Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

domenica 21 luglio 2013

...e 'STICAZZI!!!


Dire che sono incazzato nero sarebbe solo un pallido eufemismo... sto letteralmente per esplodere e solo il fatto di essere rinchiuso all'interno del mio antro, solo e abbandonato, fa si che non sfoghi la mia ira sul primo malcapitato di turno.

Giusto coronamento di una settimana di pupù evolutasi nel week-end in una valanga di merda, ho appena avuto a che fare – anche se per via telematica – con i nostri ero(t)ici servizi di pubblica (in)sicurezza a causa di un... piccolo incidente, diciamo così, che ha funestato il mio – già per sé tutt'altro che indimenticabile – pomeriggio.

Per la serie: le cose si fanno sempre al momento opportuno, i vecchietti hanno stabilito che – nonostante tuoni, lampi, fulmini e saette che si stavano appropinquando all'orizzonte – loro dovevano assolutamente andare a trovare i nipoti... peccato che si trovino esattamente agli antipodi rispetto a dove abitiamo noi.
Già in condizioni normali sciropparsi la traversata della nostra amena cittadina (leggi: Roma) è tutt'altro che una scampagnata, figuriamoci quando volge al brutto, meglio ancora se è in corso uno dei – ormai non così rari – famigerati nubifragi che di tanto in tanto assurgono anche agli altari delle cronache.

Quando finalmente (e sempre fuori tempo massimo) l'armata Brancaleone de noantri è pronta alla transumanza, come prevedibile, ci sono tutte le avvisaglie di un imminente disastro ambientale... come ciliegina sulla torta, però, una (s)gradita sorpresa: l'acciaccato semovente, parcheggiato una tantum sotto casa, è prigioniero della solita cazzo di motoretta, che si è incastrata tra il culo del mio rottame e la – altrettanto solita – cazzo di Smart parcheggiata a membro canino.
Davanti, manco a farlo apposta a nemmeno 20 centimetri dal muso del mio potente mezzo, il classico Volvo che ha occupato così due posti, parcheggiando – anche quello – a ceppa di canguro.

Ma il meglio è la fottutissima Fiat 500 targata Viterbo, platealmente in seconda fila (e stavo in pensiero...) davanti al mio semovente, a pochi centimetri dallo sportello.

Non faccio in tempo a guadagnare l'interno dell'auto che viene giù l'apocalisse con tutti gli annessi e connessi, compresa la biblica grandine di fuoco!...cioè, alla fine proprio di fuoco non è ma è sufficiente e necessaria a farmi letteralmente un culo così visto che la prima scarica me la becco tutta tra schiena e deretano.
Dopodiché il diluvio (letterale) che trasforma tutto il viale nella versione dei poveri del Colorado, con tanto di rapide, e il bidone in un'isola (in)felice il cui unico abitante – novello Robinson Crusoe – è il sottoscritto.

La storia va avanti a fasi alterne per una buona mezz'ora, prima che – ucciso da tedio e in preda ad un turbine di madonne da fare concorrenza alle famose sette chiese – non decido di abbandonare il mezzo approfittando di un'apparente pausa nei combattimenti celesti.

L'uscita è peggiore dell'entrata: riesco a mandare definitivamente a puttane quel poco che rimaneva dei miei (già infiammati) legamenti, stirandomi anche il polpaccio nel frattempo... mentre sto lì che zoppico, saltellando su una gamba sola e tirando giù tutto il calendario, festività comprese, ecco che viene giù il secondo tempo de La Tempesta di Shakespeare ed io, ovviamente, trovandomi allo scoperto e in mezzo alla piena che dilaga ormai per ogni dove, bloccandomi ulteriormente il passaggio a causa delle mie... precarie condizioni di deambulazione, me la becco tutta e al quadrato!

Non so nemmeno io come cacchio ho fatto a rientrare in casa (e fortuna che la macchina era parcheggiata proprio lì sotto, se no addio còre!) fatto sta che la prima cosa che mi è venuta in mente a questo punto è stata di denunciare alle forze del (dis)ordine il fatto che ci sia un veicolo platealmente abbandonato nel bel mezzo di una delle vie di maggiore scorrimento del fottuto quartiere, senza che nessuno abbia fatto un cazzo per provvedere.

Vengo infatti a sapere, non appena riesco a liberarmi dalle borracce che sono diventati i miei vestimenti leggieri, che i miei – mentre il sottoscritto languiva come il prigioniero di Zenda in auto sotto il diluvio – avevano trovato momentaneo riparo all'interno del famoso (o famigerato?) ristorante Civico 70 sito – guarda un po' – all'altezza del civico omonimo.

Come avrete intuito, il mio trattore è parcheggiato davanti al loro locale, così come l'ostruzione camuffata da veicolo di cui sopra... dicevo dunque che i miei si sono fatti una chiacchierata coi gestori, che li hanno informati che quel cassonetto su ruote sta lì da almeno cinque giorni, con tanto di contravvenzione elevata dai pizzardoni nostrani bella esposta sul parabrezza.

Come al solito, di fare il loro maledetto lavoro in modo decente non se ne parla, perché bastava un controllo (anche semplicemente manuale: chi è secondo voi il decerebrato che lascia l'auto incustodita e aperta al giorno d'oggi?) per capire che quel veicolo è lì abbandonato e probabilmente rubato... a chiunque, vedendo semplicemente la targa, verrebbe in mente ma a loro no!

E in quanto a voi altri, esimie teste di cazzo, che mi massacrate le gonadi tutte le sante sere che ha fatto dio con i vostri civilissimi avventori parcheggiati a fare bordello sul marciapiede sotto casa, avete quell'obbrobrio fermo davanti al vostro cazzo di locale e non avete fatto nulla per segnalarlo?

Complimenti, civilissimi, come sempre...

A questo punto, dicevo, armato di cotante informazioni, mi sono armato di telefono ed ho chiamato io chi di dovere... no, non i pizzardoni, che i danni già li hanno fatti, ma i gargamella... alla faccia dei servizi di emergenza, sono stato due minuti buoni attaccato al telefono ma non mi ha risposto nessuno!
Uno scandalo, bello e buono...

Ho provato allora con la concorrenza (il 113 per capirci) dove invece qualcuno ha risposto.
Mi sono identificato ed ho segnalato la presenza in sosta d'intralcio di un autoveicolo, probabilmente rubato, targato VT nel bel mezzo del viale, davanti al notorio ristorante di cui sopra, con tanto di multa esposta in bella vista, segno che qualcuno dovrebbe già essere a conoscenza della cosa.

Sapete cosa hanno risposto?

Ne prendiamo atto, buonasera...”

Fine della conversazione... è passata esattamente un'ora da che ho chiamato, indovinate un po' quante pattuglie si sono precipitate qui sotto per indagare sulla cosa?

Nessun commento: