Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

martedì 27 novembre 2012

Viva la solidarietà... anche (soprattutto) a letto!


In tempi di magra come questi, ecco una notizia che riporta un po' di buonumore, per quanto questo sia possibile, per legioni di giovani (e diciamolo pure, meno giovani) precari con prospettive di disoccupazione a breve (nel mio caso brevissima) scadenza ovvero per quanti disoccupati lo so già.

Purtroppo (sarebbe stato troppo bello se no) quanto sto per riferirvi accade solo nella terra dei Crauti, anzi, in una regione assai ben delimitata della Germania Federale, il Nordreno-Westfalia, il più popoloso dei land occidentali tedeschi, più precisamente nella città di Wuppertal, dove, a quanto pare, non se la passano poi tanto bene, tant'è che Denise Tausch maitresse 28enne de l'Oasi del Piacere – una nota casa di tolleranza della città – ha annunciato pubblicamente una...campagna sconti per promuovere, come dire... l'uso della sua attività presso la sempre più numerosa platea di uomini che campano con il sussidio di disoccupazione (beati loro che ce l'hanno – ndA).

L'ultima settimana del mese, a partire dal prossimo, chiunque esibisca la tessera dell'Ufficio del Lavoro attestante lo stato di disoccupazione avrà diritto al 30% di sconto sulle prestazioni delle ragazze per una marchetta di mezz'ora, in pratica 35 eurini invece dei 50 regolamentari.

Questo perché, secondo l'intraprendente tenutaria, il suo bordello "si trova in un quartiere socialmente in difficoltà, dove molti dei clienti vivono di "Hartz IV" (il sinonimo dell'assegno di disoccupazione o di indigenza) Con questa iniziativa vogliamo incoraggiare questo gruppo di persone a venire più spesso" precisa, sottolineando che chi si reca nel suo locale "non cerca solo sesso, ma anche tenerezza e la possibilità di parlare con una donna. Tutte cose che possono senz'altro aiutare una persona che ha difficoltà nella vita...nel frattempo abbiamo già ricevuto molte telefonate di approvazione, in particolare di uomini con pochi soldi in tasca. Per questo estenderò forse lo sconto anche ad un'altra cerchia di persone".

Che dire?

Qui siamo di fronte ad una filantropa caritatevole oppure – come pensa qualche maligno – ad una vera e propria... trafficante del sesso che – al pari degli spacciatori di sostanze stupefacenti – vuole in questo modo irretire tanti nuovi clienti, trasformandoli in una massa di... sessodipendenti senza via di scampo?

Boutade a parte, quello che mi ha colpito di tutta questa vicenda, a parte il lato propriamente boccaccesco della stessa, è che per questa... operazione promozionale la signora Tausch non incasserà un centesimo: il costo della prestazione, infatti, è praticamente al netto di quanto incassano solitamente le ragazze che... prestano la loro opera, per cosi dire, all'interno del locale.

Questo ha fatto si che tutte le ragazze dell'Oasi del Piacere accogliessero la novità con il più largo consenso, in quanto saranno chiamate a svolgere la loro... opera caritatevole, al pari di tante buone samaritane, nei confronti di tanti poveri disgraziati bisognosi d'affetto per di più senza rimetterci di tasca propria.

La loro capa ha infatti chiarito da subito che non saranno loro a guadagnare meno denaro per le loro prestazioni scontate, ma che: "Riceveranno gli stessi soldi, chiunque sia il cliente, un lavoratore o un disoccupato. Il minore guadagno dovuto allo sconto va solo a mio carico".

E qui invece come stiamo messi?

Nella merda più profonda, come al solito... già perché nella terra delle donne curiali*, dopo l'approvazione della fottuta Legge Merlin sappiamo tutti benissimo che una cosa come quella proposta da Denise Tausch sarebbe impossibile, per il semplice fatto che esercitare l'attività di meretricio all'interno di un immobile – che non sia strettamente di proprietà della prostituta – è un reato penale, in quanto anche solo affittare un immobile ad una prostituta perché vi eserciti la sua attività rientra nella fattispecie di reato nota come favoreggiamento con tanto di pesanti sanzioni comminate dall'autorità giudiziaria anche quando il locatore non è a conoscenza della... attività professionale della sua affittuaria.

Il che – per estrema estensione del concetto – vuol dire che le uniche intitolate a fare le puttane sarebbero soltanto... ragazze di buona famiglia ovvero oneste signore che esercitino sotto il tetto coniugale – con grande gioia del consorte, immagino – ovvero che possiedano a vario titolo un immobile di proprietà.

In pratica – anche se tutto è possibile a questo mondo – proprio il genere di donna che non ha alcuna necessità di darsi all'attività di prostituzione, in quanto economicamente indipendente e/o abbiente di suo.

Certo, è vero che esistono – anche se molti ritengono si tratti di una leggenda metropolitana – donne giovani e meno giovani che – pur stando più che bene economicamente parlando – fanno sesso per denaro per il brivido della trasgressione o per mero esibizionismo ma credo proprio che siano una goccia nel mare ed oltretutto, specie quando si tratta di donne avvenenti, non vanno propriamente con il primo venuto ed hanno un tariffario... di tutto rispetto e sicuramente non alla portata di tutte le tasche...

io stesso sono stato testimone di una cosa del genere; ero poco più di un pisquano (ancora andavo al liceo) e tentando di mettermi telefonicamente in contatto con un amico – al tempo dei cellulari non c'era nemmeno la puzza, si usava ancora il vecchio caro telefono col cavo – mi sentii rispondere dall'altro capo del filo da una voce sensuale che mi prospettava tutto un catalogo di delizie proibite con tanto di tariffario, specificando nel contempo che avrei potuto scegliere una bionda piuttosto che con una brunetta e via discorrendo, secondo le mie personali preferenze, tutte ragazze garantite giovani e sane.

Dopo un momento di comprensibile confusione, ebbi l'ardire di chiederle chi fosse e come mai rispondesse al telefono del mio amico, visto e considerato che no, non avevo affatto sbagliato numero... al che la ragazza mi rispose con tutto il possibile candore che si trattava di una italianissima studentessa universitaria, cui il paparino aveva affittato l'appartamento.

Peccato che l'augusto genitore non avesse la più pallida idea di come la cicci di papà trascorresse le sue serate, invece di stare china sui libri... così come il mio amico, che incontrai di lì a poco, che aveva dovuto traslocare la settimana precedente in casa dei nonni senza preavviso; il padre ritenendo che le cose sarebbero andate per le lunghe, aveva affittato l'appartamento ad un gruppo di studentesse di fuori tutte di ottima famiglia e con una lista di referenze lunga così.

Diciamo pure che in quell'occasione non ebbi il coraggio di dirgli in mano a che genere di... brave ragazze avesse lasciato casa sua ma se tanto mi da tanto, credo che se ne sia accorto da solo quando il padre è andato a riscuotere la pigione, perché da allora di tutta questa storia nessuno ha fatto più parola.


*così erano chiamate le prostitute nella Roma dei Papi, in quanto esercitavano l'attività di meretricio con il placet della Curia Vescovile; la prostituzione – alla faccia dell'odierno moralismo farisaico della Chiesa di Roma sull'argomento – era un'attività permessa e regolamentata proprio nella Roma dei preti; per contro, esercitare senza la licenza curiale equivaleva a garantirsi un soggiorno nelle galere pontificie per la sventurata puttana freelance, magari in uno dei tanti carceri-conventi dove solerti monache cercavano di... ricondurre sulla retta via queste...emule della Maddalena, anche a suon di nerbate, se necessario!

Nessun commento: