattando per sapere se conosce qualcuno che sta cercando lavoro..."
Per farvela molto breve, le rispondo che si, potrei essere anche interessato ma vorrei sapere di che si tratta... al che arriva la solita (preventivata) risposta ciclostile: "mi spiace mi occupo solo dei contatti telefonici per fissare i colloqui, non sono autorizzata a parlare del lavoro..."

Immediatamente scatta l'allarme sòla ma l'operatrice si offre di inviarmi tutti i dati pertinenti per il colloquio via SMS e io accetto... ovviamente, una volta ricevuto il messaggio (e uscito dalla... impasse) mi sono lanciato sulla grande rete globale onniscente per capire chi cazzo sono questi... la risposta è arrivata in meno di un nanosecondo mentre ancora digitavo su Google... si tratta della MG di tale Marcelli Gianluca che si occupa di... indovinate un po'... intermediazione commerciale, sviluppo e mantenimento portafogli clienti.
In altre parole, la solita società di procacciatori d'affari e venditori porta a porta che lavora conto terzi... fino a qualche tempo fa (immagino) lavoravano per la Hoover (il link però stranamente non è più attivo) oggi posso solo immaginare per chi lavorano (Amway? Kirby? Voerwerk?)... in pratica, la solita inculata a provvigione.

No, grazie, ho già (abbondantemente) dato in tempi non sospetti, io passo...

Però non mi sembrava corretto pisciare alla grande l'appuntamento, sicché mi sono prodotto in quello che - credo - ad oggi sia il mio capolavoro: (cito) "Gentilissima I****a, mi sono permesso di prendere qualche informazione sulla sua azienda.
Per correttezza, le comunico che non verrò al colloquio perché sono allergico alle società di intermediazione e rappresentanza commerciale.
Grazie e arrivederci."


Che dite, sarà arrivato a destino?

lunedì 28 aprile 2014

E' sempre stata una guerra però...

Non so se sono più basito o più avvilito... lasciamo perdere la solita presa per il culo, che tanto ormai c'ho fatto l'abitudine, ogni volta che MiP me chiede qualcosa, ma quello che ho visto in questi due giorni davvero mi ha spossato spiritualmente parlando; non c'ho nemmeno la forza di incazzarmi, perché tanto, alla fine, che soluzione mi resta?

Ammazzarlo!?

Si perché MiP - quello che scassa il cazzo un giorno si e l'altro pure, perché c'è troppa roba in giro per casa e che quindi ficca tutto in cantina, specialmente la roba che non gli appartiene ovvero che prende apparecchi ed elettrodomestici perfettamente funzionanti e li caccia sul balcone, così dopo puoi stare certo che nel momento del bisogno funzioneranno perfettamente... però ha conservato per anni - forse lustri - metri cubi di spazzatura!

Non sto parlando in senso figurato, parlo di monnezza, vera e propria, perché in genere si definisce così la roba che decidi di buttare al cassonetto, vero?
No, non lui: invece di buttarla, l'ha recuperata e stoccata certosinamente, conservandola dentro ripostigli e armadi... mentre la roba utile, quella da conservare, perché adesso magari non serve ma, col volgere degli eoni, chissà... quella può stare tranquillamente buttata a cazzo giù in cantina, anzi, nelle cantine (altrui) così, se per caso se la inculano, pazienza...

Ed è proprio questo il destino che è capitato a tanta della mia roba... perché delle due l'una: o questo mentecatto l'ha buttata per tenersi la monnezza ovvero i legittimi propietari delle cantine hanno visto qualcosa che gli serviva e non si sono fatti scrupoli... dopotutto, "checcazzo, sta nella cantina mia, sicché..."
Non parliamo poi della sua insindacabile scala di valori, quella che fa si che conservi gelosamente la morchia (come ad esempio i mer(d)avigliosi libri di testo di quando facevi le medie oppure il liceo, utilissimi soprattutto oggi che l'ultimo di casa che è andato a scuola l'ha fatto quindici anni fa) salvo poi sorprenderlo con le mani nel sacco mentre cerca proditoriamente di buttare la tua roba quella che prima ti ha fatto sparire quando guardavi dall'altra parte perché "tanto è robaccia inutile, che ci fai?" (ogni riferimento alla mia collezione di figurini militari scala 1:35 o ai libri di mio nonno buon'anima, nelle edizioni originali del Doré è assolutamente, volutamente casuale).

Che ci faccio? Vediamo... magari - vista l'aria che tira - potrei provare a farci dei bei soldi visto che - per come erano conservati - sul mercato del collezionismo valgono un fracco di soldi.

In compenso, sono almeno cinque fottutissimi anni che gli ho detto che - se proprio c'ha tanta ansia di fare spazio - può buttare i due metri cubi di morchia informatica obsoleta e non più utilizzabile, come i vecchi cabinet e gli impianti audio per PC, che invece sono ancora tutti là...

Invece quello che mi serviva come il pane e che andava gelosamente custodito, come i rack o le tower per CD e DVD, quelli no... spariti tutti, dal primo all'ultimo... cioè, non tutti, perché in un angolo, ben stipati e conservati, c'erano una mezza dozzina di relitti di plastica opaca e consunta, dei cazzo di rack per musicassette risalenti al secolo scorso...

"E questa roba!? Che cazzo ci fa ANCORA qui!?"
"Eh... ma sono di TuS..."

Peccato che MiS non viva più qui... anzi, per dirla tutta non vive più nemmeno in questa città o in questa regione, e questo da quasi venticinque anni... il che vuol dire che hai certosinamente conservato per quasi cinque lustri della spazzatura inutilizzabile... però, meno di 5 giorni fa, abbiamo rischiato di arrivare alle mani quando è tornato alla carica perché l'ho beccato che voleva buttare gli "inutili scatoloni" pieni di custodie originali di film in DVD e le "inutili scatole" delle "inutili pupazze" che colleziono...

Si, bravo, come no... così poi i dischi e le figure, in caso di necessità, invece di rivenderli me le do in faccia oppure li regalo, perché un CD/DVD senza custodia (o una figure senza box), non sono commerciabili manco se li porti al Mercatino dell'usato!

Ve l'ho detto... questo non solo non ci sta con la testa ma come volto gli occhi continua a farmi decine, quando non centinaia, di euro di danni, come quando ha buttato (o ha dato via o fatto portar via, il risultato non cambia) la scatola del soundbar wireles della Samsung con tutti i gusci e soprattutto i pezzi per montarlo a parete... un danno - solo quello - di 450 euro (leggonsi: quattrocentocinquanta) visto che - senza scatola e senza rack, pur avendo un disperato bisogno di quattrini (e soprattutto un compratore) me lo sono dato tranquillamente in faccia, tant'è che - ancora adesso - sta qui: lo uso anche se non ne ho bisogno perché altrimenti l'unica altra soluzione sarebbe di fare quello che ho fatto negli ultimi cinque anni: tenere tutta la roba da buttare stipata da qualche parte in attesa che MiP si levi dal cazzo un paio di giorni e poi sudare come un mulo per buttare via tutto nel cassonetto senza rischiare che arrivi lui a metterci le mani o peggio, che vada a riprendersi qualche pezzo...

Che cazzo di vita che faccio...

martedì 1 aprile 2014

Quando la Patria chiama...

In Danimarca staranno anche messi bene dal punto di vista economico ma a quanto pare dal punto di vista demografico stanno alla canna del gas, così, mentre il governo del Paese annaspa e brancola nel tentativo di frenare il fenomeno della natalità zero, qualcun altro, molto più prosaicamente, ha deciso di prendere di petto il problema con una campagna pubblicitaria cum concorsone allegato per invitare i danesi a... farsi un giro – magari in qualche romantica capitale o città d'arte della vecchia Europa – e, visto che ci sono, farsi pure qualche sana ciullata con la speranza di tornare a casa col pancotto!

L'idea è di un consorzio di tour operator Danesi, che ha messo su un sito (http://do-it-for-denmark.dk/) appositamente per spiegare qual'è la soluzione (antica come il mondo ma evidentemente non considerata dagli algidi danesi, cioè trombare!) e propone anche i mezzi per far si che si possa arrivare all'agognato risultato, in una serie di quattro semplici step opportunamente e approfonditamente illustrati e con la diffusione di uno spot pubblicitario realizzato ad hoc che sta facendo il giro del mondo.



Fatto salvo il principio che la maggior parte delle coppie da... sfogo alla passione principalmente quando si trova in vacanza o comunque in una situazione rilassata, al riparo dagli stress di tutti i giorni, i patriottici tour operator danesi, se una coppia decide di partire per una vacanza nel periodo in cui lei è fertile, offrono un congruo sconto sul pacchetto vacanze e se al ritorno i nostri aspiranti genitori possono dimostrare di aver... fatto canestro, possono partecipare al relativo concorso a premi allegando quale prova di partecipazione il test di gravidanza positivo.

Premio in palio: una fornitura triennale di pannolini, pappe, latte e quant'altro serve per crescere il pargolo senza che i genitori debbano rimetterci un rene.

Si, perché, come troppo spesso accade nei paesi cosiddetti civili e avanzati, il problema non è tanto il non voler mettere al mondo dei figli ma mantenerli, dato che lo sport internazio(a)nale alle nostre latitudini sembra piuttosto di mettere i bastoni tra le ruote a chi una famiglia la vuole... fino a che non si arriva ad un punto in cui ci si rende conto che si è tirata troppo la corda e che non c'è più trippa per gatti.

Proprio come sta accadendo qui da noi ormai da svariati decenni, anche in Danimarca si stanno rendendo improvvisamente conto che la popolazione è invecchiata ma non ha nessunissima intenzione di abbandonare codesta valle di lacrime; in compenso non c'è più nessuno che possa badare ai dinosauri né soprattutto pagare loro pensioni e vitalizi... e qui casca l'asino, perché il nocciolo della vicenda è proprio questo: senza nuovo sangue, niente forza lavoro e quindi niente contributi.

La Danimarca rischia seriamente di passare da paese del bengodi ad avere un'economia depressa fino alla bancarotta, perché gran parte della ricchezza nazionale finirà ben presto per venire assorbita e dissipata in pensioni e assistenza agli anziani, né più e né meno di quanto è accaduto nel Belpaese, grazie anche alle politiche a dir poco dissennate dei governi di democristiana memoria in tema di previdenza sociale, che hanno portato a quelle aberrazioni di centenari che non hanno mai versato un centesimo di contributi ma che godono di pensioni milionarie grazie al fatto che le spettanze sono state calcolate sulle ultime retribuzioni che – rispetto ad oggi – erano assai più elevate!

E qui mi fermo perché altrimenti il discorso diventa troppo lungo e complesso...

Tornando a bomba, questi... incentivi propagandati, in realtà si estendono paradossalmente a tutta la popolazione... sessualmente attiva, ivi compresi quelli che hanno... già dato e le nuove coppie (quelle omosessuali, se non si fosse capito); certo, a fine vacanza difficilmente potranno accedere al concorso-bebè ma – come viene detto giustamente a fine spot – l'importante è partecipare!