Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

martedì 14 giugno 2016

Piccoli fregnacciari (televisivi) crescono... e noi paghiamo!

ODIO profondamente i nostri giornalettai che non perdono mai l'occasione per spacciare qualche castroneria come vangelo, dimostrando, ancora una volta, una partigianeria ed una ignoranza a dir poco sesquipedali.

Novello (si fa per dire) osso della contesa, il massacro di Orlando.
Non una volta, non due ma ben TRE volte nel giro di due minuti (tanto dura il servizio del TG) hanno ribadito la stessa scemenza.

"In Ammerreka è facilissimo procurarsi armi da guerra..."

Davvero? Ne siete proprio sicuri-sicuri?
Perché anche nella terra dei liber(ticid)i il possesso di armi militari e/o da guerra è proibito dalle leggi federali, così com'è proibito il possesso di armi "automatiche" (cioè in grado di sparare a raffica) a meno di possedere una specifica, costosissima licenza, rilasciata non dalle autorità statali ma FEDERALI e come tale registrata nei database della FBI a Washington D.C.

La stragrande maggioranza delle stragi che hanno piagato gli USA (e non solo, basta pensare al neonazi norvegese Anders Breivik) sono state compiute con carabine semiautomatiche basate essenzialmente su due modelli: l'AR-15, progettato da Eugene Stoner alla fine degli anni '50 ed adottato poi negli anni '60 (in versione militarizzata, a fuoco selettivo) dalle FF.AA. 'mmerekagne come M-16 in occasione del coinvolgimento in Vietnam ovvero il Mini-14, progettato da Ruger, dell'omonima compagnia, nei primi anni '70 (tanto per capirci, era il fucile usato dai personaggi dell'A-Team) ma che non ha mai goduto dell'adozione - nonostante la successiva, ulteriore "militarizzazione" del modello - da parte di alcun esercito, trovando però favore presso le forze di polizia statale/rurale in buona parte degli States (e non solo).

Il fatto che queste armi abbiano un background "militare" ha fatto si che negli States vengano da alcuni anni definite "assault weapons" ma NON sono armi militari/da guerra, sono armi civili e quindi di libera vendita, senza licenza nel territorio di quasi tutti gli stati dell'Unione.

Ma volete mettere, sparare il notizione in prima pagina del pazzo che si è "procurato" una "arma da guerra" per compiere il massacro?
Perché, cari i miei giornalettai, il vero problema in Ammerreka non sono le armi militari ma proprio le carabine leggere di piccolo calibro e ad alta velocità, magari acquistate con caricatori ad alta capacità (che sono per esempio proibiti nel Belpaese e in buona parte dei paesi occidentali) che permettono di esplodere in pochi secondi decine di colpi e che sono reperibili in qualunque armeria ed anche nei punti vendita di alcune catene di grande distribuzione.

Per non parlare dell'aberrazione, tutta statunitense (ignorata da grandissima parte dei nostri giornalettai) che vede la libera vendita (si, ma solo per corrispondenza!) di appositi kit di modifica per permettere di trasformare le armi semiautomatiche regolarmente in vendita di cui sopra in armi automatiche ovvero in grado di esplodere raffiche controllate di 3 o più colpi, un caso di schizofrenia legislativa da manuale.
 
Quindi, cari i miei avvoltoi, meno chiacchiere e più informazione, specialmente quando lavorate per la TV pubblica, quella pagata coi soldi nostri, per capirci!

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