Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

lunedì 30 luglio 2012

Libera Me a Malo...






Ogni giorno ce n'è una... va bene che – secondo Nostro Signore – “ad ogni giorno basta la sua croce” ma proprio per questo, porco cane!, almeno una volta che fosse una, se me la mandasse dritta non mi dispiacerebbe.

Certo non posso nemmeno pretendere chissà che però, se mi fai aspettare quasi due settimane, come minimo un briciolo di considerazione me l'aspetto... posso anche capire che ne avete fin sopra i capelli e che tra pochi giorni, anzi, poche ore, scatterà la grande corsa aziendale alla chiusura per ferie però un impegno è un impegno ed in quanto tale...

vedo dai vostri sguardi stralunati che non avete la benché minima idea di cosa stia parlando, sicché cercherò di rendervi edotti ricominciando da capo.

Detta in poche, semplici parole, a seguito di un improvvido tamponamento accaduto un pomeriggio ad inizio di luglio, in pieno centro e per di più (e non è la prima volta, ve lo garantisco) a veicolo (il mio) fermo e a semaforo rosso, ho deciso – per una volta – che non valeva la pena di starsi a sbattere tanto ed ho deciso – dopo aver sporto regolare denuncia del sinistro alla mia assicurazione – di usufruire del loro servizio cotto e mangiato, nel senso che – portando il semovente incidentato da uno dei carrozzieri accreditati con la compagnia – per quanto riguarda il ripristino del mio potente mezzo se la vede direttamente l'assicurazione con la carrozzeria e con la controparte per il risarcimento del danno.

In poche parole, mi sono evitato tutta la solita trafila di dover portare il bidone dal perito che poi, peritando generalmente Cicero pro domo sua, ti rifila un preventivo di risarcimento che arriva si e no ai 2/3 o ai ¾ del danno reale, ritenendo, il figlio di madre ignota, che intascherai quasi sicuramente il conquibus e del semovente incidentato (che oramai ha qualche annetto sulla groppa... pardon... sulla capotte) te ne fregherai altamente, visto che cammina ancora ed il danno è meramente estetico.

Meramente estetico un par di palle...

ammetto che l'ho pensato anch'io e come m'ha spiegato il capo officina, è un errore nel quale si può essere facilmente indotti quando si guida una specie di blindato come il mio, che essendo costruito interamente in solida lamiera d'acciaio, difficilmente si sfracchia come la maggior parte dei giocattoli che vanno in giro adesso, che sono per lo più fatti di plastica.

Infatti anch'io pensavo che – a parte la lecca sui reni che non è stata proprio un piacere – per il resto non si fosse trattato di un granché, vista la bassa (diciamo pure bassissima) velocità dell'urto ed il fatto che – targa posteriore piegata nonostante – per il resto il portellone si apre e chiude normalmente e il paraurti, ancorché graffiato, sembra bello solido.

Sembra è la parola chiave, perché come m'hanno spiegato, un paraurti in metallo solido assorbe si l'urto senza deformarsi (ovviamente parliamo di impatti di poco conto a velocità relative basse) ma è all'interno dello stesso che si cagiona il danno vero, quello strutturale.
Il rischio è che un secondo, malaugurato urto, anche di poco conto sulla stessa zona possa provocare il rientro o il distacco tout court del paraurti con conseguenze facilmente prevedibili per il benessere del mezzo nel suo intero e dei passeggeri a bordo.

Tecnicismi a parte, quando il carrozziere ha visto con cosa mi erano venuti addosso c'è rimasto di sasso ed ha cominciato ad esaminare in maniera certosina tutto il fondoschiena della macchina... è stato così che ho scoperto che l'incidente di poco conto, se tanto mi da tanto, ha provocato tra i 1500 ed i 2000 euro di danni tra paraurti, scocca e carrozzeria.

Alla faccia del bicarbonato... certo, è vero che sui pezzi di ricambio lucrano tutti come banditi col passamontagna, però è anche vero che – se pure i pezzi li avessi tu belli, pronti e aggratisse – ci vogliono comunque ore ed ore di manodopera per smontare, rimontare, verniciare etc etc.

La cosa che però mi lascia più perplesso di questa storia è che – quando andrò a ritirare il mio povero cavallo di ferro, avrà un aspetto ben strano: nuovo di pacca e perfetto di dietro... un cassonetto pieno di bozzi sugli altri tre lati!

Perché l'assicurazione copre, giustamente, i danni provocati dall'incidente ma non quelli pregressi, prodotti principalmente da atti vandalici e/o imperizia (o mera stronzaggine) degli altri conducenti che prima ti abbozzano il mezzo e poi scappano senza lasciare traccia prima che tu ti accorga del danno che ti hanno fatto.

E tra un cazzo e l'altro, il mio povero semovente sembra appena uscito da uno scontro urbano in Cecenia, con bozzi da tutte le parti, pezzi vari mancanti e graffi e chiazze provocate dai soliti (ignoti) figli di puttana che si divertono a spese degli altri rubando i pezzi delle auto altrui ovvero vandalizzando specchietti, carter ed antenne.

Dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta è arrivata proprio oggi quando sono andato a consegnare in officina il mezzo offeso; eravamo d'accordo – come dicevo prima – sull'assegnazione di un'auto sostitutiva per evitare che – proprio in questo periodo di solleone – mi dovessi sciroppare un tragitto al limite del collasso sui mezzi pubblici per recarmi al lavoro: sapete come è, in auto sono ottomilaseicento metri e se proprio ti dice male, venticinque minuti di tragitto.

In autobus diventano però dodici km e rotti con un tempo di percorrenza – salvo imprevisti ed omissioni – di quaranta minuti/un'ora soprattutto dovendo prendere tre mezzi sia all'andata che al ritorno...

Orbene, come dicevo poc'anzi, dopo tanta attesa – proprio per avere a disposizione un semovente in sostituzione del mio disastrato (con la speranza che non mi appioppassero una delle due auto che odio di più in assoluto, cioè una scarp...*ahem!* … una Smart ovvero quel cassonetto coatto della Golf – lo stesso mezzo cioè che ha prodotto l'incidente in primo luogo) – mi hanno appioppato... una Micra vecchia come il cucco e soprattutto interamente automatica!

Un vero insulto per chi, come il sottoscritto, è dalla seconda metà degli anni '80 che guida sempre e solo auto con cambio manuale di tutti i tipi e categorie.
In pratica mi hanno dato l'equivalente di un motorino con quattro ruote e la carrozzeria invece di due e di un telaio aperto.
Spero solo di non battezzarlo in mezzo al traffico contro qualche deficiente di turno, se no finisce che lo devo pure ripagare.

Come dicevo all'inizio: non c'è proprio giustizia a questo mondo!

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