Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 25 luglio 2012

Chi la dura la vince... però cheddupalle!!!


Anche se con qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia ed aver dovuto adire le vie legali per ottenere quello che era un diritto acquisito sono finalmente riuscito ad ottenere quanto mi spettava... più o meno perché questi grandissimi figli di mignotta col cazzo che mi hanno calcolato gli interessi di legge per i 9 mesi che mi hanno fatto tribolare.

Eppure sarebbe bastato così poco; bastava che un cazzo di operatore prendesse un minimo di iniziativa, si rimboccasse le maniche e – grazie alle dettagliatissime informazioni che il sottoscritto aveva a suo tempo fornito – cercasse la domanda nei meandri del sistema informatico dell'ente ovvero che un fancazzista di lungo corso in una delle sedi dell'ente stesso si desse per una volta una smossa e mi fissasse un appuntamento.

Invece no, c'ho dovuto mettere di mezzo l'avvocato per ottenere quello che era un mio sacrosanto diritto, maturato con un anno e mezzo di lavoro d'ufficio da spezzarsi la schiena a furia di stare sempre fisso in postazione e non sentirsi più le dita a furia di sbattere tastini davanti ad un PC; ma tant'è, tutto è bene quel che finisce bene... o almeno lo spero, nel senso che voglio sperare che la cosa non abbia ulteriori strascichi perché altrimenti è la volta buona che quel postaccio di merda lo rado al suolo una volta per tutte.

Il posto in questione, per chi ancora non l'avesse capito, è la sede INPS di Via Lenin a Roma, dalla quale dipenderebbe (condizionale obbligatorio) il sottoscritto per tutte le questioni che riguardano la sua previdenza sociale, la cassa malattia e l'assistenza al reddito... se solo qualcuno si fosse degnato di prendere in mano la cosa.

O meglio: quando c'è da prendere potete star certi che si fanno in quattro e sono capacissimi di farti cagare sangue in quanto l'INPS è di una brutalità senza pari quando deve badare ai cazzi suoi; hanno veri e propri poteri d'imposizione legale e hanno tutto l'apparato repressivo dello Stato alle spalle per farsi valere.

Peccato che lo stesso non avvenga quando sono loro a dover cacciare i quattrini.
Lo so per certo non tanto per quello che m'è capitato personalmente ma perché, in un epoca lontana lontana, l'azienda di cui facevo parte aveva appioppato al sottoscritto, tra le tante, varie rotture di coglioni aggravate e continuate, anche quella riguardante i pignoramenti dei beni contro l'INPS per conto di studi di avvocati, patronati ed istituti di credito di varia natura, in quanto l'ente era perennemente moroso e faceva di tutto per non evadere le pratiche di miriadi di aventi diritto che – per buona misura – si avvalevano alla fine agli auspici di un buon legale ovvero di un patronato per poter ottenere quanto loro spettava di diritto.

Purtroppo, cosa tutt'altro che nuova in questo disgraziato Paese, ottieni qualcosa sempre e solo quando ci metti di mezzo l'avvocato o chi per lui; purtroppo la domanda che mi sorge sempre spontanea a questo punto – prettamente retorica perché tutti in un modo o nell'altro conosciamo la risposta – è sempre la stessa: ma è mai possibile che in Italia, per poter ottenere non lo straordinario ma semplicemente ciò che ci spetta o ci compete tocchi sempre andare in lite ed ingrassare le legioni di azzeccagarbugli che infestano come tante pulci su un cane la società civile?

Non sarebbe molto più semplice che si badasse a chi accidenti si mette dietro ad uno sportello ovvero dietro una scrivania per fare un certo lavoro per evitare tutte queste beghe, queste inutili perdite di tempo e soprattutto di quattrini.

Si perché la gente sembra dimenticare che avviare una causa – anche la più giusta e sacrosanta del mondo – costa comunque un pozzo di soldi e anche quando va bene, si finisce spesso per fare pari e patta, perché sarà anche vero che la parte perdente paga le spese processuali ma l'avvocato intanto l'hai pagato tu, di tasca tua e se vuoi riavere indietro anche i soldi che hai speso per il patrocinio legale che fai?

Intenti un'altra causa contro l'ente per danni?

Spesso e volentieri la risposta è SI e questo fa si che ci si ritrovi persi in questo spaventoso circolo vizioso, il classico serpente che si morde la coda e ci vogliono poi lustri perché se ne venga a capo.

Fortunatamente, nel mio caso è bastato manifestare tutte le mie buone intenzioni (si fa per dire) attraverso una semplice raccomandata scritta dal mio legale; il caso era così palese – trattandosi di un problema interno all'ente ed al suo farraginoso sistema informatico – che solo un cretino si sarebbe messo nelle condizioni di provocare una reazione più energica da parte del sottoscritto e del suo avvocato.

Anche perché, se mi costringi ad adire sul serio le vie legali, non ti aspettare poi che mi accontenti di quello che fino ad allora mi devi, col cavolo, ti lascio in mutande e ti cito per danni morali oltreché materiali e per il decuplo di quanto avresti più semplicemente fatto prima e bene a darmi.


Nessun commento: