Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

giovedì 1 agosto 2013

'sti cinesi so' incredibili (quando vogliono)!


Non so se vi è mai capitato di visitare un bazar cinese, uno di quei tanti empori, il più delle volte tortuosi, piccoli e soffocanti, che stanno spuntando come i funghi un po' ovunque nella Capitale.

Un tempo le... cineserie qui a Roma erano appannaggio della zona del Esquilino ma da qualche tempo a questa parte, si stanno diffondendo a macchia di leopardo in tutti i municipi.
Sono veri e propri supermercati miniaturizzati dove si può trovare di tutto e di più, sulla falsariga dei vecchi negozi Tutto a 1 euro che andavano per la maggiore fino a qualche anno fa... il più delle volte sono visti dal cittadino medio come dei semplici depositi di cianfrusaglie e di robaccia di scarso valore e pessima qualità, invece, per chi li frequenta ed impara a conoscerli, possono essere dei veri e propri templi dov'è possibile reperire di tutto e di più, comprese cose che non avresti mai pensato esistessero o di cui si è persa ormai traccia nei negozi più... normali.

Non parliamo solo di elettronica ed accessori informatici – cosa in cui la maggior parte di questi posti eccelle – ma veramente di tutto: giocattoli, chincaglierie, oggettistica, cosmetici, detersivi, attrezzi e strumenti – anche di precisione – vasellame e chi più ne ha, più ne metta.

Il bello poi è che non sono tutti uguali... tanto per dirne una, solo nel mio quartiere, nel raggio di una decina di isolati, ce ne sono almeno tre... ognuno ha la sua specialità, diciamo così, ma anche all'interno del singolo emporio non c'è lo stesso tipo di merce, proveniente dalle stesse fonti... certo, conoscendo la fama – spesso tutt'altro che benevola – che hanno molti fabbricanti cinesi, non mi sognerei mai di acquistare beni per la persona ovvero giocattoli per bambini piccoli... ammetto di essere prevenuto, ma la possibilità che questa roba contenga sostanze tossiche e/o regolamentate, è troppo forte.

In compenso, per quanto riguarda soprattutto l'oggettistica e l'elettronica, si trovano cose a prezzo di assoluto realizzo che – una volta messe alla frusta – il più delle volte appagano pienamente le aspettative ed hanno prestazioni pari o a volte superiori alle loro controparti di marca o presunte tali, dal momento che è ormai appurato che quasi l'80% delle produzioni, italiane e non, vengono in realtà effettuate in Cina... poi Confcommercio e Confindustria si lamentano che le imprese italiote vanno a puttane e che il mercato non tira... e grazie al cazzo, dico io: se vado in un negozio e vedo che – tanto per fare un esempio – la giacca che voglio o le scarpe che ho visto, che sfociano tranquillamente 80, 100 o più euro, in realtà non sono roba nostra ma Made in China, chi cazzo te li da tutti questi soldi per un prodotto fatto a bassissimo costo, togliendo lavoro agli operai italiani e rivenduto poi a 5, 6 o anche 10 volte il suo reale valore come Made in Italy (o in England, Spain, Germany etc.).

Tanto per dirne una, specie ai tanti fighetti cerebrolessi e trendy che si svenano per avere l'ultimo modello di Iphone, Ipad, Ipod e Imorkya, con quel battage pubblicitario incessante che ci fracassa le gonadi ad ogni ora del giorno e della notte, per dirci quanto è figo e quanto bello essere le puttane della Apple, lo sapete dov'è che la fanno la costosissima morchia per la quale sbudellate i portafogli?

No, non a San Cupertino Valley, California... come dice (giustamente, l'unica verità che hanno detto in 25 anni) l'ultimo spot della ditta del fu Stefano Travagli, quella roba è solo progettata in California, ma costruita in Cina da eserciti di schiavi a salario minimo sindacale prigionieri coatti nella città/industria della Foxconn... 'sticazzi per un cacchio di cellulare che tutto fa fuorché telefonare al modico prezzo di 600 e passa euro!

Tornando a noi, io sono invece da parecchi anni un estimatore delle produzioni cinesi... cinesi, non travestite da prodotto made in qualcos'altro ma semplicemente da ditte del Paese della Grande Muraglia che smerciano in proprio.

Cominciai anni fa con alcune schede e periferiche per PC... al negozio – boxate e marcate con i brand più famosi – costavano un occhio... se ti fermavi ad esaminare la componentistica e le scritte in piccolo sui chip, capivi immediatamente che potevi avere la stessa, identica roba ad un terzo o un quinto del costo, rivolgendoti ai rivenditori cinesi di Porta Portese ovvero agli importatori su eBay... e una volta messe alla prova, funzionavano esattamente come quelle di marca, pagate magari 50 e rotti euro.

Ora quel settore per me è quasi del tutto abbandonato ma di tanto in tanto mi faccio comunque un giro, per vedere cosa tirano fuori dai loro magazzini questi bazar moderni.

L'ultimo raid ha dato dei frutti incredibili: per meno di 30 euro ho portato a casa l'universo, compresi oggetti che – in qualunque altro posto, specie nei cosiddetti negozi specializzati – mi sarebbero costati un occhio... e – come dicevo prima – funzionano tutti in maniera eccelsa, in qualche caso, paradossalmente, migliore rispetto al real McCoy... un esempio clamoroso è stato quello della torcia tattica a LED: funziona con una batteria a ioni di litio come quelle delle macchine fotografiche, fa una luce paragonabile alla mia blasonatissima torcia tattica allo Xeno della Walther, acquistata in Germania e pagata uno sproposito, che di quelle batterie ne usa addirittura due e di tipo fuori standard per l'Italia, tanto che devi appositamente ordinarle.


Peraltro, un paio di batterie costano un rene... non vi dico se poi le volete ricaricabili... roba da accendere un mutuo!

Orbene, questo giocattolo non solo è in grado di funzionare anche con una normale cella AA alkalina ma la batteria Li-Ion è di tipo ricaricabile e c'è anche il caricabatteria incluso!
Solo la batteria e il caricatore sono 25, 30 euro di roba...

Poi c'è l'hub USB a quattro porte... nei negozi costano uno sproposito e non è che anche online li regalino... finora il miglior rapporto qualità-prezzo l'avevo trovato su Amazon, con uno della loro linea di prodotti Amazon Basic e mi andava benissimo... 10 pleuri e passa la paura... poi ho trovato questo giocattolino al mio bazar cinese preferito a due passi da casa... quattro euro e cinquanta per un hub dotato di interruttori... esatto, avete capito bene: è come una multipresa con gli alveoli attivabili singolarmente, di quelle che ti permettono di avere più apparecchi collegati permanentemente senza che ciuccino corrente quando non ti servono.
Solo che questo è un ripetitore di porte USB... il che mi permette di tenere collegate tutte le periferiche che uso di solito ad un'unica porta senza che succhino inutilmente risorse al mio PC quando non mi servono.

Semplicemente strepitoso!

Ma la cosa che stavo cercando e che non ho trovato neppure nei megastore dell'elettronica di Roma e provincia è stato il supporto per auto che funziona e come caricabatteria per cellulari e accessori vari (MP3, GPS etc. basta che usino per l'alimentazione una porta usb) e come sostegno fisso universale per l'apparecchio stesso... dal momento che non ha una ventosa, che tende regolarmente a staccarsi dal vetro quando ne hai più bisogno ovvero mentre sei in marcia, ma è fissato ad un albero snodato collegato stabilmente alla presa dell'accendisigari dell'auto, non c'è pericolo che possa andarsene in giro.

Con questo, spero che il Cane Gay & Traditore che di quando in quando mi fa da chauffeur nelle nostre scorribande durante il fine settimana, la smetta di pericolarmi tutte le sante volte con il comportamento che più odio in assoluto nelle italiche genti: quello di giocare con il suo fottuto smartphone quando è al volante ovvero di usare me come supporto vivente per il GPS!

Ma la cosa che mi ha mandato letteralmente al manicomio è un'altra... avete mai visto in vita vostra un macinino da caffé?
Non parlo di quelli elettrici, abbinati oggi il più delle volte alle macchine da caffè espresso tipo-bar che vanno per la maggiore tra i più abbienti e i modalioli ma di quello manuale, di legno, con il cassettino per raccogliere la polvere di caffè... i più giovani tra voi probabilmente non l'hanno mai visto in vita loro, i più grandicelli forse se lo ricordano a casa dei nonni, in campagna.

Ebbene, il mio cinese preferito vende anche quelli... roba dell'altro mondo.

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