Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 20 luglio 2016

Qual è la vera Repubblica di Turchia?


Facciamo un giochino?
Adesso vi mostro tre affermazioni, voi provate ad indovinare chi ha pronunciato queste perle di saggezza.

“La religione è una questione di coscienza. Uno è sempre libero di agire secondo la propria coscienza. Noi siamo rispettosi della religione. Non è nostra intenzione ridurre la libertà di culto ma piuttosto assicurarci che questioni religiose e questioni di stato non si intreccino.”

“È un governante debole, colui che ha bisogno della religione per mantenere il proprio governo; sarebbe come prendere al laccio il suo popolo. La mia gente imparerà gli insegnamenti della scienza. Lasciate che rendano culto come vogliono; ogni uomo può seguire la sua coscienza, purché non interferisca con la ragione o lo porti ad agire contro la libertà del suo prossimo.”

“Anche prima di accettare la religione degli arabi, i turchi erano una grande nazione. Dopo aver accettato la religione degli arabi, questa religione, non fece nulla per unire arabi, persiani, egizi coi turchi per costituire una nazione.
Piuttosto, annacquò l'unione della nazione Turca, intorpidì l'entusiamo nazionale. Questo era naturale. Perché lo scopo della religione fondata da Macometto, su tutte le nazioni, era di portare con la forza ad una inclusiva politica nazionale araba.”

Vi vedo titubanti... volete un piccolo indizio?
Dunque, vediamo... posso dirvi per certo di chi non si tratta: dell'attuale aspirante sultano del redivivo impero ottomano, quello che – stranamente – aveva le liste di proscrizione già belle che pronte a nemmeno 24 ore di distanza dal “tentato golpe” (perché oggi come oggi, ditemi se c'è qualcuno che ci crede ancora a questa stronzata)... all'anima dell'efficienza investigativa, insomma.

Qui il vero golpe è quello fatto dall'attuale residente della Ak Saray (il famigerato Palazzo Bianco, la reggia faraonica che Recep Tayyp Erdogan si è fatta edificare – coi soldi del contribuente, ovviamente – ad Ankara), con la complicità dei membri dell'AKP, i patrioti che avrebbero (condizionale obbligatorio) fermato il putsch militare... gli stessi che ormai stanno dilagando per tutta l'Anatolia, per imporre il volere del sultano e l'instaurazione ex legis della “repubblica” islamica nel paese che nel 1922 divenne una moderna repubblica democratica ad opera di Mustafa Kemal Ataturk... manco Pinochet o Videla avevano pronte delle liste così esaustive di (presunti) cospiratori, traditori e sovversivi, cioè di tutti quelli che finora gli hanno impedito di stravolgere la costituzione democratica turca per trasformare l'Anatolia nella versione tarda e stupida dell'Iran degli ayatollah o del Pakistan dei talebani...

Immagino che ora abbiate ricollegato e compreso chi è stato che ha pronunciato le frasi che ho riportato all'inizio del post.
Questo, giusto per capire verso quale aberrazione sta andando la Turchia...

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