Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 9 luglio 2016

Questa cosa mi trova perfettamente d'accordo...

È da parecchio che non bazzico più l'argomento donnine di facili costumi e italica società ma l'articolo di cui sotto è balzato alla mia attenzione non solo perché si tratta di notizia recente ma perché, con la sentenza passata in giudicato, metterà per la prima volta un punto fermo alla cinquantennale diatriba che vede come protagoniste le professioniste del sesso e l'amministrazione dello Stato.

Infatti, a parte le solite argomentazioni più o meno pretestuose sulla (presunta) immoralità dell'attività di meretricio - il più delle volte da parte di notori beceri bacchettoni bigotti, gli stessi che prima predicano e tuonano dal pulpito e poi lasciano mogli e prole a casa per andare allegramente a mignotte - la vera questione è in realtà la regolarizzazione dell'attività prostitutiva stessa, nel senso che, visto che per la legge italiota prostituirsi non è reato, tanto vale fare come in tanti paesi del mondo occidentale (non ultima la Krante Ghermanjia da sempre faro e guida - a parole - degli italici governanti) che giustamente tassano l'attività professioAnale delle operatrici del sesso, garantendo così non solo congrui introiti per l'erario ma anche il controllo dell'attività stessa contro eventuali sfruttatori.

Certo, bisognerebbe anche far si che la prostituzione, non esercitata in luoghi appositamente stabiliti, divenga illegale e sanzionabile dal punto di vista amministrativo ma soprattutto penale come qualunque altra attività lavorativa svolta in nero ovvero in regime di elusione o evasione fiscale.
Purtroppo però, con la dicotomia schizofrenica tipica delle nostre latitudini, il solo pensiero non dico di abolire ma almeno rivedere la famigerata (e strafottuta!) Legge Merlin è una pia illusione, così ci si riduce sempre e solo ai singoli casi sporadici.
Speriamo che le cose cambino presto, non tanto per il benessere dell'erario (e anche solo così sarebbe già una bella rivoluzione, visto che il mercato del sesso vale - se non ricordo male - un paio di punti di PIL nazioAnale) quanto per quello di clienti e operatrici, che in questo modo otterrebbero di default la protezione della Legge, visto che l'attività verrebbe - come nel caso di questo articolo - considerata a tutti gli effetti come una qualunque altra prestazione professionale tra fornitore e cliente, con tutti gli annessi e connessi di legge... fintanto che è svolta secondo le norme di legge stessa!

Ma ho detto abbastanza; è tempo di leggere per intero codesta amena vicenda per rendersi conto della ragione delle mie elucubrazioni di cui sopra...http://www.repubblica.it/economia/2016/07/08/news/_la_escort_paghi_irpef_e_iva_secondo_il_giudice_tributario_pecunia_non_olet_-143664502/?ref=fbpr

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