Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

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giovedì 15 novembre 2012

Adesso glieLA FACCIO VEDERE IO!!!...


è quello che deve aver pensato - e che ha fatto! - Gypsy Taub  (non so se sia il suo vero nome o un nom de guerre ma tant'è...) nota attivista d'origine russa, naturalizzata statunitense e residente nella Bay Area che da sempre si batte per i diritti dei naturisti che – a quanto pare – prosperano nella ridente San Francisco, città notoriamente tra le più tolleranti e libertarie al di là dello Stagno Atlantico.

O forse sarebbe il caso di dire che prosperavano in quanto Scott Wiener, consigliere presso la municipalità di San Francisco ha di recente avanzato una proposta di legge per porre il bando alla nudità in pubblico nel territorio sottoposto alla giurisdizione dell'amministrazione metropolitana.

Vedo che la cosa vi lascia perplessi e ad onor del vero, sono rimasto abbastanza basito anch'io: da che mondo è mondo, andare in giro in costume adamitico sulla pubblica via non è proprio un atteggiamento tollerato, almeno non alle nostre pudicissime e cattolicissime latitudini e, per quel che ne so, nemmeno tra gli anglosassoni, notoriamente puritani in pubblico (e altrettanto notoriamente puttanieri in privato) è stato mai considerato cosa buona e giusta.
È stato semmai da sempre considerato un comportamento moralmente censurabile quando non criminale, specie in alcune parti del pianeta dove anche i più basilari concetti di diritti e libertà civili sono regolarmente ignorati, quando non impunemente calpestati.

Eppure, asseriscono gli adepti del naturismo, Dio e la mamma così c'hanno fatti, tutto il resto sono solo costrutti imposti dalla cultura e dalla società.

Ad onor del vero, il discorso ha una sua logica e pur non essendo un sostenitore del diritto della gente di andare in giro nuda in pubblico (basta che ricordiate cos'ho scritto in proposito dell'ostentazione di sé nei locali pubblici, negli uffici e sulla strada qualche mese fa) va comunque da sé che non trovo nulla di scandaloso e/o riprovevole nella nudità del corpo umano.

Anzi, se ben ricordate, mi fa decisamente meno effetto vedere un nudo integrale ancorché non ostentato, piuttosto che vedere – per esempio – una femmina in tenuta d'acchiappo per meglio mettere in mostra la mercanzia.

E non dico così, tanto per dire: mi è capitato in passato di vedere gente girare nuda – soprattutto omarini (Ovvove!) - per... cause di servizio, così come – le rare volte che mi reco al mare – tante fanciulle, ragazze, donne e (purtroppo) matrone in... libertà, per così dire, ma a meno di non avere comportamenti equivoci ovvero che richiamano esplicitamente a comportamenti sessuali, non ho mai avuto particolari turbamenti... almeno non da che ho raggiunto l'età adulta, cioè.

A quanto pare, invece, nella città di San Francisco andare in giro nudi per strada e nelle piazze è considerato normale, con capannelli di naturisti o presunti tali che sostano in piena vista e lontano dalle aree altrimenti considerate loro naturale appannaggio come le spiagge, per esempio.

Almeno fino a che qualche casaling(u)a frustrata e/o sessorepressa non ha espresso il suo... disappunto con le forze del (dis)ordine e l'amministrazione comunale per il comportamento a dir loro vessatorio nei confronti della popolazione residente; da qui è scaturita tutta la bagarre che ha portato il summenzionato consigliere Wiener a presentare un disegno di legge per porre un freno alla dilagante – a suo dire – ostentazione della nudità in pubblico, legge che prevede, tra l'altro, l'arresto in flagrante del trasgressore e commina sanzioni pecuniarie piuttosto pesanti, nell'ordine dei 500 dollari a botta.

Dal momento che negli States chi non paga le multe finisce direttamente al gabbio, è giocoforza immaginare che – a legge approvata – legioni di nudisti andranno ben presto ad ingrossare le fila dei detenuti nelle patrie galere, vista la situazione economica non proprio florida anche nella Terra dei Coraggiosi (se lo dicono loro, ovviamente!).

Ammetto che sarebbe interessante vedere come se la caverebbero le autorità di fronte al primo carcere nudista della storia a livello mondiale ma tant'è...

Tornando a bomba, la nostra suffragetta nature, per così dire, si è recata nell'aula consiliare davanti alla commissione che aveva all'ordine del giorno proprio l'approvazione del discusso provvedimento repressivo, ha chiesto la parola, s'è avvicinata al podio dei relatori ed ha pronunciato la seguente orazione a perorazione della causa del popolo naturista di San Francisco:

la nudità non ferisce i bambini. Avete mai visto un bimbo piangere perché ha visto una persona nuda? Cosa fanno i bambini quando vedono delle persone nude?
Ridono.
La cosa li rende felici, non li traumatizza.
La nudità è naturale e innocua.
I nostri corpi sono un dono di Dio e Dio non commette errori.
Attaccare il nostro diritto ad essere nudi è un'aggressione sulla sacralità, la bellezza, la libertà dell'amore, l'arte e l'auto-espressione creativa.

La nudità non fa del male a nessuno. Sono le azioni delle persone, non i loro corpi, che feriscono le altre persone.
I vestiti non hanno mai impedito a qualcuno di molestare sessualmente, né hanno mai impedito a qualcuno di usare violenza, né i vestiti hanno mai impedito a chiunque di essere violentata.
Non ha nulla a che fare con l'abbigliamento, ha a che fare con le azioni delle persone!”

a questo punto la Taut ha rimosso la palandrana con la quale s'era presentata in aula e Oplà! S'è mostrata agli occhi della commissione, nonché del suo avversario, il consigliere Wiener (che per altro non ha battuto ciglio) come mamma l'ha fatta, ed ha concluso con le parole: “Gli attacchi contro la libertà del corpo sono incostituzionali e anti-americani.”

Purtroppo l'uscita non è piaciuta agli eroici paladini del (dis)ordine costituito presenti in aula che si sono precipitati (in tre e grossi come bulldozer contro uno scricciolo di femmina) per afferrare la trasgressiva oratrice e l'hanno condotta di peso fuori dall'aula per contestarle la violazione di legge, il tutto ripreso in video integralmente e proposto su tutti i maggiori media nazionali e non.

Che dire?

Da un punto di vista prettamente personale, come ho più volte ribadito in passato, sono un convinto sostenitore del fatto che ciascuno è libero di fare ciò che più gli aggrada, purché non leda o offenda le sensibilità e/o le libertà altrui, perché altrimenti si passa dalla libera espressione alla prevaricazione più bieca.

D'altro canto, cassare così, quale fulmine a ciel sereno, un comportamento che è stato tollerato ovvero considerato ormai un diritto acquisito della cittadinanza, solo perché qualcuno s'alza una mattina con il culo girato, è a mio modesto parere altrettanto censurabile.

A questo proposito, credo che anche negli States esista la fattispecie di reato nota come atti osceni in luogo pubblico, sicché inasprire con un'ulteriore intervento legislativo una normativa già esistente allargando la tipologia di comportamenti considerati delinquenziali anche alla pubblica nudità mi sembra quantomeno eccessivo.

Quindi, se qualcuno gira in costume adamitico in quel di San Francisco ma non commette atti impuri, per così dire, chissenefrega?!

Ammetto che mi piacerebbe assistere ad un bel raduno di naturisti in quel di Piazza San Pietro magari durante l'adunanza papale del mercoledì... dopotutto, come ha (giustamente) detto Gypsy, non siamo forse tutti figli di Dio e non siamo venuti tutti al mondo nudi?

Questo, cioè, come diceva l'Albertone nazionale in Il Comune Senso del Pudore (1976), prima che arrivasse il prete e dicesse: “Adamo, tié! Mettite le mutande!

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