Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 18 luglio 2012

Altro che l'epitaffio dei 300 alle Termopili


Questa l'ho letta sulla vetrina di un negozio in Prati, uno dei tanti che, purtroppo (o anche per fortuna, quando si tratta di ladri e grassatori) stanno chiudendo i battenti a causa della presunta crisi e del salasso (questo si che è vero) operato dall'attuale governicchio (pseudo) tecnico composto da strozz...*ahem!* … ex-banchieri al soldo delle più potenti (leggi: peggiori) multinazionali del credito a usura.

Purtroppo sono costretto a recitare a memoria perché nel trambusto che regna di solito a Via Candia non mi è stato possibile scattare una foto ad imperituro ricordo.

L'epigrafe (perché alla fine di questo, anzi, di un vero e proprio epitaffio, si tratta) leggeva più o meno così:

C'è voluto un uomo con la terza media per aprire un'azienda che – in trent'anni di lavoro e sacrifici – ha dato da mangiare a decine di persone.
È bastato un professore con tre lauree in tasca per mandare a puttane migliaia di aziende in poco più di sei mesi.

Non so voi, ma io penso che questa frase andrebbe scolpita nella pietra e posta a futura memoria davanti a... Palazzo Koch?... no, davanti a Palazzo Chigi, in modo che questa gentaglia – che chiede continuamente sacrifici alla popolazione italiana, specie a quella che meno si può difendere perché campa di stipendio, e poi ingrassa sé stessa ed i loro padroni che siedono nei consigli d'amministrazione delle banche con i denari pubblici sottratti all'erario che bene e meglio potrebbero essere investiti nelle aziende, quelle vere, che tirano la povera carretta Italia e che invece lo Stato sta massacrando a furia di tasse, dazi e balzelli – possa vergognarsi tutti i santi giorni, ogni volta che passa (rigorosamente a bordo di un'auto blu pagata dai contribuenti) di lì per andare “al lavoro”... alla faccia di chi un lavoro non ce l'ha più e di quelli che non lo avranno mai, perché nessuno si prende più la briga di assumere chicchessia, a meno che non sia in nero e possibilmente straniero, così deve pure stare zitto e non può rompere i coglioni pretendendo assurdità come le ferie pagate, la cassa mutua o – non sia mai! - i contributi previdenziali.

VIVA L'ITALIA... continuiamo così...

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