Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 5 ottobre 2013

Ma quant'è bello andare in giro con le ali sotto i piedi, se hai una Vespa Special che risolve i problemi...

...specialmente se la summenzionata vespa è armata con un cannone anticarro da 75mm!

Vi sembra che l'idea sia quanto meno peregrina o peggio ancora, una boutade provocatoria del sottoscritto?
Ma manco per niente!
Se non mi credete, chiedetelo al Ministero della Difesa francese, che nei primi anni '50 commissionò all'italica Piaggio un lotto di Vespa 150 militarizzate mediante opportune modifiche alla scocca e alla meccanica, per l'impiego come cacciacarri nelle giungle del Vietnam, dove i francesi erano impegnati contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Viet-Minh comandato dal (fu) generale Giap.

Se l'idea di spedire un cazzo di scooter in guerra per dare la caccia ai carri armati vi sembra una minchiata, non posso darvi torto, eppure tra il 1956 e il 1959 l'Armèe de Terre ricevette per mezzo della consociata ACMA la bellezza di 800 Vespa 150 modificate secondo lo standard TAP ovvero per l'impiego da parte delle Troupes Aero-Portèes, i paracadutisti delle Forze di Intervento Rapido, insomma.

Il veicolo era armato (non ridete, è tutto vero!) con un cannone anticarro senza rinculo M20 da 75mm di fabbricazione statunitense montato in caccia con la volata passante attraverso un apposito foro praticato nello scudo anteriore della Vespa.
Si trattava in pratica di un residuato bellico della guerra di Corea che gli americani stavano distribuendo urbi et orbi mentre loro si rifacevano il guardaroba con giocattoli nuovi come i cannoni senza rinculo M27 prima e gli ubiquitari M40 da 106mm poi...

A questo punto, le opinioni in merito all'utilizzo di codesto... semovente d'artiglieria divergono notevolmente; c'è chi dice che vennero impiegate in Algeria (anche perché, nel frattempo, zio Giap aveva cacciato a calcioni sulle gengive i parà francesi da Dien Bien Phu mettendo fine alla guerra – e al previsto impiego – delle temibili Vespa armate), chi dice che addirittura potevano sparare il cannone in movimento – colpendo cosa è tutto da vedere – ed altre amenità similari.

Ammetto la mia ignoranza riguardo gli eventi campali della guerra di Algeria (conosco molto meglio le immonde porcate perpetrate dai paracadutisti francesi contro i civili, le violenze e le torture usate contro i sospetti appartenenti al FLN, specialmente se donne), quindi non so dire se 'sti trabiccoli vennero veramente utilizzati e quanto efficaci siano stati sul piano tattico e operativo anche se ho i miei ragionevoli dubbi che gli ero(t)ici parà francofoni potessero realmente sparare dallo scooter in generale, tanto meno andando a spasso su e giù per le dune di sabbie e sulle piste sterrate dell'entroterra algerino.

L'idea svizzera di cacciacarri a due ruote... va bene l'ecologia e
il risparmio ma qui si esagera!
In realtà, l'idea di usare un veicolo a due ruote in combattimento non è né nuova né poi così scema (con i dovuti distinguo, però...), ne danno atto le famosissime BMW R75 tedesche, dotate di sidecar e armate di mitragliatrice ovvero le famigerate biciclette militari svizzere, equipaggiate di tutto punto, compresi mortai da 60mm, lanciarazzi anticarro, mitragliatrici e quant'altro, anche se non credo sia mai venuto in mente a nessuno di usarle come... semoventi per le summenzionate artiglierie ma solo come... trattore a propulsione podalica.

L'unica arma che vedo... montata su una
Vespa: la gnocca, la definitiva Arma di
Distrazione di Massa!
Per quanto riguarda le specifiche della Vespa Assassina, si trattava del classico vespone 150cc erogante 4,5Kw per una velocità massima di 60kmh ed un'autonomia di 200 km, attrezzata con appositi portapacchi rinforzati fronte e retro, per il trasporto delle taniche di carburante (miscela al 6% nientemeno) aggiuntive e dell'equipaggiamento del fante e di ben 6 granate per il cannone da 75mm nei loro tubi/contenitori.

Per quanto mi è dato sapere, a parte le sospensioni irrobustite per l'uso fuoristrada e alcuni rinforzi allo scudo anteriore e al copricarter, la Vespa 150 TAP era una comunissima vespa made in France, priva di protezioni o altre amenità.
Ne era previsto l'uso da parte di coppie di parà e il portapacchi posteriore amovibile incorporava anche il cavalletto per il pezzo da 75mm una volta scavalcato dal suo innesto.

So che ce ne sono in giro ancora parecchie, anche in mani civili (orbate del cannone, ovviamente), dal momento che vennero dismesse già negli anni '60, quando evidentemente i nostri cugini (dementi) d'oltralpe rinsavirono di colpo mandandole al macero.

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