Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

martedì 15 gennaio 2013

Altro che Odissea, a me Omero me fa 'na...

Per la serie: ce ne fosse una che vada come deve andare, oggi ho vissuto l'ennesima Odissea per un adempimento puramente formale e burocratico senza il quale però non mi è possibile fare un accidenti di niente, meno che meno accedere a quel minimo di sostegno del reddito – come si chiama oggi la cara, vecchia indennità di disoccupazione tanto perché cambiano le parole ma la sostanza resta sempre la stessa - che mi permetta di sopravvivere fino a che – spero presto – non troverò un altro accidenti di lavoro.

Ordunque, dopo un travaglio durato quasi due settimane per cause varie ed eventuali e nonostante sia più dolorante dell'asino di Yo-Yo – per la cronaca: mi sono sfondato un ginocchio e il bello è che non so manco come cacchio ho fatto! - mi sono finalmente deciso a fare questo passo e recarmi al famigerato Centro per l'Impiego (anche qui, nome nuovo, concetto vecchio) per riuscire ad avere 'sto maledetto pezzo di carta col quale adire l'INPS – sperando di non fare la replica della volta scorsa, quando si sono semplicemente... persi la mia domanda e c'ho dovuto mettere di mezzo un legale, se ben vi ricordate.

Dal momento che – com'è facilmente intuibile – sono mezzo azzoppato, ho pensato bene di recarmi al mio CpI di competenza (manco a farlo apposta localizzato in quel di Acilia, zona Dragoncello, c'èst at dir fuori Roma) con i famigerati mezzi pubblici e mi sono accinto a verificare tramite (l'infame) sito del ATAC quale tregend... *ahem!*... tragitto avrei dovuto percorrere e m'è venuto un colpo.

In pratica, tanto perché cammino a fatica, mi aspettava la prospettiva di prendere tutto il campionario dei mezzi di superficie possibili e immaginabili (bus, tram, treno e ancora bus) con spostamenti pedibus di alcuni chilometri sommando tutti i tratti a piedi previsti.

Ma, porco cagnaccio infame, è mai possibile che per raggiungere un ufficio pubblico per di più ad alta frequentazione (anzi, altissima) tocchi sempre fare il giro delle sette chiese!?

Da dove vivo io, tanto per dirne una, in seconda fascia urbana (praticamente adiacente al centro storico) non c'è un Centro per l'Impiego che disti meno di 15 chilometri!
Secondo Comune, Provincia e Regione, in pratica, solo chi vive nelle periferie più estreme e degradate cerca lavoro?
Noialtri invece, siamo tutti ricchi di famiglia, quindi perché mai dovremmo avere necessità di trovare un lavoro, giusto?

Tornando a bomba, dopo aver vagliato questa specie di ritirata di Russia, mi sono rassegnato e – dopo essermi imbottito (ma non troppo) di antidolorifici – sono uscito per andare a prendere il (derelitto) semovente e farmi questa bella trasferta al mare.

Fortunatamente, il viaggio di andata si è svolto senza problemi, nonostante il traffico e sono arrivato a destino a pochi minuti dall'apertura... troppo culo e infatti sono stato accolto all'ingresso da un mer(d)aviglioso cartello che mi informava che gli abitanti della mia circoscrizione non possono più fruire dei servizi di questo ameno CpI ma che adesso è responsabile il Centro di Primavalle!?...

mapporcaputtanainfameecarogna!!!

Stiamo parlando dell'altra parte di Roma esattamente agli antipodi rispetto ad Acilia.

Mi sono fatto due conti, ho calcolato che – salvo imprevisti ed incidenti – avrei potuto arrivarci in meno di un'ora e mi sono rimesso in carreggiata.
Essendo ormai passate le tre del pomeriggio, vi lascio immaginare che cosa c'era per strada, l'apocalisse di San Giovanni... fortuna che – dovendomi spostare di periferia in periferia – ero a due passi (si fa per dire) dal Grande Raccordo Anulare e così me la sono cavata con una cavalcata di solo (si fa per dire)12 chilometri di strada a scorrimento veloce, zigzagando tra camion e impediti (avete presenti? I classici chiodi che vanno a due all'ora camminando però fissi in corsia centrale).

Sono riuscito ad arrivare in tempo utile per prelevare il modello di presentazione della domanda di (re)iscrizione al collocamento, compilarlo e mettermi di santa pazienza ad aspettare che scorresse la transumanza di utenti che riempiva letteralmente la sala d'aspetto... brutto segno, davvero brutto... ancora più brutto perché una buona parte dei presenti non erano i tanto declamati giovani disoccupati ma giovani oltre gli 'anta come il sottoscritto; anche se di quelli come noi non parla mai nessuno, e siamo la maggioranza dei... disperati che compongono la forza lavoro inutilizzata del Paese: troppo vecchi per lavorare, troppo giovani per andare in pensione.

Vabbé, lasciamo perdere le contumelie e torniamo al dunque: ho consumato un quarto di serbatoio di broda, tanto perché non c'ho un centesimo in tasca e il combustibile è a premio per fare cosa? Per dichiarare davanti ad un impiegato del (ex) collocamento che sono nuovamente a spasso e in cerca di occupazione.

Ma perché, se autocertificavo la cosa (come legge Bersani docet) che cazzo gli cambiava a questa gente, visto che hanno tutta la mia cronistoria lavorativa a terminale e del sottoscritto conoscono vita, morte e miracoli!?

Come al solito, VIVA L'ITAJIA!

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