Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 11 agosto 2012

Caviale, Champagne... e un Ebete!

Notizione fresco di giornata, per la serie: all'imbecillità umana non c'è mai fine specie quando c'è di mezzo l'avidità.

Non c'è altra spiegazione, altrimenti, alla notizia che vede protagonisti due trentenni di Frosinone e l'incauto – chiamiamolo così per amor di patria – direttore di un hotel a cinque stelle in quel di Rimini.

In poche parole, i due cialtroni si sono presentati al direttore dell'albergo (rimasto, chissà perché, rigorosamente segreto) millantando una stretta parentela con il presidente dell'Unione Industriali di Frosinone, hanno così ottenuto, senza colpo ferire, una suite principesca con pensione completa (e che pensione! Caviale, Champagne, Ostriche e femmine, rigorosamente procurate dall'hotel stesso) e una limo, con tanto di autista, per scorrazzarli in un tour by night della città... e questa allegra storiella è andata avanti per la bellezza di – udite udite – 20 giorni prima che il coglione... pardon... il direttore dell'hotel cominciasse a subodorare qualcosa che non andava.

Contattata la banca emittente delle carte di credito, che i due ciarlatani hanno consegnato il giorno del loro arrivo alla reception a garanzia, ha così saputo (non so come, alla faccia della privacy) che i due cialtroni erano appunto due maramaldi in cerca di facile svago e che le carte di credito presentate a garanzia erano due cazzo di prepagate con un plafond massimo di 1000 euro.

Peccato però che i due imbroglioni di euro sul loro conto spese, ne avessero già accumulati 60.000 (si, avete capito bene: leggonsi Sessanta Mila Euro); al che il direttore turlupinato è corso ai ripari ricorrendo alle forze del (dis)ordine che hanno denunciato per millantato credito, truffa e insolvenza fraudolenta i due bellimbusti.

Mi si dice che il direttore sia stato trasferito ad altro incarico (a dirigere un agriturismo della compagnia madre, sembra) mentre i due cialtroni sono tranquillamente a piede libero, visto che – alla fin fine – non hanno ammazzato nessuno ma solo approfittato della credulità – alimentata da avidità insaziabile che è idolatria, direbbero i preti – di quel coglione del direttore.

Per quanto mi riguarda, io lo avrei cacciato a pedate, perché solo un emerito imbecille, di fronte a due tizi mai coperti prima e privi della benché minima credenziale o garanzia può farsi prendere per il culo in questo modo.

Ma si sa che viviamo in un mondo dove l'apparire conta molto più dell'essere, per cui è bastato che due bellimbusti bellocci e palestrati (e se tanto mi da tanto, con una spocchia da qui a lì) si presentassero proferendo una cazzata micidiale per essere creduti all'istante, questo nonostante i documenti presentati (e quindi le generalità dei due) non avessero alcuna attinenza con il nome del patrono millantato.

Ma si sa che dopo un ventennio di becero berlusconismo basta far vedere di essere qualcuno perché la stragrande maggioranza degli idioti che sembrano infestare questo Paese ci caschino con tutte le scarpe, altrimenti non si spiega una cosa del genere, anzi: se fosse capitato a me (e vi assicuro che col lavoro che faccio adesso, di cialtroni che millantano conoscenze altolocate per ottenere servizi che altrimenti non potrebbero mai essergli erogati, me ne capitano a dozzine ogni santo mese) questi due imbelli starebbero ancora correndo con i gargamella... *ahem!* … i carabinieri alle calcagna.

Ma si sa che c'è gente che – di fronte alla prospettiva di incassare una vagonata di soldi – è capace di chiudere occhi, orecchi e soprattutto, di spegnere il cervello... quello che vorrei sapere adesso è come pensano di recuperare questi soldi i proprietari della stamberga, dal momento che i due sfaccendati, una volta davanti al giudice, come minimo risulteranno nullatenenti e magari pure disoccupati.
Ma soprattutto le allegre donnine con le quali sembra che i due cialtroni si siano sollazzati durante le loro... bollenti notti riminesi, a chi potranno rivolgersi per vedere soddisfatti i loro crediti?

Ovvero, rigirando la frittata, non dovrebbe ora la Polizia prima e la magistratura poi aprire un'indagine per verificare le ipotesi di reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione?

La domanda è tutto, fuorché peregrina, visto che il cronista sul TG3 ha candidamente affermato che è stato proprio l'albergo a procurare quella che veniva definita compagnia femminile ai due balordi... e questo come lo chiamate a casa vostra?

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