visto che tira aria di rinnovamento e
di equità sociale in questo
Paese da che si è insediato l'esecutivo presieduto dal dottor Mario
Monti, avrei una proposta da fare riguardo i tanti, troppi casi di
assassini su quattro ruote
che
infestano questa nazione, in particolar modo contro i delitti
perpetrati dagli ormai onnipresenti possessori di SUV,
si proprio quei cosi mastodontici, ingombranti e soprattutto inutili
(ancorché
nocivi per la salute pubblica) che peggio delle zecche su un cane
rognoso infestano ogni angolo della viabilità cittadina.
Faccio
esplicito riferimento agli ultimi casi di cronaca, quello di Cremona
di ieri e quello di oggi avvenuto nella Capitale; diversi luoghi,
stesse modalità: due tizi litigano, quasi sempre per motivi più o
meno futili riguardanti le solite questioni – parcheggi e
precedenze – con il tizio che ha nel 99% dei casi torto
marcio che
sale in macchina e parte a spron battuto infliggendo danni a uomini e
cose.
Io
stesso ho assistito parecchie volte a queste scene disgustose e più
di una volta – da bravo scassaminchia forse ma da perfetto buon
cittadino – mi sono adoperato prendendo la targa del cialtrone ergo
facendogli una bella foto che ho poi consegnato a chi di dovere
perché prendesse gli opportuni provvedimenti del caso.
Stranamente
poi, l'arma del
delitto difficilmente
risulta essere una 500 o una Panda, no... parliamo (quasi) sempre
delle solite note: Volkswagen, Alfa, Audi, BMW, Mercedes, Volvo...
tutti giocattoloni per gente con la grana che per questo motivo pensa
di potere fare sempre e comunque il suo porco comodo alla faccia di
tutto ed in aperto spregio delle normative vigenti.
In
pratica, per questa gente il codice
della strada è
un optional.
Solo
che adesso abbiamo fatto il salto
di qualità,
non si parte più a razzo e basta, scartando autoveicoli in sosta e
pedoni sulle strisce, no: adesso si prende
per
bene la mira per
centrare il rompiscatole di turno, così impara!
Al
che io avrei un suggerimento per i neo ministri dell'Interno e di
Grazia e Giustizia: l'adozione di una sanzione Dantesca,
un
vero e proprio contrappasso per chi commette reati ed omicidi al
volante: chi di SUV (ovvero station wagon,
crossover, pick-up, fuoristrada o berlinone) ferisce... nel SUV
perisce!
O meglio, nel suo cazzo di SUV ci sconta la pena per intero;
perché infatti, dico io, queste merde ce le dobbiamo poi pascere noi
a spese dello Stato in una casa circondariale?
Io propongo l'istituzione di un nuovo tipo di bagno penale
cioè l'area di (lunga, lunghissima) sosta penale.
In pratica funzionerebbe così: commetti un reato con il tuo
maledetto bidone, io ti ci sigillo dentro per tutta la durata
della pena. Si trasferiscono criminale e mezzo incriminato
all'interno di un vero e proprio deposito circondariale recintato
e sorvegliato con torrette automatizzate armate di mitragliatrici
calibro .50 in grado di tracciare autonomamente i veicoli grazie
al calore o al campo magnetico emesso dallo stesso: se metti in moto
e ti muovi entro il raggio d'azione delle torrette, una raffica di
traccianti da mezzo pollice riduce te e il tuo bidone in confetti,
fine della storia.
Ovviamente la recinzione del campo dev'essere adeguata alla bisogna:
niente mura e torri, troppo spreco di mezzi e risorse, più
semplicemente un bel reticolato elettrificato stile Auschwitz
per impedire la fuga a piedi degli omini, il tutto coadiuvato da un
bel fossato anticarro, ostacoli in cemento armato (i famosi
denti di leone) e per finire una bella cintura minata a scanso
di equivoci.
La cella di detenzione diventa così l'automezzo stesso,
immobilizzato, privo di combustibile ed esposto (ovviamente) alle
intemperie e all'inclemenza del clima col solo conforto della normale
dotazione per i detenuti: uniforme carceraria, indumenti intimi e
un paio di coperte per dormire... i pasti verrebbero somministrati
attraverso il finestrino, stile MacDrive, mentre per le docce
e gli altri servizi, provvederanno apposite strutture in perfetto
stile autogrill, come si conviene per questi maniaci criminali delle
quattro ruote.
Qualcosa mi dice che – dopo l'applicazione, severa e senza sconti –
delle prime condanne e gli inevitabili resoconti che prima o poi
giungeranno all'esterno, il numero di crimini commessi al volante
crollerebbe drasticamente... è vero che la madre dei cretini è
sempre incinta ma credo che nessuno che non sia totalmente insano
di mente potrebbe mai sopportare di dormire, mangiare, espletare
le proprie necessità fisiologiche, in pratica di vivere
all'interno di un'automobile, per quanto grossa e confortevole possa
essere, per giorni, settimane, mesi o anni senza dare di matto
o implorare di essere ammesso ai lavori forzati o al carcere duro,
specie se il confortevole mezzo in questione viene privato della
possibilità di poter operare i suoi tanti gadget tecnologici come
radio/cd player, climatizzazione, telefono bluetooth etc...