Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

mercoledì 4 luglio 2018

L’uomo che ha dato inizio ad un mito…



...che è andato avanti ininterrottamente dal 1898 ad oggi, crescendo e moltiplicandosi ed assumendo un ruolo-guida a livello mondiale.

Sto parlando del celeberrimo (o famigerato, fate vobis) Jane’s Information Group e del suo fondatore: John Frederick Thomas Jane!

Di lui, in realtà, non si sa poi molto; di più (e di peggio!) la sua biografia completa e l’elenco delle sue opere sono letteralmente scomparsi dalla homepage del gruppo da che la Jane’s è entrata a far parte del conglomerato a stelle e strisce IHS Inc. nel 2007, ma quel che si sa è che nacque nel lontano 1865 a Richmond, nel Surrey (Regno Unito) figlio di un vicario e che studiò alla Exeter School, dopodiché trascorse praticamente quasi tutta la sua vita a Portsmouth.

Avido disegnatore e appassionato di navi, comincia la sua carriera disegnando, per l’appunto, le navi della Royal Navy nel porto di Portsmouth, nel contempo da la stura ad un’altra delle sue passioni: il gioco di simulazione con miniature.
Di fatto sarà uno dei primi in assoluto a scrivere un regolamento di wargaming navale e la sua prima opera – che darà il via alla sua carriera di divulgatore di res militaris – è in realtà un (grosso) supplemento per il suo gioco: All the World Fighting Ships uscito, per l’appunto, nel 1898, divenuto di lì a poco un appuntamento annuale nelle librerie per tutti gli appassionati (e non solo).

Già prima il nostro si è fatto conoscere, come illustratore di romanzi di fiction scientifica (già proprio quella che, nel secolo XX, sarà definita fantascienza) e come scrittore – lui stesso – di romanzi di fantascienza, con una spiccata tendenza al post-apocalittico: To Venus in Five Seconds (Verso Venere in 5 Secondi, 1897) e The Violet Flame (La Fiamma Viola, 1899) entrambi inediti nel Belpaese mentre il primo è stato riproposto di recente in edizione cartacea.

Nel 1909 aggiunge una nuova passione a quelle che già nutre: quella per l’aviazione, che si traduce nel primo volume del All the World Aicraft che – assieme a Fighting Ships – diverrà uno dei famigerati annuali della Jane’s.
Nel frattempo scrive anche saggi (piuttosto critici, a quanto pare) di tattica e strategia navale e – durante la Grande Guerra – una specie di bollettino mensile che riporta in maniera sintetica tutte le operazioni belliche in cielo, in terra e in mare.

Purtroppo il nostro ci lascia piuttosto prematuramente, a soli 51 anni, nel 1916, immagino vittima dell’epidemia di Spagnola ma ormai il più è fatto: la casa editrice da lui fondata ha ormai messo radici e si è fatta un nome e con gli anni assumerà prima una nuova denominazione (Jane’s Information Group) e comincerà la pubblicazione di volumi, con cadenza annuale, rivolti per lo più ad enti ed istituzioni, pubbliche e private e considerate (abbastanza a ragione, tra l’altro) il riferimento imprescindibile nel campo dei trasporti e della tecnologia militare.

Come ben sapete, poi, la Jane non abbandonerà mai anche il settore della divulgazione presso il grande pubblico – che dopotutto era stato lo scopo primo di Fred T. Jane – con volumi su armi, mezzi ed equipaggiamenti, per lo più tascabili e decisamente più abbordabili rispetto agli enormi (e costosissimi) annuari, che verranno (e sono tuttora) curati dai nomi più illustri del giornalismo divulgativo mondiale, come sir Ian V. Hogg, che curerà per decenni l’Infantry Weapons of the World o Chris F. Foss e T. J. Gander (Armour & Artillery e tanti altri volumi di tecnologia e componentistica militare) solo per citare alcuni dei più noti e blasonati, con una produzione che comprende veramente tutto lo scibile riguardante qualunque cosa si muova, nuoti, voli o spari sull’orbe terracqueo (e non solo, visto che esiste anche almeno una Guida ai Veicoli Spaziali) con alti e bassi, certo, come ho più volte notato nelle mie recensioni ma rimanendo pur sempre LA fonte cui attingere (se se ne hanno i mezzi e la possibilità) per soddisfare certe curiosità ed evitare di prendere delle sonore cantonate.

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