Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

lunedì 22 aprile 2013

Vivaddio in questo Paese c'è il NUOVO che AVANZA...

Sono basito... dico davvero, non so se ve ne siete resi conto, ma le prime, vere, parole di lungimiranza politica e di innovazione le abbiamo sentite oggi dalla viva voce di un ragazzino di 87 anni tale Giorgio Napolitano, nuovo (si, lavato con Perlana) Presidente della Repubblica Italiana.

Si, perché in mezzo alla indecorosa canizza cui abbiamo assistito in questi ultimi due mesi, per non parlare della sesquipedale figura di merda che ha fatto il parlamento tutto a camere riunite con la storia dell'elezione del presidente, l'unico che ha dimostrato, a questo punto, di avete i coglioni, è stato proprio lui, il sor Giorgio.

E la cosa, checché se ne dica, si vede lontano un chilometro che non gli è andata affatto giù. Chiunque abbia ascoltato cum grano salis e non solo con le 'recchie, il discorso d'insediamento del neo-(ri)eletto Presidente, ha potuto percepire la stizza, tenuta malamente a freno in alcuni passi del suo discorso, di Napolitano; che fosse incazzato come un coguaro con tutti gli imbelli che siedono oggi in parlamento, non è certo un mistero.
Da quel che s'è visto, direi anzi che ce l'ha in particolar modo con quel pupazzo di Bersani e con l'orda di robot teleguidati che fanno parte del M5S che anziché fare ciò per cui li abbiamo votati, si sono messi pedissequamente al servizio delle farneticazioni di Casaleggio, la vera eminenza grigia che controlla, come una marionetta, il Grillo nazionale, opponendo soltanto no e dictat inattuabili, in quanto dar retta alle loro pretese vorrebbe dire instaurare per davvero un governo dittatoriale.

Però bisogna dire che – per l'ennesima volta – i nostri ero(t)ici parlamentari hanno dimostrato di non aver capito un emerito cazzo di quello che ha detto il buon Giorgio, lo si è capito dagli applausi a scena aperta che gli hanno tributato tutti i maggiorenti dello pseudo centro-sinistra e dello pseudo centro-destra, segno evidente che hanno sentito ma non ascoltato altrimenti si sarebbero dovuti andare tutti a nascondere sotto terra per la vergogna.

La mia (e credo sia condivisa da tutte le persone con un minimo di buon senso, se ancora ce ne sono, di questo Paese) speranza adesso è che qualcuno di lor signori si svegli finalmente dal torpore nel quale ha vissuto fino ad oggi, soprattutto che chi dico io smetta di portare il cervello all'ammasso e si decida finalmente a fare non quello che gli detta il guru ma quello che è giusto, cioè mettere in piedi un cazzo di governo per questa disastrata nazione, in modo da trovare – non dico la soluzione ai nostri problemi attuali e prevedibili – ma almeno un modo per rimettersi in piedi e non finire definitivamente col culo per terra, visti anche i brillanti risultati che la disgraziata politica del nein ad ogni costo della cancelliera di cruccolandia ha portato a casa in questi giorni, dove solo adesso si stanno svegliando dal loro bel sogno colorato e capito che, nel momento stesso in cui hanno mandato noi a zampe per aria, hanno sancito la loro stessa condanna a morte, visto che la ruota per andare avanti deve girare e proprio i crucchi sono stati il bastone infilato tra i raggi.
Io nel frattempo, vedrò ancora una volta di capire di che morte devo morire, visto che mi trovo ancora nella poco invidiabile situazione dei 2500 che quotidianamente le statistiche affermano abbiano perso il lavoro e le prospettive, ora come ora, sembrano sempre più avvicinarsi allo zero... chi vivrà, come al solito, vedrà... speriamo solo che non ci mettano troppo a darsi una regolata su nei palazzi del poDere, altrimenti saremo (io e tanti altri) belli che morti prima di poter vedere alcunché.

martedì 9 aprile 2013

The End Is Near!...

Se le guerre si combattessero a suon di coreografie, questi
avrebbero già vinto a tavolino...
Ebbene si, tanto hanno fatto, tanto hanno detto, che alla fine le profezie di Michael de Nostradamus, il veggente francese del XVI secolo, si sono alla fine avverate... più o meno!

Si perché in due delle quartine più famose, si parla dell'avvento del famigerato papa nero che tutti si sono sbizzarriti ad identificare con un papa negro, nel senso di africano e non – com'è l'interpretazione ritenuta più attendibile da parte delle legioni di studiosi di tutto il mondo – con un papa nero nel senso che indossa un abito di quel colore, cioè un gesuita.

Nel caso in cui vi foste persi qualcosa, il neo-eletto Papa Francesco è per l'appunto un gesuita e quindi è il papa nero di cui sopra a tutti gli effetti.

L'intrepido leader giustamente si accerta che TUTTI i suoi
generaloni si comportino bene ed applaudano come si deve
Nell'altra quartina, si parla invece del Grande Conquistatore dall'Est che è stato variamente interpretato come Genghis Khan, Stalin e chi per lui... bene, adesso abbiamo anche quello, nella figura del neo-eletto leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, il bimbominkia megalomane figlio di quell'altra, emerita testa di cazzo del fu Kim Jong-Il, signore e padrone dei destini del suo popolo che sta minacciando il mondo intero con le sue terrificanti... stronzate!

Si, perché questa è l'unica cosa che è in grado di sparare, specie contro i suoi vicini del piano di sotto (i coreani del sud) e del pianerottolo accanto (i giapponesi), per non parlare del loro alleato brutto, grosso e tanto, tanto cattivo: gli Stati (dis)Uniti d'America.

Hanno un bel dire alla TV che la Corea del Nord è la quinta potenza militare del pianeta e che soprattutto è una potenza nucleare.
Si, lo è... a chiacchiere, però e vi spiego anche il perché.

La terrificante artiglieria nordcoreana...
Qualcuno si è mai preso la briga di analizzare anche solo en passant le potentissime forze armate nordcoreane?
Avete fatto per caso attenzione alle immagini con le quali le TV di tutto il mondo (specie le nostre) ci stanno scheggiando le gonadi ogni volta che il dittatorello di Pyongyang si alza col culo girato e spara qualche minchiata agghiacciante rivolta contro l'occidente?
Parlo delle sequenze dove fanno vedere batterie di cannoni e lanciarazzi che scaricano inutilmente tonnellate di esplosivo ad alto potenziale contro scogli ed isolotti sotto casa ovvero in mezzo al mare; quelle dove fanno vedere le rampe missilistiche mobili armate con improponibili mostruosità dotate di alette di controllo e che dovrebbero (condizionale quanto mai obbligatorio) trasportare sul bersaglio il... terrificante arsenale nucleare nordcoreano.
Non parliamo poi delle legioni di soldati che marciano col passo dell'oca e quegli osceni copricapi sulla zucca strillando come ossessi fesserie incomprensibili.

Orbene, vi sembra una cosa seria?

...e i suoi potentissimi lanciarazzi, tutta roba MODERNISSIMA
atta a combattere... la Guerra di Corea (1950-53)!
Tutto 'sto po-po di potenziale militare è a dir poco inconsistente, ed è in grado di provocare danni solo nella mente malata di Kim Jong-un; parliamo di materiale bellico obsoleto e che anche quando è di fabbricazione autoctona (e quindi, tecnicamente, nuovo) è sub-standard rispetto alle dotazioni di qualunque altro Paese moderno.
Persino le forze corazzate, il pugno di ferro del regime, sono solo uno spauracchio, dotate come sono di mezzi che sono stati ideati (e prodotti) cinquant'anni fa ovvero sono copie spudorate di mezzi sovietici obsoleti made in China!

E questo vale per tutto l'arsenale coreano, peggio mi sento poi quando si parla della roba... fatta in casa dai nordcoreani: i loro blindati di punta sono di fatto copie depotenziate del T-62 e del T-72/84 russi. Già gli originali non valgono un granché, com'è stato dimostrato in decine di conflitti in giro per il mondo, figuriamoci le copie... non parliamo poi della numerosissima e potentissima (sulla carta) marina o dell'aeronautica; lì peggio mi sento, non hanno un velivolo che sia uno che non risalga agli anni '80 del secolo scorso, tutta roba più inutile che dannosa, buona però per fare eventualmente da bersaglio per i reattori made in USA e verificare così a che punto sono con i loro ultimi giocattoli.
Questo si che è potenziale bellico...

Certo, se la guerra si facesse ancora con i fucili e le baionette, allora si che ci sarebbe da aver paura, visto che l'esercito nordcoreano se non è il più (e meglio) armato è comunque uno dei più numerosi del globo.
Ma vista la carenza di armi e mezzi moderni, sono solo altrettanti bersagli per una forza armata dotata invece di armamenti stato dell'arte, come sono i coreani del sud e i giapponesi (che godono del know how statunitense per la progettazione dei loro mezzi nonché dell'approvvigionamento diretto di armi e materiali dagli States) per non parlare degli americani tout court.

Certo, rispetto ai nordcoreani, sono molto meno fanatici (sulla carta, almeno) e meno propensi a fare strage di qualunque cosa si muova ma se davvero il cialtrone di Pyongyang e la sua ganga dovessero fare uso di una delle loro... scoregge nucleari, apriti cielo!
Conoscendo la storia di questi due paesi e la loro propensione alla vendetta, tremenda vendetta, credo che in quel caso sarebbero più che ben disposti a spianare la Corea del Nord, trasformandola in una landa piatta e desolata.

...e queste si che sono guerriere!
Qualcuno a questo punto avrà notato che ho parlato di scoreggia nucleare parlando del potenziale atomico nordcoreano.
L'espressione non è peregrina, perché si da il caso che tutte le prove effettuate dal governo di Pyongyang abbiano dato esiti... ballerini, per non dire altro, con esplosioni sub-standard dal kilotonnellaggio molto, molto basso.
Tra l'altro, le famose testate mostrate al pubblico mondiale, sono tutt'altro che portatili, nel senso che somigliano più alla famosa super-bomba sovietica Tzar che alle micidiali B61 americane (che tra l'altro, abbiamo anche noi, stoccate da qualche parte in quel di Ghedi).

Mi piacerebbe sapere come il dittatore nordcoreano intende lanciare le sue micidiali bombe atomiche sugli odiati americani, visto che sui suoi... potentissimi missili non c'entrano!
Certo, visti i bersagli dichiarati da Kim Jong-un, un modo – anche due, va – per farcele arrivare ci sarebbe pure, ma non sarò certo io a suggerirglielo (ma sono un malvagetto!?).

Semmai, quel che mi da da pensare è un'altra cosa.
Sono il solo che ci ha fatto caso o vi siete accorti che QUESTA
è la VERA, UNICA forza a disposizione della Corea del Nord?
L'arma definitiva, la più pericolosa del mondo: LA GNOCCA!
Mettiamo il caso peggiore possibile, che cioè il bimbominkia dia veramente di matto e lanci un attacco nucleare contro Seoul o Tokyo (anche se come ci arriva anche lì, proprio non lo so); quante sono realmente le possibilità che gli USA reagiscano veramente ad un simile attacco, lanciando un contrattacco nucleare contro la Corea del Nord?
Visto come si sono comportati fino ad oggi, mica sono così sicuro che onorerebbero fino in fondo il trattato della SEATO di cui fanno parte.

Non è per cattiveria, ma hanno ampiamente dimostrato coi fatti che sono bravi a fare la voce grossa e menare mazzate contro chi non può recar loro fattivamente danno ma quando c'è da rischiare in prima persona, non sono altrettanto propensi ad andare a farsi bucare la pancia, meno che mai per conto terzi.

Mah, speriamo bene!...

mercoledì 3 aprile 2013

Un bagno di sangue...

...con tanto di prelavaggio, centrifuga e risciacquo, un vero film vivo, pieno di morti che procede imperterritamente per esaurimento protagonisti, girato sulla falsariga dei tanti camp horror movies che tanto andavano di moda negli anni '80 del secolo scorso ma con una trama ed un setting decisamente innovativo rispetto alla media del genere.

L'ennesima dimostrazione che il nuovo cinema europeo è sempre più rivolto a nord, dove evidentemente hanno qualcosa da dire e che si può fare un film godibile e ben fatto senza dover spendere centinaia di milioni, di euro o dollari poco importa, e senza dover necessariamente importunare l'attorone di turno.

Purtroppo, come troppo spesso accade con queste produzioni considerate di nicchia o di genere (vedasi in proposito il più recente Iron Sky), anche questo film non sfugge alla regola ed è per questo che – benché sia uscito nell'ormai lontano 2009 – è possibile vederlo solo oggi e per di più in una edizione straight to video, quando – a mio modestissimo parere – avrebbe senz'altro fatto la sua porca figura nelle sale e sul grande schermo, magari al posto di una delle tante (troppe) insulse megaproduzioni di Hollywood.

Incuriositi?

A questo punto, dovreste esserlo, perché per quanto mi riguarda, incuriosito lo sono stato nel momento stesso in cui questo film venne proposto da uno dei tanti gruppi di fansubber sul web poco dopo la sua uscita nelle sale (no, non da noi, in qualunque altro paese del mondo, ma non da noi).

Il film in questione è Dead Snow (Død Snø), una pellicola norvegese di recente produzione, come vi ho già detto, in cui gli autori prendono come spunto la storia recente del loro paese per ambientarvi uno splatter/horror a base di revenant nazi-style.

Certo, l'idea dei nazi zombie non è proprio nuovissima ma questa volta è strutturata e sfruttata in modo decisamente più innovativo rispetto al solito, classico esperimento di weird science nazista andato male, come nel classico anni '70 L'occhio del triangolo (Shock Waves, 1977) o i più recenti Outpost (2007) o The Bunker (2001), anche se in questi ultimi due casi parlerei più di ghost movies che non di zombie veri e propri.

Vabbè, in definitiva sempre di morti redivivi si tratta, sicché...

Tornando a bomba, ho trovato vieppiù innovativa l'idea di giustificare con una vera e propria maledizione la resurrezione dei morti viventi di questo film, maledizione lanciata sui vili invasori dalla popolazione locale e legata al saccheggio e alla brutalità perpetrate delle truppe di occupazione della zona contro i civili residenti, sfociata in una notte di massacro e tregenda durante la quale i villici imbufaliti – tanto più che la guerra era praticamente agli sgoccioli – decisero di fare la festa ai loro persecutori, spingendo con faci e forconi i superstiti fin su sulle montagne perennemente innevate che dominano i fiordi norvegesi dove presumibilmente trovarono la morte, tagliati fuori dalle loro linee e privi di qualsivoglia rifornimento.

Privi di tutto il necessario per vivere, cioè, ma non del tesoro che avevano saccheggiato, che è andato perduto con loro e poi dimenticato – assieme al resto della storia – dalla stragrande maggioranza della popolazione.

L'idea del guerriero vendicatore che risorge dalla sua tomba per terrorizzare (e magari distruggere) i viventi è assai tipica di quelle latitudini; non per niente la figura del Draugr è prettamente scandinava e legata ai miti e alle leggende vichinghe, anche se credo che questa sia la prima volta che viene utilizzata per delle... truppe di occupazione straniere e per giunta in forma così massiccia (vedere per credere).

Da vedere, specie se siete appassionati del genere zombie horror, però vi avverto: quella che a prima vista può sembrare la solita commedia-horror scema e un po' lenta ad ingranare, dopo poco vira decisamente sullo splatter più truculento e piuttosto brutale; vi assicuro che c'è poco da ridere ma in compenso c'è una morale, anche se molto sui generis, legata al settimo comandamento.