Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

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sabato 1 giugno 2013

Poi dicono che sono IO che ce l'ho con loro...

MerDavigliosa, nuova notizia, finita – una volta tanto – su tutti i media nazioAnali a causa della gravità inusitata (ma non inaudita, credete a me...) della vicenda, con tanto di traduzione in carcere al momento dell'arresto dei responsabili, anziché della solita, triste manfrina degli arresti domiciliari per queste merde in divisa che insudiciano l'italica penisola (e non solo) spadroneggiando a danno dei cittadini e facendo fare continuamente delle sesquipedali figure di merda alle Istituzioni, nessuna esclusa, per non parlare del clima di insicurezza esasperato presso la popolazione generale che – a parole – professa la sua assoluta fiducia nelle Forze del (dis)ordine costituito (e chissà perché... magari dipenderà dal fatto che queste belle parole vengono costantemente strappate ai cittadini per strada e in presenza di esponenti delle forze dell'ordine?) ma – nei fatti – fa di tutto per evitare di avere a che fare con loro anche quando ne avrebbe davvero bisogno, visto che non si sa mai chi ti può capitare tra le mani.

Cosa vieppiù sospetta, la vicenda – che si riferisce al biennio 2009-2010 – solo oggi arriva alla ribalta delle cronache, all'indomani della nomina del nuovo capo della polizia al posto del de cuius Manganelli, spirato un paio di mesi or sono.

Sia come sia, la notizia che ben quattro emeriti figli di puttana con distintivo e ferro al seguito, in servizio presso la questura della Capitale, siano finiti in galera è più che benvenuta, visti soprattutto i capi d'imputazione che pendono sulle loro teste: concussione, corruzione, furto, violenza privata, falso e soprattutto violenza sessuale aggravata e continuata a danno di prostitute, ambulanti, commercianti stranieri e delinquentelli di piccolo cabotaggio.
Ma quello che fa più specie in questo caso è che non si tratta di agenti o pizzardoni di basso rango, ma di due ispettori, un sovrintendente e un agente, c'est a dir due ufficiali, un sottufficiale e un soldato semplice.

Un bel salto di qualità, rispetto al solito, non c'è che dire...

In pratica i nostri quattro baldi tutori della legge o meglio, dell'illegalità, visto che si facevano pagare da delinquenti e malfattori per non perseguire i reati di cui erano accusati, nel corso degli anni avrebbero anche taglieggiato commercianti, ambulanti e ragazze di strada, arrivando in più occasioni anche a violentare queste ultime e a rubare impunemente (quindi a scopo di ricettazione, immagino, altra aggravante non da poco) le merci delle parti offese.

Le notizie che vengono offerte al riguardo per il momento sono abbastanza scarne in quanto a dettagli e particolari, ma se tanto mi da tanto, questi bei tomi hanno un'enciclopedia di diritto penale di reati a loro carico, perché a norma di legge, delitti e reati – questi si – vengono contestati a coppie come i Carabinieri e quando arrivano lo fanno a due a due fino a che non diventano dispari, come gli schiaffi.

Adesso non voglio fare di tutta un'erba un fascio, però trovo più che preoccupante il fatto che – sempre più spesso – in casi di associazione per delinquere slegati dall'attività del crimine organizzato, specie nelle grandi aree metropolitane d'Italia, siano costantemente coinvolti a vario titolo esponenti delle Forze dell'Ordine; a questo punto la domanda è d'obbligo e sorge spontanea: ma come cazzo li scelgono i futuri tutori della legge?
Con le raccolte punti dei supermercati o li vanno a capare un tanto al chilo nel mazzo della delinquenza comune?

Perché delle due l'una: o gli organi preposti alla selezione del personale sono composti da un branco di emeriti incapaci, oppure all'interno delle commissioni ci sono fior fiore di conniventi con la malavita perché un caso può capitare, due casi possono essere una coincidenza, ma dal terzo in poi la cosa assume valore statistico.

Tanto per concludere rimanendo in tema, il nostro esimio (spero presto ex) primo cittadino, il sindaco-sceriffo dei poveri, il prode (a parole) Gianni “Eja Eja” Alemanno, è proprio su fatti come questo che andrà a sbattere il grugno, visto che da quando è stato eletto – ormai cinque lunghissimi anni fa – la sua politica sulla (in)sicurezza cittadina si è sempre e solo concentrata, cosa che ho più volte denunciato, su quelle aree ai margini della vita cittadina, dove è giocoforza che certi... comportamenti delinquenziali anche da parte degli uomini in divisa hanno maggiori occasioni di emergere, lontano come sono dagli sguardi indiscreti della cittadinanza generale, mentre quelle aree che più necessiterebbero della presenza, anche solo dissuasiva, delle forze dell'ordine, rimangono terra di nessuno dove la criminalità (quella vera) spadroneggia impunemente.

Detta in altri termini: mentre polizia, carabinieri e guardie municipali vanno (in qualche caso, come si è visto, letteralmente) a puttane per consolari e tangenziali, a due passi da casa mia si è consumata l'ennesima aggressione ai danni di una pensionata ottuagenaria, ricoverata in fin di vita al San Camillo, così come, solo pochi giorni fa, c'è stata l'ultima (ma sono in ordine di tempo) tornata di morti ammazzati per strada, in pieno giorno, in aree residenziali e/o densamente popolate; il tutto – ovviamente – senza che in giro ci fosse non dico una pattuglia, ma nemmeno l'ombra di una guardia...

Peccato che non è per questo che i cittadini si svenano di tasse per pagare lo stipendio ai tutori dell'ordine...

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