Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

venerdì 31 agosto 2012

Come soddisfare i propri irrefrenabili appetiti sessuali...

... ed incorrere negli strali della legge.

Oggi vorrei parlare un po' di cronaca, non di quella nera né tanto meno di cronaca politica – anche perché in questo ultimo periodo c'è solo da farsi venire la nausea a sentire le immani stronzate che da (pseudo) destra e (pseudo) sinistra rimbalzano su TV e giornali – ma di sana cronaca locale in salsa pecoreccia.

La notizia credo abbia già fatto il giro del mondo, ma ha attirato decisamente la mia attenzione in quanto mi riguarda molto da vicino in qualità di residente proprio del quartiere sito a ridosso di Villa Pamphili ed ho perciò deciso di dire la mia sull'argomento che tanta inutile, sterile e becera polemica ha scatenato nelle ultime 48 ore a riguardo dell'ormai annoso problema della sicurezza dell'Urbe e del (mal)governo della Città Eterna.

D'accordo, io sono il primo a pensare che il nostro stimatissimo (da chi? Boh!?) primo cittadino sia – per dirla con un eufemismo – un imbelle parolaio capace solo di parlare a sproposito ed emettere decreti ed ordinanze che – a parte violare platealmente le libertà costituzionali dei cittadini romani – sono più inutili delle palle del papa, in quanto regolarmente inapplicate, però da qui a mettere in ballo la solita, trita, questione della sicurezza sinceramente ce ne vuole... anche perché nessuno è stato finora in grado di spiegarmi in maniera sensata, logica e convincente cosa accidenti c'entri la sicurezza dei cittadini con una scopata in camporella ancorché – indubbiamente – improvvida ed inopportuna.

Mi riferisco alla coppia che ha pensato bene di... dare sfogo ai bollenti spiriti in pieno giorno all'interno di uno dei maggiori parchi pubblici della Capitale (la succitata Villa Doria Pamphili per l'appunto) letteralmente en plein air a due passi dal frequentatissimo laghetto della villa, quello un tempo famoso per le nutrie (ormai scomparse) e le paperelle ed ora ricetto di carpe fameliche e (ex) tartarughe d'acqua feroci come facoceri.

Se le foto pubblicate a corredo dell'articolo sul Messaggero sono veritiere, questi due emeriti cretini si sono messi bellamente a fottere in piena vista in uno dei punti più visibili (e frequentati) in assoluto di quel settore del parco.

Che poi dico io, chiunque viva a Roma e conosca Villa Pamphili, sa che si tratta di una tenuta immensa (un tempo latifondo ad esclusivo vantaggio della omonima famiglia nobiliare romana) all'interno della quale esistono ettari interi di bosco – fitto come una giungla – dove non si avventura praticamente nessuno e dove ci si può infrattare con relativa impunità senza colpo ferire e soprattutto senza offendere il cosiddetto pudore pubblico.

A meno di essere cerebrolesi ovvero degli esibizionisti senza alcuna vergogna, mi dite che accidenti di bisogno c'era di mettersi in un punto che per sua stessa natura attira lo sguardo in quanto punto di riferimento per chi sale dal lago verso il bacino della fontana che lo alimenta?

I due focosi amanti si sono giustificati con le forze del (dis)ordine affermando di essere stati presi da insana, irrefrenabile passione dopo che lei, lui o tutti e due insieme – ancora non s'è capito – hanno cominciato a spogliarsi a causa del gran caldo.

Si, come no... ammesso e non concesso che facesse tutto 'sto caldo, nessuno ti autorizza comunque a spogliarti in pubblico, anche perché la carne è notoriamente debole e se la tua lei comincia a togliersi questo, slacciare quest'altro e sfilarsi quello me pare normale che stia lanciando segnali inequivocabili tesi alla... propagazione della specie, ecco.
E comunque, lo ribadisco, pur non avendo nulla (ci mancherebbe altro) contro l'appagamento dei sensi anche all'aperto, come ho già ribadito in altra sede, sono decisamente contrario allo sfoggio di smanie e smancerie in pubblico.
Tanto per dirvene una, avete presente la sterile polemica di farisei ipocriti, clericali ed omofobi per la storia delle coppie omo che si baciano in pubblico?
Bene, a me sinceramente non me ne può fregare di meno che due – maschi, femmine, etero, omo – diano libero sfogo al labiale, se sono liberi, adulti, vaccinati e consenzienti la cosa non mi fa né caldo né freddo... unica condicio sine qua non è che non diano libero sfogo alla loro libidine sulla pubblica via.
Mi da un fastidio viscerale, specie quando la coppia ostenta visibilmente le proprie effusioni.
Vi è mai passato per la mente, emerite teste di minchia, che uno potrebbe anche avere qualche problemuccio irrisolto nella propria sfera affettiva e che il fatto di vedervi paccare impunemente potrebbe essere inteso come la più classica delle provocazioni?
Dopotutto, quando stai storto o la tua vita sessuale è... come dire... insoddisfacente (per non dire che sta andando tranquillamente a donnine di facili costumi) sei molto più propenso a pensare che – anche se questi non li hai mai visti né sentiti prima – lo stiano quasi facendo apposta per dirti che loro possono e tu no.
Il che potrebbe anche finire per smuovergli qualcosa... e non parlo dell'intestino ma di una sana incazzatura.

Mi è capitato pochi giorni fa, con una coppia che – al pari dei due amanti di Villa Pamphili – pur trovandosi in un ufficio pubblico e davanti ad un pubblico ufficiale non riuscivano a tenere a freno le mani... e le lingue...

Eccheccazzo!

Per certe cose ci sono luoghi preposti (ancorché appartati), perché devi fare sfoggio della tua... prorompente sessualità proprio davanti a me che sto lavorando e che magari di voglia ne ho anche più della tua ma che per decenza, opportunità ovvero per attuale (e speriamo momentanea) indisponibilità sono costretto a trattenermi?

Cosa siete, una coppia di cinghiali in calore che non potete stare cinque minuti cinque senza slinguazzare senza ritegno davanti a tutti?

Sono cose che appartengono prettamente alla sfera privata e che come tali dovrebbero essere affrontate.

Tornando a bomba, OK, ammetto che è eccitante peccare con la propria metà all'aria aperta, con quell'eccitazione che deriva dal timore che qualcuno potrebbe anche vederti , io stesso mi sono dedicato in passato a questo genere di... attività campestri ma – porco cane! - il minimo che si possa fare in queste occasioni è andarsi ad infrattare lontano da sguardi indiscreti... se poi capita che qualcuno ti veda, delle due l'una: o è un guardone e sta lì apposta oppure è uno che cerca un po' di privacy per lo stesso tuo scopo e che quindi si farà bellamente i cazzi suoi senza proferire parola.

Per finire, voci non confermate del quartiere mi dicono che alla (a questo punto legittima) richiesta di spiegazioni da parte delle forze dell'ordine, il Romeo della situazione abbia detto qualcosa riguardo al fatto che non capiva tutta 'sta cagnara: dopotutto stavano solo scopando mica stavano a ruba'... e certo come no, ce mancherebbe pure... ancora non l'hai capito, Casanova de'noantri che non è il fatto in sé che costituisce reato ma il luogo dove avete dato libero sfogo alla vostra passione?
 
Una risposta del genere vale a dire - con un delicato francesismo per il quale una mia (ex) capo-servizio era universalmente nota - che in culo te c'entra ma in testa no se ancora ti ostini a ritenerlo una cosa normale anche davanti all'evidenza dei fatti.

Ma tant'è, la madre dei coglioni è sempre incinta e a quanto pare il tasso di natalità degli imbecilli è decisamente a saldo positivo.

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