Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 20 luglio 2013

Non si smentiscono mai...

Nuova, edificante notizia, che vede – ancora una volta – protagonisti (chissà com'è?) due esimi esponenti delle Forze del (dis)Ordine in forza ai commissariati della Capitale.
Non era bastato il recente arresto dei quattro integerrimi esponenti della Mobile per concussione, corruzione, abuso di potere, minacce e violenza fisica e carnale che ecco che due dei loro stimatissimi colleghi in forza a San Basilio sono stati beccati con... le palle in buca, con tanto di prove fisiche e ambientali di quello che hanno combinato, a ribadire ancora una volta – casomai ce ne fosse bisogno – la protervia e il delirio di onnipotenza (per giunto condito da una insana dose di emerita stupidità e vedremo perché) che alberga in cotanta parte degli esponenti di un'organizzazione il cui compito dovrebbe invece essere la tutela dell'ordine, la protezione dei cittadini e l'applicazione della legge.

I fatti in poche parole: la protagonista (e vittima) di questa storia è una giovane cubana, agli arresti domiciliari col marito con l'accusa di sfruttamento della prostituzione; non entro qui nel dettaglio perché la cosa esula dal nostro interesse, anche se quasi tutti gli organi nazio(a)nali di (dis)informazione ci hanno tenuto a calcare il palo sulla cosa, quasi che fosse una giustificazione per il comportamento aberrante dei due scherani in divisa coinvolti nella vicenda.

Punto di vista – a mio modestissimo parere – assolutamente opinabile (per non dire vergognoso); il fatto che uno possa essere pregiudicato non da a nessuno – men che meno agli agenti in servizio, di qualunque corpo essi siano – di comportarsi come animali con un cittadino, a maggior ragione poi quando il suddetto cittadino è ancora in fase di giudizio e non è stato condannato da nessuno.

Comunque sia, questi due spettacolari esemplari di galantuomo in divisa si sono recati nell'abitazione della donna in stato di fermo con la scusa di una perquisizione, dopodiché le hanno detto, in maniera inequivocabile, che sarebbero... tornati a trovarla, più tardi, con comodo e soprattutto in borghese, cosa che poi hanno realmente fatto.

Come dice la didascalia: "se davvero non voleva, bastava che dicesse qualcosa"
Il fatto che la vittima sia inerme o impotente non c'entra, basta la parola, giusto?
Ovviamente non c'è bisogno che vi faccia dei disegnini per capire cosa è successo quella notte, quando i due bei tomi sono effettivamente tornati in casa della vittima.

Dicevo prima che questi due brillanti esponenti delle forze dell'ordine hanno dato sfoggio di un raro esempio di stupidità conclamata ed ecco il perché: non solo hanno fatto i loro porci comodi con una prigioniera inerme ma hanno lasciato prove da tutte le parti, comprese tracce, impronte e DNA; per di più la nostra niňa caraibica - non appena intuite le intenzioni, tutt'altro che benevole, dei due - ha pensato bene di procurarsi una... piccola polizza di assicurazione contro attenzioni non volute, nascondendo nella sua camera da letto un registratore con il quale ha inciso, ad imperitura memoria per i posteri... l'edificante colonna sonora della serata, ad eventuale uso e consumo della magistratura.

Vista la situazione, una pensata a dir poco geniale anche se facilmente prevedibile... a meno, cioé di non essere due idioti integrali!

Delle ragazze sudamericane in generale e delle cubane in particolare, si può dire infatti di tutto, tranne che non siano delle belle figlie di... mamma, furbe come il diavolo (sapete com'è, da quelle parti è una necessità, se vuoi sopravvivere) e molto, molto svelte, di testa e di mano... e forse sarà proprio questa mossa a permetterle di mettere fuori gioco – speriamo per un congruo numero di anni – questi indegni rappresentanti dello Stato.

Ovviamente, i soliti, summenzionati organi di (dis)informazione, imbeccati da chi sappiamo noi (quello che hanno combinato solo pochi giorni fa con l'Affaire Shalabayeva brucia ancora, per non parlare della sesquipedale – ennesima – figura di merda che ci hanno fatto fare a noi italiani tutti) si sono subito sbrigati a dire che si tratta quasi certamente di una trappola ordita dall'astuta maitresse cubana per incastrare e ricattare i due mentecatti in divisa.

E io ci credo, si, davvero... ci credo talmente tanto che non riesco a capire come mai quella edificante registrazione sia poi finita dritta dritta nelle mani del procuratore della Repubblica ad avallo dell'accusa di stupro mossa dalla donna.
Ed è altrettanto evidente che – come me – anche la Procura deve credere ciecamente nella tesi dell'agguato ricattatorio... infatti i due puffi se li sono bevuti!

Ma chi vogliono prendere per il culo!?

Speriamo solo che non finisca anche questa a tarallucci e vino e che almeno gente come questa, se non in galera, quantomeno la buttino fuori a calci dal Corpo, prima che la fiducia della gente nelle Forze di Sicurezza nazionali (già di per sé al minimo storico) non finisca per evaporare del tutto.

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