Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

giovedì 30 novembre 2023

"Questo libro fu il titolo più venduto del 1987" (G. Markham)

 Questa avventurosa affermazione è tratta dalla prefazione - scritta dall'autore stesso (e pure questa è già una anomalia di suo) - alla seconda edizione del "classico" volume Guns of the Elite, edito per i tipi della Arms & Armour Press nel 1995, che ho improvvidamente deciso di procurarmi, dopo aver letto recensioni osannanti in giro per il mondo, salvo poi scoprire - come sempre a mie spese, visto che, avendolo acquistato all'estero per corrispondenza, non posso nemmeno renderlo per farmi rimborsare il maltolto - che di fatto questo volume di culto appartiene invece alla categoria dei libri molto poco utili per non dire inutili tout court ed il perché è presto detto.

Da un volume con un titolo siffatto (tra l'altro edito anche in Italia nel lontano 1987 per i tipi della F.lli Melita) ti aspetteresti infatti una disamina delle armi impiegate dalle forze speciali nel corso degli ultimi 50 anni (al momento della stesura), in quanto il sottotitolo è: Armi da Fuoco delle Forze Speciali dal 1940 ad Oggi, che si concentri magari soprattutto su quelle armi veramente speciali realizzate appositamente per operazioni clandestine e colpi di mano ed invece che ti ritrovi per le mani?

La solita, trita, trattazione -  per giunta per grandi linee - delle principali categorie di armi leggere in uso praticamente presso tutte le forze armate (e conseguentemente anche delle forze di élite/antiterrorismo) ma senza nemmeno la verve di un Frederick Myatt, l'aplomb e lo stile di uno Ian Hogg, men che meno la prosa avvincente di un Kevin Dockery, insomma una zozzeria unica che davvero non ha alcuna ragion d'essere.

Mi chiedo, a questo punto, chi possa aver tanto osannato questo testo ed il suo autore e per quali ragionati motivi, perché io non sono riuscito a trovarne, in tutta sincerità ed anzi, ho raggiunto (e superato) una tale soglia di tedio da non riuscire nemmeno a finirlo, questo sproloquio, eppure ancora oggi viene venduto - specialmente la prima edizione - a cifre a dir poco spropositate, un vero mistero che nemmeno ci tengo a svelare.

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