Per la serie: ce ne fosse una che vada
come deve andare, oggi ho vissuto l'ennesima Odissea per un
adempimento puramente formale e
burocratico senza il
quale però non mi è possibile fare un accidenti di
niente, meno che meno accedere a
quel minimo di sostegno del reddito
– come si chiama oggi la cara, vecchia indennità di
disoccupazione tanto
perché cambiano le parole ma la sostanza resta sempre la stessa -
che mi permetta di sopravvivere fino a che – spero presto – non
troverò un altro accidenti di lavoro.
Ordunque,
dopo un travaglio durato quasi due settimane per cause varie ed
eventuali e nonostante sia più dolorante dell'asino di Yo-Yo – per
la cronaca: mi sono sfondato
un ginocchio
e il bello è che non
so manco come cacchio ho fatto! -
mi sono finalmente deciso a fare questo passo e recarmi al famigerato
Centro per
l'Impiego (anche
qui, nome nuovo, concetto vecchio) per riuscire ad avere 'sto
maledetto pezzo di carta col quale adire l'INPS – sperando di non
fare la replica della volta scorsa, quando si sono semplicemente...
persi la
mia domanda e c'ho dovuto mettere di mezzo un legale, se ben vi
ricordate.
Dal
momento che – com'è facilmente intuibile – sono mezzo azzoppato,
ho pensato bene di recarmi al mio CpI di competenza (manco a farlo
apposta localizzato in quel di Acilia,
zona Dragoncello,
c'èst at dir fuori
Roma)
con i famigerati mezzi
pubblici
e mi sono accinto a verificare tramite (l'infame) sito del ATAC quale
tregend...
*ahem!*... tragitto
avrei dovuto percorrere e m'è venuto un colpo.
In
pratica, tanto perché cammino a fatica, mi aspettava la prospettiva
di prendere tutto il campionario dei mezzi di superficie possibili e
immaginabili (bus, tram, treno e ancora bus) con spostamenti pedibus
di alcuni
chilometri
sommando tutti i tratti a piedi previsti.
Ma,
porco cagnaccio infame, è mai possibile che per raggiungere un
ufficio pubblico
per
di più ad alta
frequentazione (anzi,
altissima) tocchi sempre fare il giro delle sette chiese!?
Da
dove vivo io, tanto per dirne una, in seconda
fascia urbana
(praticamente adiacente al centro storico) non c'è un
Centro
per l'Impiego che disti meno
di
15 chilometri!
Secondo
Comune, Provincia e Regione, in pratica, solo chi vive nelle
periferie più estreme e degradate cerca lavoro?
Noialtri
invece, siamo tutti ricchi di famiglia, quindi perché mai dovremmo
avere necessità di trovare un lavoro, giusto?
Tornando
a bomba, dopo aver vagliato questa specie di ritirata di Russia, mi
sono rassegnato e – dopo essermi imbottito (ma non troppo) di
antidolorifici – sono uscito per andare a prendere il (derelitto)
semovente e farmi questa bella trasferta al mare.
Fortunatamente,
il viaggio di andata si è svolto senza problemi, nonostante il
traffico e sono arrivato a destino a pochi minuti dall'apertura...
troppo culo e infatti sono stato accolto all'ingresso da un
mer(d)aviglioso cartello che mi informava che gli abitanti della mia
circoscrizione
non possono più fruire dei servizi di questo ameno CpI ma che adesso
è responsabile il Centro di Primavalle!?...
mapporcaputtanainfameecarogna!!!
Stiamo
parlando dell'altra
parte di Roma
esattamente agli
antipodi
rispetto ad Acilia.
Mi
sono fatto due conti, ho calcolato che – salvo imprevisti ed
incidenti – avrei potuto arrivarci in meno di un'ora e mi sono
rimesso in carreggiata.
Essendo
ormai passate le tre del pomeriggio, vi lascio immaginare che
cosa c'era
per strada, l'apocalisse di San Giovanni... fortuna che – dovendomi
spostare di periferia in periferia – ero a due passi (si fa per
dire) dal Grande Raccordo Anulare e così me la sono cavata con una
cavalcata di solo (si fa per dire)12 chilometri di strada a
scorrimento veloce, zigzagando tra camion e impediti (avete presenti?
I classici chiodi
che vanno a due all'ora camminando però fissi in corsia centrale).
Sono
riuscito ad arrivare in tempo utile per prelevare il modello di
presentazione della domanda di (re)iscrizione al collocamento,
compilarlo e mettermi di santa pazienza ad aspettare che scorresse la
transumanza di utenti che riempiva
letteralmente
la sala d'aspetto... brutto segno, davvero brutto... ancora più
brutto perché una buona parte dei presenti non
erano
i tanto declamati giovani
disoccupati
ma giovani oltre
gli 'anta come
il sottoscritto; anche se di quelli come noi non
parla mai nessuno,
e siamo la maggioranza dei... disperati che compongono la forza
lavoro inutilizzata del Paese: troppo vecchi per lavorare, troppo
giovani per andare in pensione.
Vabbé,
lasciamo perdere le contumelie e torniamo al dunque: ho consumato
un quarto di serbatoio di
broda, tanto perché non c'ho un centesimo in tasca e il combustibile
è a premio per fare cosa? Per dichiarare davanti ad un impiegato del
(ex) collocamento che sono nuovamente
a spasso e
in cerca di occupazione.
Ma
perché, se autocertificavo
la
cosa (come legge Bersani docet) che cazzo gli cambiava a questa
gente, visto che hanno tutta
la mia cronistoria lavorativa a
terminale e del sottoscritto conoscono vita,
morte e miracoli!?
Come
al solito, VIVA
L'ITAJIA!
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