Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

sabato 8 dicembre 2012

Dagli e dagli...


Panoramica di tutto quel che riguarda il genere Exploitation tout court...
Finalmente, l'amato bene è nelle mie mani.
M'è costato lacrime, sudore e sangue (si, vabbé... diciamo piuttosto, molto, tanto tempo, denaro e una bella doccia gelata!) ma alla fine è MIO!

Tralascio volentieri la nuova tornata di porcate di cui la famigerata piattaforma ebay s'è resa responsabile, doverosamente descrittemi dal tizio che mi ha venduto la cassetta, che hanno fatto si che la stragrande maggioranza dei beni che sto cercando sia divenuta irreperibile dal tramonto all'alba per non si sa ancora bene quale ragione, fatto sta che – almeno per una volta – tutto è andato a buon fine... almeno fino a quando non avrò preso una decisione riguardo il da farsi per mettere al sicuro in formato digitale quello che – al momento – ho disponibile tra le mie mani su nastro magnetico in formato analogico.
...e del genere Nazisploitation in particolare...

Sto parlando del famigerato La Svastica nel Ventre del quale vi ho già detto negli scorsi interventi; finalmente, dopo tante tribolazioni, ho preso il coraggio a due mani e mi sono fatto questa... salutare passeggiata dall'altra parte della città, sotto un'acqua gelida e torrenziale, per recuperarlo una volta per tutte.

A ripensarci come i cervidi, quando si trattò di acquistare il notorio libello di Yehel De Nur La Casa delle Bambole – per di più in edizione Oscar Mondadori – mi sciroppai la bellezza di 25 kilometri in condizioni meteo da tregenda, sicché la storia si ripete...

Senza dimenticare il fondamentale sottogenere delle Donne in Gabbia!
Tornando a noi, adesso posso dire, con pochi timori di smentita, di essere in possesso di quasi tutti i film che costituiscono i capisaldi del genere Nazisploitation, con la sola, notevole eccezione di due titoli: Slave Girls of the S.S. e il famigerato Le Deportate della Sezione Speciale delle S.S. di cui ebbi modo di parlarvi un po' (tanto) di tempo fa e che ho potuto reperire solo come .iso del DVD saltuariamente in vendita negli States.

Il primo titolo, invece, per me una new entry assoluta, sembra essere invece un film prettamente hardcore con i bravacci in uniforme nera come cattivi, risalente ai primi anni '60 ma dal momento che viene proposto essenzialmente su Amazon, sospetto che sia una versione abbondantemente edulcorata e visti i prezzi tutt'altro che popolari, almeno per il momento sta bene lì dove si trova.

Ordunque, dicevo che dei due generi del cinema exploitation che più andavano per la maggiore, quello nazi, appunto e quello cosiddetto delle Women in Prison posseggo ad oggi una cineteca di tutto rispetto, grazie anche al fatto che di queste... opere immortali vengono proposte al giorno d'oggi intere raccolte in DVD ad un prezzo tutto sommato irrisorio, quasi sempre, almeno, perché ci sono anche pezzi che continuano a costare un occhio della testa, dal momento che non sono stati più ristampati e che stanno continuando a sparire dal mercato diventando ogni giorno più rari.
L'ultimo acquisto, in tutto il suo (analogico) splendore... mi sa che mi costerà tempo e fatica ottenere una copia digitale
da questo "master" ma è l'unico modo per conservare l'opera per i posteri, sicché...

Unica altra, grande pecca, della quale mi ero comunque già lagnato, è che nonostante una buona parte di questi titoli siano di produzione eminentemente italica, è difficilissimo, se non impossibile, procurarseli nella lingua di Dante: la maggioranza delle nuove edizioni sono infatti di origine scandinava, dove questi film non hanno mai suscitato particolare scalpore e sono stati distribuiti (e ristampati) in lungo ed in largo... magari in inglese (o altra lingua europea) e sottotitolati in danese, svedese o ugro-finnico, il che non li rende normalmente particolarmente appetibili per il sottoscritto ma tant'è... in casi come questi occorre bere o affogare ed io ho deciso di... bere l'amaro calice, per mettere su questa collezione.
Dulcis in fundo: il resto della collezione in DVD... purtroppo stivati dentro un
raccoglitore privi delle custodie originali per mancanza di spazio...
Almeno, sono tutti in versione uncensored ed uncut così come il regista li ha girati, per così dire, senza i tanti, pruriginosi tagli applicati dalla fottuta censura italica (e non solo) al momento della loro uscita e fino a pochi anni fa.

Per la cronaca: le foto a corredo di questo post sono mie originali del materiale che ho a disposizione, tanto perché qualcuno non se ne esca come i dolori dicendo che millanto crediti che non ho!

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