Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

domenica 20 gennaio 2013

I rimpianti del giovane Werme...


Dipenderà forse dal fatto che è troppo tempo che sono solo come un cane, sarà che anche per i maschietti l'età prima o poi comincia a farsi sentire, nel senso che si comincia a sentire l'esigenza di... metter su famiglia, prima di finire per essere considerati i nonni anziché i padri dei propri figli, fatto sta che il mio interesse per la... forma femminile, in tutte le sue connotazioni, da passione smodata (cosa che non credo sia un mistero, se seguite queste pagine) sta cominciando ad assumere i contorni di una vera e propria ossessione.
Me ne sono reso improvvisamente conto ieri sera o meglio, stamattina, visto che sono rimasto alzato fino alle quattro del mattino davanti al fottuto ordigno collegato ad internet, a spulciare tutte le novità presenti sul mercato alla categoria fotografia erotica; in pratica, mentre ero in cerca d'altro, mi è caduto l'occhio sulle anteprime di alcuni libri in vendita attualmente sul web e mi sono incantato a spulciare ogni foto possibile ed immaginabile; non riuscivo a staccare gli occhi da queste immagini che ritraggono femmine di ogni tipo, età e provenienza negli atteggiamenti più disparati e nelle mise più svariate ma tutte (o quasi) con una caratteristica di fondo che le accomunava, trattandosi giustamente di foto erotiche: erano tutte indistintamente belle, ammiccanti, disponibili ovvero trasognate, sorprese, conturbanti... e qui finisco aggettivi e sostantivi perché mi mancano sinceramente le parole.

Fosse stato per me, nello stato di (dis)grazia in cui sono in questo momento, avrei fatto una bella incartata di roba per (almeno) deliziarmi gli occhi (visto che di solleticare gusto, tatto e olfatto al momento proprio non se ne parla) ma mi sono fermato appena in tempo; come ormai sanno anche i sassi, la mia attuale situazione lavorativa e finanziaria non è delle migliori, per l'ennesima volta negli ultimi 7 anni e alla mia... tenera età sono di nuovo a spasso, ragion per cui mi tocca anche rinunciare (a malincuore) a quelle poche cose che mi considero il sale della vita senza che mi abbandonassi agli strali della depressione più nera.

Eppure anche questo dedicarmi ai miei svariati hobby di fatto non sta facendo altro che aggravare il problema perché se è vero – com'è vero – che si tratta di una (più che mai necessaria) valvola di sfogo, che tra l'altro impegna da sempre una buona parte del mio tempo e delle mie risorse, non risolve affatto il problema, semmai lo acuisce, perché è solo un palliativo, dopo di che mi ritrovo spesso e volentieri più depresso che mai perché come dice il buon Gigi Marzullo i sogni aiuteranno anche a vivere, ma – quando rimangono sempre e solo tali – diventano altrettante sonore bastonate per il morale, specie quando sei già a terra per conto tuo.

Il problema è annoso e immagino non sia sconosciuto ai più che appartengono alla mia generazione, quella che – quando era giovane – a tutto s'interessava fuorché ad accoppiarsi, per così dire, perché noi eravamo il nuovo che avanzava sulle cui spalle poggiavano i destini del mondo, noi eravamo quelli che dovevano prepararsi per il futuro... quando poi, anche per colpa degli strali dell'avversa fortuna e visti i brillanti risultati conseguiti nelle nostre... carriere d'elezione, abbiamo cominciato ad interessarci alle grazie del gentil sesso, siamo stati il più delle volte bellamente snobbati dalle nostre...amabili compagnucce che ci preferivano quelli più grandi (e più figli di mignotta) di noi ovvero, una volta raggiunta l'età adulta, quelli più piccoli (e meno stressati) di noi – la carne fresca, insomma.
In pratica, non abbiamo trovato un cane (o meglio, una cagna) che ci desse un minimo di credito o di considerazione, a meno cioè, di avere quei requisiti fondamentali che poi con gli anni '90 e l'avvento del berlusconismo più becero, sono diventati lo standard in base al quale buona parte delle donne del Belpaese, checché se ne dica, misurano un uomo: vestiti, macchina, cellulare, conto in banca.

Di fronte a questi... imprescindibili parametri, quelli come me se la possono prendere bellamente in saccoccia, perché oggi l'apparire conta molto più dell'essere e nessuna si ferma a considerare che potresti essere una persona solida, di sani principi (no, cari miei, il fatto che in privato possa essere un emerito cinghiale non esclude affatto che il sottoscritto sia una persona con una moralità a prova di bomba nei fatti anziché nelle apparenze), onesta, lavoratrice e soprattutto un compagno fedele e senza troppe pretese... tra l'altro sono anche a bassa manutenzione e non sporco!

Quindi, dal momento che per quanto mi riguarda, per me l'abbigliamento potrebbe tranquillamente ridursi ad una tuta integrale come quella degli operai o dei paracadutisti e starei comodamente bene lo stesso, possiedo un autoveicolo per uso promiscuo (nel senso che è una normale utilitaria, non che ci faccio dentro le orge, malelingue che non siete altro) perché ho sempre pensato che per certi oggetti vale più la funzione che l'estetica e che (ahimè!) il mio portafoglio è perennemente all'asciutto perché ho sempre lavorato tanto e guadagnato poco ed ho – mea culpa, inutile nascondersi – un sacco di interessi verso i quali preferisco incanalare quel che resta delle mie risorse, piuttosto che buttarle in abiti, macchine, cellulari, cene al ristorante e altre corbellerie di lusso che faranno anche tanto figo e saranno pure trendy, ma non mi danno alcuna soddisfazione, va da sé che sono tutto fuorché appetibile per buona parte dell'empireo femminile odierno.
Oddio, è anche vero che il mio giudizio si basa sulle mie personalissime esperienze pregresse ma è altrettanto vero che non ho ancora mai incontrato la mia... miss Right come direbbero gli anglofoni, ovvero l'albero che mi impicca, come suole dire la mia augusta genitrice, sicché...

Per dirla tutta, volendo potrei darmi alle prede facili, come le classiche spose (o ex spose) insoddisfatte e caccia di avventure, come hanno fatto vari tra i miei amici e conoscenti, ma a parte il fatto che parecchie di queste... gentili signore fanno parte della categoria delle cougar e sono a caccia di carne fresca per grattarsi i pruriti (e quindi il sottoscritto non rientra nei loro parametri) mi sono imposto anni fa alcune regole fondamentali e severe riguardo le... relazioni pericolose con le donne altrui quindi anche da questo punto di vista sono fuori dei giochi.

Ah, certo, ci sarebbero ancore le mie tante coetanee, quelle di cui parlavo prima, quelle che ci hanno lasciato con le palle in mano come i capponi quando eravamo giovani e ingenui e che si sono messe quasi tutte con i soliti bastardi che le hanno spremute per benino e poi le hanno mandate a pascolare e che adesso ogni tanto ricicciano e fanno anche le carine.

Peccato che adesso sia io a non essere più interessato; perché mai, dal momento che non mi interessa fare una... rimpatriata ma che ho intenzione di impegnarmi in qualcosa di più serio e stabile, come p.es. una famiglia con figli, dovrei prendermi una quarantenne di seconda mano e con ogni probabilità piena di casini e di raspe mentali a causa delle sue relazioni precedenti, quando il mondo è pieno di femmine più giovani e decisamente più allettanti?
Diobuono, non è che una donna degna di questo nome e matura quanto basta non mi vada bene, anzi; a dire il vero quando si tratta di scopare sono delle vere macchine da sesso soprattutto sono molto... aperte ad ogni tipo di esperienza e il più delle volte amano sperimentare ma, viste le mie... buone intenzioni, chi me lo fa fare?

Gallina vecchia farà anche buon brodo ma di certo – checché ne dica quello stronzo di Severino Antinori – non fa più figli: non è una fisima del sottoscritto, è una verità biologica e la cosiddetta scienza medica avrà anche permesso alle babbione di partorire a sessant'anni ma di fatto la natura dice che a tutto c'è un limite e che l'età giusta per mettere al mondo dei figli per una donna va dai 18 ai 25 anni, quando il...corredo a sua disposizione è si maturo ma fresco, visto che le femminucce – al contrario dei maschietti – non producono nuovi gameti ma adoperano quelli che hanno in dotazione alla nascita.
E pur non essendo un patito dell'eugenetica né un nazista, se finalmente mi riuscisse di... riprodurmi, vorrei caldamente evitare di mettere al mondo un infelice creatura tarata dalla nascita perché la madre ha pensato bene di farsi i cazzi suoi quando era in età riproduttiva salvo farsi venire poi le fregole una volta che ha sentito che le stava scadendo la garanzia.

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