Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

lunedì 5 agosto 2013

Adesso queste pile me le infilo su per il...

Non mi sono mai sentito tanto coglione in vita mia come oggi... e il bello è che non posso nemmeno dire che sia colpa di qualcun altro, perché il funerale è il mio, l'ho voluto io ed ho avuto quel che ho chiesto.

Quel che più conta, sono come sempre i risultati e i risultati dicono che ho fatto una cazzata.
L'unica giustificazione che ho a mia discolpa è solo la mia sesquipedale ignoranza sull'argomento, perché se anche è vero che l'ignoranza non può essere addotta come scusante, è anche vero che nessuno nasce imparato e che se le cose non vengono scritte nero su bianco, l'errore è dietro l'angolo.

Di più, lo sapevate voi che per muoversi oggi nel tortuoso mondo delle batterie occorre avere una laurea in ingegneria?!

Dal momento che vi vedo perplessi, cercherò in poche parole di spiegare l'arcano.

Tempo addietro acquistai da una famigerata ditta tedesca di... articoli per la difesa un congruo numero di implementi di varia natura, tra i quali una torcia tattica allo xeno marcata Umarex/Walther... a parte la mia innaturale passione per torce e lanterne, questa l'ho sempre usata quando avevo necessità di una luce potente, specie quando cercavo qualcosa in giro per casa o sul terreno ovvero in caso di bisogno durante un viaggio in auto o un'escursione.

Il problema di quest'ordigno è che usa due batterie a ioni di litio per il suo funzionamento, di non semplice reperibilità e dal costo esagerato, che dopo un po' hanno messo a dura prova le mie tasche.

Per dirla tutta, questa torcia ha anche un altro difettuccio secondario: se la si lascia accesa in maniera continuativa per più di pochi minuti alla volta, può essere tranquillamente utilizzata come... innesco ritardato per una bomba incendiaria, perché il bulbo raggiunge facilmente temperature in grado di infliggere ustioni anche gravi.

Fin qui, tutto bene: è chiaramente riportato nel manualetto allegato.

Per evitare comunque di dare via un rene in batterie, ho pensato di ovviare con l'acquisto di un paio di ricaricabili del modello indicato sul libretto, badando più che altro alla potenza per avere una buona durata sulla distanza, scegliendone un paio da 2000 mAh...

Quel che non sapevo – e che non è scritto da nessuna parte – è che le batterie stesse possono essere doppiamente pericolose e per il voltaggio e per la tendenza che hanno ad esplodere come petardi se vengono ricaricate impropriamente.

Alla faccia della standardizzazione, queste batterie – a parità di modello – hanno infatti un voltaggio molto differente le une dalle altre... posso dire che – finora – m'ha sempre detto bene, perché le batterie che ho inconsapevolmente acquistato erano sempre del voltaggio giusto, altrimenti avrei fottuto il bulbo già da un pezzo.

Il bulbo, questo sconosciuto... ho imparato a mie spese quanto può essere... delicato il complesso della lampadina in una torcia (o un proiettore) allo xeno: basta uno scarto, anche minimo, rispetto a quello previsto e lo fotti senza speranza.

Una cosa assurda, se uno ci pensa: questa roba dopotutto è costruita secondo specifiche militari e come tale dovrebbe essere, non dico indistruttibile, ma in grado di essere adoperata nelle situazioni più estreme e invece... invece è bastato accenderla per un secondo con una coppia di batterie ricaricabili da 3,7 Volt per mandarla bellamente a'fanculo!

Cioè, porcomondoinfamebastardo! Mi state dicendo che una torcia che è stata costruita per essere montata sotto un fucile d'assalto (grazie al supporto tattico underbarrel e l'interruttore a solenoide venduti separatamente) ed utilizzata mentre l'arma spara a raffica si fotte per mezzo volt di alimentazione in più!?

Roba da chiodi, dico davvero...

Quindi, dopo aver preso quest'ennesima, sonora inculata, ho pensato bene di dare un'occhiata in giro e capire come e perché sia accaduto tutto questo... ho così scoperto che primo: le lampadine allo xeno, oltre ad essere estremamente costose sono anche estremamente delicate per quanto riguarda il voltaggio massimo assorbito e che secondo: se si usano batterie li-ion ricaricabili, queste possono essere estremamente pericolose se non vengono adoperate con un caricabatterie specifico per quella tipologia di batteria... alla faccia dei caricatori universali, di universale hanno solo il fatto di poter caricare batterie dimensionalmente diverse ma che devono necessariamente avere quel determinato voltaggio altrimenti rischi di ritrovarti con la casa bruciata!
Alla faccia del cazzo, sapete che vi dico?

Che d'ora in poi mi atterrò strettamente alle torce a led per le mie esigenze di torce tascabili e che utilizzino le classiche, stupide batterie standard – tipo AA e AAA – che si trovano ovunque e che si fottano tutte 'ste inutili complicazioni per cose semplici!

Intanto ho buttato dalla finestra un altro po' di soldi, sono veramente orgoglione di me!


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