Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

lunedì 17 dicembre 2012

Gore, sex and violence... ovvero: io e gli anime


Un classico del Sexploitation made in Japan: A Kite
ovvero: sesso e pallottole!
Forse a qualcuno l'argomento di oggi sembrerà un po' strano, viste le tematiche che tratto di solito ma è vero che – da cinefilo appassionato quale io sono, soprattutto per quanto riguarda produzioni di genere ovvero di nicchia – nemmeno io sono sfuggito al fascino degli anime ovvero dei famigerati cartoni animati giapponesi che dalla fine degli anni '70 in poi hanno invaso anche le nostre latitudini, con alterne fortune e scatenando valanghe di polemiche – le più delle quali assolutamente pretestuose – per i contenuti ritenuti violenti e diseducativi di queste produzioni animate.

Questo perché le tante, troppe associazioni di benpensanti, bacchettoni, baciapile e di sociologi della domenica, ignorano (o fingono di ignorare, il tutto rigorosamente Cicero pro domo sua) che solo in Itajia le produzioni animate sono considerate sempre e solo prodotti per bambini.

Negli altri Paesi, specie in quelli un tantino più civili del nostro (e non pervasi pervicacemente dalla nefasta influenza del Vaticano e dei suoi scherani) invece si distingue benissimo ciò che è per bambini da ciò che per bambini non è.

Perché oggi come oggi, il 70% (diciamo pure l'80...) delle produzioni animate made in Japan non sono dedicate ad un pubblico di mocciosi, ma sono suddivise per fasce d'età e di genere (nel senso di maschile e femminile) non è tutto un calderone unico in cui gettare tutto e il suo contrario.

Un tipico manga Yaoi. Non so cosa ci
trovino le ragazze ma tant'è...



È così che abbiamo animazione per bambini, adolescenti, giovani adulti e adulti tout court, per maschi (shounen) e femmine (shoujo) e per tutti i gusti: drammatico, commedia, fantascienza (un classico), horror e hard e proprio a riguardo di quest'ultimo, la panoplia di produzioni in animazione comprende veramente di tutto ivi compresi i famigerati Yaoi e Yuri ovvero storie scritte e prodotte da donne e rivolte ad un pubblico di donne rigorosamente a sfondo omosessuale... e non crediate che siano produzioni poi così di nicchia; nei miei trascorsi ho conosciuto frotte di ragazze che – più o meno esplicitamente – seguivano questi due generi con una passione ed una dedizione che – se si fosse trattato di un maschietto nei riguardi delle classiche produzioni XXX – avrebbero fatto gridare al pervertito!

Col senno di poi, essendo uno che è cresciuto fino ad una certa età a pane e film di guerra, tanto per citare un altro genere tanto blasonato quanto malvisto nel Belpaese dai soliti noti di cui sopra, in quanto assolutamente diseducativo per i teneri virgulti nazionali, posso tranquillamente affermare che le tante boiate che si sono lette e sentite in proposito sono appunto queste: boiate, non suffragate da alcuna prova se non da articoli di (pseudo) giornalisti prezzolati in cerca di facili scoop quando – sempre i soliti noti e gli aventi interesse – ricollegavano, dopo estenuanti ricerche le origini del comportamento deviante o criminale a questa o quella causa, quasi sempre cartoni animati violenti, film violenti, videogiochi violenti ovvero la causa prima di tutti i mali: la pornografia.

Mai che abbiano relazionato i comportamenti psicopatologici e/o delinquenziali con cause come: noia, mancanza di valori o di ideali, malattie mentali e disturbi pregressi, famiglie disfunzionali o altro.
No, perché altrimenti la cosa si che si farebbe seria e pericolosa, perché di frustrati, spostati, scoppiati e disadattati nella nostra civilissima e cattolicissima società ce ne sono a mucchi e sarebbe impossibile individuarli tutti e tenerli sotto controllo.

Già questo lo trovo più accettabile... e comunque è un'altra cosa
per la quale stravede il gentil sesso... in questo caso parliamo di Yuri...


Meglio quindi dare la colpa a qualcos'altro, qualcosa di già individuato come immorale, turpe o sconveniente, secondo i dettami della (pseudo)moralità imperante, quella del si fa ma non si dice e del tutto va bene, basta che non si venga a sapere, quella cioè dove si censurano e castigano i comportamenti lesivi della moralità purché il contravventore non appartenga alla cricca dei ricchi e dei potenti; quelli possono impunemente sodomizzare bambini e stuprare prostitute minorenni che nessuno gli dirà mai niente, men che meno gli inappuntabili tutori del (dis)ordine costituito.

Dicevo dunque che leggere, vedere o ascoltare opere di fantasia per quanto condite di sesso e/o violenza, non trasforma il fruitore delle stesse in un criminale sociopatico.
Se così non fosse, sempre per restare dalle mie parti, invece di scrivere in questo blog o sbattermi alla ricerca dell'ultimo cult movie di serie B, in questo momento sarei altrimenti impegnato, che so io, a massacrare donne e bambini come mercenario al soldo di qualche multinazionale nel terzo mondo o del classico governo da repubblica delle banane ovvero a commettere violenze, stupri ed omicidi in giro per la città o per il Paese.

E invece, guarda un po', pur possedendo una cultura enciclopedica su armi, mezzi ed esplosivi ovvero essendo appassionato di film a base di sex & violence, non ho mai in vita mia ammazzato o violentato nessuno, né tanto meno ho mai imbracciato un'arma se non in difesa della Patria, quando indossavo l'uniforme.

Lo stesso dicasi per i tanto bistrattati cartoni japanzi che tanti dolori di panza fanno venire, per esempio, alle esimie teste di minchia del MOIGE, quell'efferato consesso di cerebrolesi sempre pronto a strillare allo scandalo per qualunque cazzata, specie quando dietro le loro affermazioni c'è il vuoto pneumatico (la stessa condizione esistente nei loro crani bacati, ovviamente) e che – loro si! - finiscono solamente per produrre pargoli esasperati e sessorepressi che con ogni probabilità sono poi quelli che finiamo per ritrovare in cronaca, strafatti, bevuti, fumati e coinvolti in ogni nefandezza, ivi compresi stupri di gruppo, aggressioni brutali e gratuite e anche qualche omicidio.
Altro cult-movie made in Japan a base di sesso, pallottole e violenza:
MezzoForte


Certe produzioni, non mi stancherò mai di dirlo, non servono a sollazzare le menti malate di psicopatici, sociopatici ed assassini seriali; servono semmai ad esorcizzare e sublimare gli istinti più bassi presenti in tutti gli appartenenti alla specie umana, in modo che il loro cervello possa scaricarsi per procura; servono in pratica a sedare, attraverso la rappresentazione grafica ed esplicita di azioni volutamente esagerate e sopra le righe, lo stress e la violenza che si accumulano inevitabilmente nella vita – caotica e frenetica – di tutti i giorni, evitando che possano esplodere nel mondo reale con gli effetti che tutti ben conosciamo.

Certo, ci sono e ci sono sempre stati degli individui malati di mente o seriamente disturbati che possono prendere a pretesto (o che usano come scusante per i loro comportamenti devianti) questo o quel film o libro o quel che volete, ma sono appunto solo questo: psicopatici/sociopatici pericolosi che anche senza aver visto/letto/sentito nulla prima o poi danno libero sfogo ai loro istinti bestiali.

Chi conosce benissimo questo meccanismo sono proprio i nostri amici giapponesi che – vivendo da sempre a strettissimo contatto di gomito in un territorio risicatissimo in cui la possibilità di avere un po' di privacy o starsene semplicemente per i cazzi propri è assai remota – hanno da sempre sublimato istinti e comportamenti violenti o antisociali attraverso la rappresentazione grafica degli stessi, dapprima con i famigerati manga e poi, con lo sviluppo del mezzo visivo/cinematografico, attraverso film e anime.

Un classico tra i classici del genere: belle pupattole e tentacoli
cazzuti e arrapati che s'infilano per ogni dove... c'è a chi piace..

Non per niente i giapponesi sono famigerati anche per l'estrema violenza, brutalità e perversione delle loro produzioni in video live – quelle cioè con attori in carne ed ossa – che sono considerate eccessive perfino in ambiti e contesti considerati assai più permissivi e libertari (o libertini) come p.es. in Germania o nei Paesi Scandinavi, che non sono secondi a nessuno in quanto a perversioni in video, specie se parliamo di pornografia in generale e di quella fetish/hardcore in particolare.

Eppure il Giappone è uno dei paesi al mondo con il più basso tasso di criminalità esistente, mentre, secondo l'illuminato (si, con la 220V!) parere dei tanti sociologi e psicologi de'noantri, dovrebbe essere un'unica, grande bolgia infernale dove stupratori, assassini, sodomiti, torturatori e pervertiti di ogni genere e natura, commettono ogni genere di abominio contro il prossimo!

Invece niente. Nisba. Nada. Rién de rién...

Caso strano, invece, la stragrande maggioranza di scoppiati, cerebrolesi e violenti li vediamo proprio nel Belpaese, specialmente tra quei bravi giovani cresciuti a reality show, culto dell'apparenza, del soldo e di Berlusconi... di questi ne ho conosciuti a pacchi, mentre tra le mie conoscenze, diciamo più nerd e meno trendy, non ce n'è uno che sia uno che sia mai stato coinvolto in atti di violenza di alcuna natura (se non come vittime dei summenzionati bravi ragazzi di cui sopra) o che si sia dato a comportamenti lesivi della dignità, della legalità o della persona altrui.

Detto questo, e accidenti a me e ai miei sproloqui, volevo con questo informarvi che ho deciso di aggiungere – al già corposo calderone di letteratura e cinematografia di genere e di nicchia – anche queste... new entry diciamo così, per rendervi edotti e partecipi di quanto di buono (in senso lato, ovviamente) il mercato ha da offrire anche da questo punto di vista.

Forse il meglio del meglio dell'animazione nipponica per adulti (o meglio: per GIOVANI ADULTI), il famigerato
BIBLE BLACK ovvero: quando sesso e horror si uniscono ad una trama avvincente e convincente.

Sono certo che, se siete appassionati come il sottoscritto delle famigerate 3 G da cui il titolo di questa pagina ed amate condire le vostre serate anche con un po' di sesso e violenza – e magari tanta artiglieria in azione – non potrete non apprezzare alcune delle perle che ho intenzione di presentarvi che – benché realizzate con disegni in movimento anziché con attrici in carne ed ossa (degli attori in questo caso possiamo anche farne a meno, nevvero!?) sono altrettanto coinvolgenti e divertenti (si, certo, assolutamente) delle produzioni dal vero con il valore aggiunto di essere spesso più credibili (o meglio recitate) rispetto a tanti film che presentano, si, tanta carne alla vista ma che non si possono guardare o sentire per quanto sono mal interpretati.

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