Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 1 dicembre 2012

Eh, la fabbrica di San Pietro...


Comincio seriamente a pensare che ci sia qualche potenza, nei cieli ovvero agli inferi, che ce l'ha decisamente con il sottoscritto.

Mi sono impelagato in una storia che sta letteralmente rasentando il ridicolo e tutto per procurarmi uno dei pezzi più pregiati per la mia collezione di kult movies appartenenti al genere sexploitation in generale e al sottogenere nazisploitation in particolare.

Avevamo parlato di questo titolo già un po' di tempo fa, a proposito della scomparsa Sirpa Lane, come uno dei suoi film più famosi e/o acclamati, dopo La Bestia e La Bestia nello Spazio, che sono forse i più noti in assoluto.

Già, parlo proprio del famigerato ed introvabile La Svastica nel Ventre meglio noto al grande pubblico con il suo titolo americano Love Camp 27, un must have del genere.

Come ebbi modo di dirvi già a suo tempo, questo film, che attinge a piene mani dal capolavoro-scandalo di Ka-zetnik 135633 (al secoloYehiel De-Nur, scrittore israeliano di origine polacca e sopravvissuto di Auschwitz) La Casa delle Bambole, è tanto famoso, specie all'estero, quanto bistrattato dalle grandi case di distribuzione cinematografiche nostrane, che di fatto l'hanno destinato all'oblio più assoluto senza mai riproporne, per il pubblico italiano, una versione in home video da quasi 30 anni.

Si vocifera all'estero dell'esistenza di una versione in DVD ripresa pari pari dalla VHS originale, prodotta negli States all'inizio del secolo ma sinceramente non ne ho trovata alcuna traccia da nessuna parte, sicché, per quanto mi riguarda, possiamo tranquillamente considerarla una leggenda metropolitana.

È più facile (per modo di dire, ovviamente) procurarsene la versione digitale via web, sudando parecchie camicie per trovare i link giusti e tanta, tanta pazienza per scaricarla tramite i canali del file sharing ma anche qui ci si imbatte spesso e volentieri in un paio di scogli duri da sormontare: qualità del suono e dell'immagine pessime e/o versioni in lingue improbabili, magari con sottotitoli hardsub (quindi inamovibili perché codificati nel file video stesso) in cirillico o altro alfabeto a noi ignoto come il coreano o il cinese mandarino... peggio che andar di notte, le versioni ri-doppiate in russo, con l'audio in inglese o altra lingua sul quale viene sovrimpressa una seconda traccia audio nella lingua di Dostoevskij... semplicemente atroce per non dire inguardabile.

Per dirla tutta, ci sono anche versioni doppiate in inglese tout court e anche un paio in italiano ma – beffa nella tragedia – sono quasi sempre pesantemente tagliate e orbate delle scene più scabrose (diciamo così per amor di patria, va) che riducono l'opera di Mario Caiano ad un filmetto per educande a base di cattivoni in divisa con seri problemi comportamentali, ragazzette piagnucolose e flashback strappalacrime.

Un vero e proprio crimine per il quale i responsabili dovrebbero essere crocifissi sulla Via Appia per vilipendio di opera intellettuale, perché a mio parere, non smetterò mai di dirlo abbastanza, tagliare o censurare un film, un libro o qualunque altra opera dell'ingegno umano è da considerarsi al pari di un reato contro l'umanità, perché nessuno ha il diritto di ergersi a custode della (presunta) moralità pubblica.

Siamo tutti (o quasi, voglio sperare) adulti, vaccinati e responsabili ed in quanto tali perfettamente in grado di decidere per conto nostro cosa vogliamo vedere, leggere o ascoltare, senza che qualcuno calato dall'alto decida al posto nostro.

Tornando a bomba, dicevo che di questo film – al pari di un altrettanto famigerato capolavoro del genere, quel Le Deportate della Sezione Speciale S.S. di cui abbiamo parlato tempo fa sempre per un... problema di reperibilità – nel Belpaese s'è persa praticamente ogni traccia, anche perché le uniche versioni reperibili sul mercato sono in genere vecchie VHS ex-noleggio, in condizioni che rasentano l'indecenza e per di più nella versione editata come quelle passate in TV negli anni '80 dalle quali sono state tratte la maggior parte dei video reperibili su internet.

Eppure ero a conoscenza dell'esistenza di almeno due edizioni – sempre in VHS – completamente uncensored che riprendono il film pari pari come fu proiettato nelle sale cinematografiche italiane nel lontano 1977; di più, esistono anche versioni uncut anche se purtroppo in lingua inglese, riprese dai master originali inviati nei paesi di lingua anglosassone che solo di recente sono state digitalizzate – diciamo pure platealmente piratate ma tant'è: i diritti sul film non sono mai stati rinnovati, sicché l'opera rientra adesso di diritto nel public domain ed è teoricamente visibile ed utilizzabile da tutti – e poste in vendita da alcuni siti specializzati in film di genere introvabili e/o mai editi in DVD o Blu-Ray.

Ed infatti è ad uno di questi siti che mi sono originariamente rivolto, prendendo una sonora inculata in quanto – e accidenti a me, non è la prima volta che accade – mi sono fatto fregare utilizzando servizi di pagamento online britannici al di fuori dei classici circuiti mainstream come quelli offerti da Visa/Mastercard ovvero da PayPal, che regolarmente si prendono i soldi ma in quanto a riversarli ai venditori... oppure, molto più prosaicamente, sono in combutta con i venditori stessi che – caso strano – affermano sempre di non aver mai ricevuto il pagamento, contro ogni prova del contrario, in quanto uno ha in mano la ricevuta dell'avvenuta operazione.

È successo così anche questa volta; l'importo era a dir poco ridicolo (una decina di euro) che spero siano andati in medicine e cerotti per questi truffatori pulciari e morti di fame anche se il mio orgoglio ferito reclama vendetta.

Mi sono così messo l'anima in pace dopo due mesi di tentativi ed ho ripreso la ricerca dell'amato bene su canali più ufficiali, come Amazon e/o eBay, con alterne fortune, in quanto cercavo esplicitamente una delle due versioni uncut/uncensored del film mentre la stragrande maggioranza delle offerte, quando si trovano, riguardano le versioni edulcorate.

Sinceramente, avendo già a disposizione tali versioni – per quanto di discutibile qualità – in formato digitale, spendere dei soldi, specialmente in questi frangenti, per delle VHS usate sconfina nell'irrazionale, ragion per cui ho continuato imperterritamente a cercare, fino a che – miracolo! - non ho trovato un tale su eBay che ha risposto alla mia richiesta di informazioni sul pezzo che aveva messo in vendita, ad un prezzo abbastanza ragionevole (c'è stata gente capace di chiedermi 60 euro per una VHS ex-noleggio!!!) per una VHS delle ultime edizioni, di quelle messe in vendita alla fine degli anni '80 in edicola.

Tutto risolto dunque?

Maddeché!?

Si, perché complice il monsone invernale che sta flagellando da giorni tutto il centro Italia, non mi riesce di avere un abboccamento con il venditore, che è di Roma, come me ma che risiede dall'altra parte della città... con le strade perennemente allagate ed intasate e la pioggia che scende a secchiate, pensare di farsi la traversata per prelevare l'amato bene è un mero esercizio in futilità... ragione per cui ci siamo accordati per darci una punta in territorio neutrale per così dire, non appena le condizioni climatiche miglioreranno quel tanto che basta da permettere l'attraversamento della città senza rischiare la pelle in un incidente ovvero restare paralizzato nel traffico per qualche ora.
Non ho ancora capito quale sia il perverso meccanismo psicologico che spinge il romano medio a comportarsi come l'Airton Senna dei poveri quando sulla Capitale imperversano le peggiori condizioni climatiche, con tanto di tragico finale contro un paracarri, come quelli cui ho assistito in questi ultimi giorni tornando a casa dal lavoro: strade completamente bloccate perché c'è sempre qualche testa di cazzo a bordo di SUV, Smart o Golf (e varianti) in preda a delirio di onnipotenza che guida come una merda con l'asfalto intriso d'acqua e visibilità nell'ordine dei 15 metri scarsi e finisce regolarmente – risultato assolutamente prevedibile – per ammazzarsi (poco male, almeno smettono di inquinare il pool genetico) ovvero (purtroppo) accoppare qualche povero disgraziato che non c'entra un cazzo.

Concludendo, come si usa dire in questi frangenti: chi vivrà vedrà (letteralmente, trattandosi di un film...); per parte mia vi terrò aggiornati sul risultato di quest'ennesima caccia al tesoro non appena avrò avuto notizie più certe.

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