Ovvero: le tre cose che muovono il mondo!

Come ebbe infatti a dire Rudyard Kipling in tempi non sospetti: "Tre sono le cose che muovono il mondo: Donne, Cavalli e Guerra" il che, tradotto in termini moderni vuol dire: Donne, Motori e Armi da fuoco!

WELCOME TO THE MAYEM!

domenica 27 ottobre 2013

Il meglio di un uomo... sarà, ma a che prezzo?

Dopo otto mesi di uso, oggi ho buttato un rasoio.

Va be', direte giustamente voi, dov'è la novità in questo? Se ne buttano milioni ogni giorno... certo, otto mesi magari so' un po' pochini, non fanno più la roba per durare come una volta.

Vero, peccato che stia parlando di un rasoio usa e getta, non di un rasoio fisso con testina (o lametta) sostituibile.
Già, otto mesi di uso e l'ho fatto fuori solo oggi, dopo un numero di rasature che si attesta tra le 60 e le 70, barba più, barba meno...

Non è un record e non è nemmeno una cosa inaudita per me, almeno non da che ho cominciato ad usare – nel 2010 niente meno – l'allora nuovo rasoio quadrilama della Wilkinson Sword® serie Titanium.

Per capire al meglio la vicenda, sarà il caso di fare un passo indietro. Ho sempre avuto grossi problemi a radermi, sia a causa della mia vista non eccelsa, sia per la... conformazione e durezza dei miei peli facciali.
Di fatto io non ho la barba come i comuni cristiani, c'ho una distesa di lana d'acciaio, con degli spunzoni che paiono più filo spinato che peli.

Essendo poi un tradizionalista per certe cose, per me esistevano solo sapone e pennello e rasoio (cosiddetto) di sicurezza.. inutile dire che ogni rasatura era l'equivalente di una battaglia campale, con tanto di morti e feriti, anche perché, per colmo di sfiga, la mia scorza non è altrettanto dura: tagli e abrasioni erano così all'ordine del giorno... spendevo più di fermasangue e di mousse emollienti che di lamette e sapone.

Fino all'uscita dei dopobarba in gel poi, quando esistevano solo i classici liquidi a base alcolica non vi dico che gioia e felicità farsi una bella passata sulla faccia irritata... praticamente una bistecca al sangue.

È vero che l'omo vero ha da odora' de sangue e denim ma – porcocane! - dopo ogni rasatura stavo uno straccio per tutta la giornata.
Tra l'altro, proprio a causa del... supporto inadeguato alla rigidità del pelame, non potevo nemmeno radermi tutti i giorni, altrimenti rischiavo veramente di ridurmi la faccia come quella di un Unno (dopo apposita visita ottenni persino l'esenzione parziale dalla rasatura d'ordinanza sotto le armi, pensate un po'...).

Tra l'altro, credo di essere un caso più unico che raro di sofferente da auto-allergia, in quanto ogni volta che la mia pellancica viene a contatto con la barba lunga (tipo mentre dormo ovvero se mi do una vigorosa grattata – perché prude anche, la bastarda!) mi ritrovo con l'orticaria!

Una tragedia!... l'unica soluzione – adottata per anni, fintanto che ho potuto permettermelo – farsi radere dal barbiere, come facevano i nostri nonni (almeno il mio lo faceva); di quando in quando i danni c'erano ugualmente ma la rasatura più approfondita e professionale di fatto mi durava una settimana, dal martedì pomeriggio a quello della settimana dopo.

Purtroppo, col tempo questa soluzione si è fatta sempre meno viabile, soprattutto per ragioni economiche, ed ho quindi cercato delle alternative ricorrendo ai nuovi sviluppi tecnologici nel campo della cosmesi per uomo.

Niente di trascendentale, intendiamoci, non sono uso a cremine e lozioni... semplicemente ho cominciato a testare varie tipologie di rasoio, nuove emulsioni e creme da barba e nuovi dopobarba alcool free ad elevato tasso di idratazione, specifici per pelli facilmente irritabili.

Premetto, a questo punto, che sono da sempre un utilizzatore dei prodotti della Wilkinson, in quanto trovo che i più blasonati (o meglio, più pubblicizzati) prodotti del principale concorrente – la franciosa Gillette® - non valgano assolutamente i soldi che chiedono.

A mio modesto parere, sono la controparte cosmetica dei prodotti della mela smozzicata del fu Stefano Travagli: belli, fighi, trendy e soprattutto costosi, ma per quanto riguarda durata e funzionalità (non funzioni, che spesso ne hanno anche troppe che non si sa a che cacchio servano) sono a dir poco insoddisfacenti... però fanno figo, vuoi mettere?!

Dal momento però che la faccia è la mia e che sono un pragmatico per costituzione, a me della fighetteria o della bellezza fine a sé stessa non importa una cippa, sicché mi sono gettato sulle alternative, come per l'appunto i prodotti della diretta concorrente.

Nel 2010 appunto ho scoperto questi nuovi Titanium Quattro e li ho sperimentati accoppiandoli ad un gel da barba, abbandonando di fatto il sapone e il pennello tradizionali; sono rimasto letteralmente basito dal risultato: una rasatura liscia (per quanto possibile, non posso forzare la mano più di tanto altrimenti...) e duratura, che mi permetteva di radermi una volta ogni 3 giorni, specie quando lavoravo e quindi dovevo essere in ordine.

Dal momento che – in questo Paese – i prodotti validi ancorché economici hanno la sgradevole tendenza a sparire dal mercato dopo poco, mi sono affrettato e – approfittando di una promozione caduta proprio a fagiolo – ho fatto scorta di questi rasoi.
Questo accadeva tre anni fa... da allora non ne ho più comprato un altro, perché vado ancora avanti con quelli che presi allora!

Di fatto, alla faccia dell'usa e getta, la durata media di uno di questi rasoi si è attestata sui sei/nove mesi, secondo la frequenza d'uso, che incide enormemente sulla durata non perché si rovinino le lame ma perché alla fine si attufano di peli che diventano una massa solida e inamovibile, che ti costringe a gettarlo via altrimenti ti gratti via la pelle (ricordate sempre che la mia pelliccia è fatta di fil di ferro...).
Paradossalmente, se li usi con la barba molto corta, quindi più di frequente, possono durare una vita, prima di rovinarsi.

I tanto famosi Gillette, specie i nuovi, costosissimi pentalama tanto pubblicizzati in TV, col cazzo che ti permettono di raderti 50 volte... lo so perché li usano amici e conoscenti e tutti (pur proclamandosi pienamente soddisfatti) di fatto usano una testina una ventina di volte, forse qualcosa di più quelli che si fanno la barba tutti i giorni... peccato che una sola lametta di quelle costi in media 5 euro, quanto costa in pratica un pacco di Titanium Quattro con dentro 4 rasoi.
Meditate gente, perché in tempi di magra come questi in cui viviamo, anche queste cose contano, a meno di volersi ridurre come il protagonista di 1984 di George Orwell, dove i civili erano alla costante ricerca, perfino al mercato nero, di lamette da barba, che erano altrimenti costretti ad utilizzare per mesi e mesi.

martedì 15 ottobre 2013

Questa l'aspettavo più dei doni di Natale...

MUWAHAHAHAHAHAHAH!!!

Questa è spettacolare!!!
Il sindaco sceriffo di Roma (fortunatamente molto, molto ex) l'uomo che ha fatto della (in)sicurezza cittadina la sua bandiera, portando la capitale al secondo posto nella mer(d)avigliosa italica classifica delle città col più alto tasso di criminalità del Paese, si è trovato la casa svaligiata e per giunta in pieno giorno!

Chissà com'è, come non è, ma me pare proprio che la situazione non sia assolutamente cambiata in questi ultimi mesi di cambio della guardia... per avere una conferma dei miei (fondati) sospetti, forse dovrei farmi un giro per le consolari intorno a Roma... qualcosa mi dice che, come ai tempi di Gianni Eja Eja Aledanno, da quelle parti pulluli di scherani in divisa (assolutamente ed evidentemente latitanti altrove in città) impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini (soprattutto della loro moralità!) aggredendo l'unico, vero motivo di allarme sociale in città.

Di che parlo? Vi do un'indizio: di solito passeggiano in abiti piuttosto succinti lungo i viali di periferia (e non solo) ed i tratti urbani delle nostre consolari...

martedì 8 ottobre 2013

Mi spiace, ma sono assolutamente d'accordo...

Il futuro della guerra aerea: gli UAV (Velivoli senza pilota),
cacciabombardieri AUTONOMI in grado di volare e colpire
SENZA l'assistenza (o le decisioni) umana.
Di solito sono il primo ad... apprezzare le innovazioni tecnologiche (no, non parlo degli stupidi, inutili giocattoli che vanno oggi per la maggiore, come Iphone, Ipad, Ipod, Ishit et similia) specie in ambito industriale o militare, ma ho sempre ritenuto che – specie in quest'ultimo settore – l'iniziativa debba sempre restare saldamente nelle mani dell'animale uomo, per quanto bestia cane possa essere.

Per questo rimango regolarmente basito e sinceramente preoccupato, ogni volta che danno in TV notizia dei nuovi, clamorosi successi per quanto riguarda l'evoluzione di robot autonomi, in grado cioè di replicare (e col tempo, migliorare) le prestazioni di un essere umano, a maggior ragione quando queste... migliorie tecnologiche sono applicate all'arte più antica del mondo, quella della guerra.

Si chiama ATLAS ma non è un UFO Robot
ma semplicemente la cosa più vicina a
Terminator mai prodotta finora...
L'apparato industriale/militare, specie quello ameridiota, seguito a ruota da nipponesi e coreani, propone orgogliosamente al mondo i suoi ultimi successi nel campo della robotica, gettando fumo negli occhi all'opinione pubblica, con la (supposta) utilità dei loro nuovi prodotti nel risparmiare vite umane in caso di conflitto... peccato che le preziosissime vite siano solo quelle della loro gente, gli altri possono pure felicemente crepare, possibilmente sbudellati dai loro killer cibernetici.

E questo non lo dico solo io, che sono uno stronzo qualunque, ma Christof Heyns rappresentante speciale delle Nazioni (dis)Unite per le esecuzioni sommarie, arbitrarie e stragiudiziali nel suo recente discorso dinanzi alla Commissione per i diritti umani di Ginevra.

Anche secondo il suo illuminato parere, si sta profilando all'orizzonte la possibilità di uno stato di perenne conflitto, da parte delle nazioni più (tecnologicamente) avanzate del pianeta, proprio in virtù del fatto che gli... interventi diverrebbero appannaggio delle sole truppe robotiche autonome ed indipendenti.

Perché rischiare la vita dei (nostri) soldati, quando possiamo
spedire i nostri robot a sbudellare avversari e nemici? Tra l'altro,
sono pure ECONOMICI, sicché...
Già oggi questo stato di cose è una realtà, anche se non ancora così diffusa.
È cosa nota infatti l'uso in Iraq e in Afghanistan delle unità robotiche SWORD, dei piccoli semoventi robot teleguidati, impiegati largamente a titolo sperimentale dallo US Army contro gli insorti islamici: macchine che uccidono la gente, mentre il killer (quello bipede e vivente) sta bello nascosto al riparo con la sua console... stessa cosa riguardo l'uso assai liberale, sempre da parte degli americani e dei loro degni compari d'Israele, dei famigerati droni, velivoli senza pilota teleguidati via satellite nientemeno, al centro di proteste e polemiche (più che giustificate, al mio avviso) per il posizionamento proditorio degli apparati ricetrasmittenti sul territorio italiano per la guida remota di questi ordigni, usati principalmente per omicidi mirati, veri e propri atti di terrorismo operati da governi nei confronti delle popolazioni “ostili” di altri paesi.

La guerra ridotta a videogame, dove qualsiasi coglione può mettersi a giocare scannando impunemente e senza il minimo senso di colpa o di responsabilità altri esseri umani per mezzo di giocattoli hi-tech a distanze intercontinentali.
Una vista fin troppo nota in medio-oriente: i droni Predator
armati di missili e guidati ANCHE dalla nostra Sicilia per fare
il lavoro sporco degli ameriCANI...
Già così è una porcata senza precedenti, ma con questa ulteriore evoluzione si aprirebbe la strada verso l'Armageddon, perché avendo a disposizione un'armata di soldati assolutamente intrepidi, sovrumani, probabilmente indistruttibili, senza la minima ombra di coscienza o dubbio, chi potrebbe mettere un freno alle velleità di poliziotto del mondo degli americani (o dei cinesi o dei russi per quel che mi riguarda, che in queste cose ci sguazzano nel loro orto di casa così come i loro amichetti a stelle e strisce dall'altra parte dell'orbe terracqueo) dal momento che non rischierebbero più nulla di persona, ergo, chiunque possieda queste tecnologie potrebbe sentirsi in diritto di imporre la sua visione del mondo su chiunque non sia in grado di opporsi con mezzi altrettanto efficienti e di questo ne abbiamo già avuto abbastanza nel decennio precedente post-undici settembre ad opera degli scherani del presidente dell'associazione petrolieri d'America e dei suoi amichetti della lobby industriale/militare che hanno creato lo stato di stillicidio perpetuo che stiamo vivendo oggi con i buzzurri guerrafondai, sessuofobici e bigotti del (neonato) Grande Califfato Islamico.

L'alpino e il suo mulo, che immagine poetica... ecco la sua
versione futura: il mulo robot in grado anche di... prendere
a calci il nemico AL POSTO del suo fantaccino...
Invece, per quanto mi riguarda, se hai certi pruriti o ti senti tanto il campione della giustizia e della libertà, tanto da impicciarti costantemente dei cazzi degli altri, devi avere la decenza di farlo di persona e rischiare anche di restarci scottato.

È troppo comodo fare il paciere per interposta persona, specie quando la persona in oggetto è un androide alto due metri corazzato e armato come un tank.



sabato 5 ottobre 2013

Ma quant'è bello andare in giro con le ali sotto i piedi, se hai una Vespa Special che risolve i problemi...

...specialmente se la summenzionata vespa è armata con un cannone anticarro da 75mm!

Vi sembra che l'idea sia quanto meno peregrina o peggio ancora, una boutade provocatoria del sottoscritto?
Ma manco per niente!
Se non mi credete, chiedetelo al Ministero della Difesa francese, che nei primi anni '50 commissionò all'italica Piaggio un lotto di Vespa 150 militarizzate mediante opportune modifiche alla scocca e alla meccanica, per l'impiego come cacciacarri nelle giungle del Vietnam, dove i francesi erano impegnati contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Viet-Minh comandato dal (fu) generale Giap.

Se l'idea di spedire un cazzo di scooter in guerra per dare la caccia ai carri armati vi sembra una minchiata, non posso darvi torto, eppure tra il 1956 e il 1959 l'Armèe de Terre ricevette per mezzo della consociata ACMA la bellezza di 800 Vespa 150 modificate secondo lo standard TAP ovvero per l'impiego da parte delle Troupes Aero-Portèes, i paracadutisti delle Forze di Intervento Rapido, insomma.

Il veicolo era armato (non ridete, è tutto vero!) con un cannone anticarro senza rinculo M20 da 75mm di fabbricazione statunitense montato in caccia con la volata passante attraverso un apposito foro praticato nello scudo anteriore della Vespa.
Si trattava in pratica di un residuato bellico della guerra di Corea che gli americani stavano distribuendo urbi et orbi mentre loro si rifacevano il guardaroba con giocattoli nuovi come i cannoni senza rinculo M27 prima e gli ubiquitari M40 da 106mm poi...

A questo punto, le opinioni in merito all'utilizzo di codesto... semovente d'artiglieria divergono notevolmente; c'è chi dice che vennero impiegate in Algeria (anche perché, nel frattempo, zio Giap aveva cacciato a calcioni sulle gengive i parà francesi da Dien Bien Phu mettendo fine alla guerra – e al previsto impiego – delle temibili Vespa armate), chi dice che addirittura potevano sparare il cannone in movimento – colpendo cosa è tutto da vedere – ed altre amenità similari.

Ammetto la mia ignoranza riguardo gli eventi campali della guerra di Algeria (conosco molto meglio le immonde porcate perpetrate dai paracadutisti francesi contro i civili, le violenze e le torture usate contro i sospetti appartenenti al FLN, specialmente se donne), quindi non so dire se 'sti trabiccoli vennero veramente utilizzati e quanto efficaci siano stati sul piano tattico e operativo anche se ho i miei ragionevoli dubbi che gli ero(t)ici parà francofoni potessero realmente sparare dallo scooter in generale, tanto meno andando a spasso su e giù per le dune di sabbie e sulle piste sterrate dell'entroterra algerino.

L'idea svizzera di cacciacarri a due ruote... va bene l'ecologia e
il risparmio ma qui si esagera!
In realtà, l'idea di usare un veicolo a due ruote in combattimento non è né nuova né poi così scema (con i dovuti distinguo, però...), ne danno atto le famosissime BMW R75 tedesche, dotate di sidecar e armate di mitragliatrice ovvero le famigerate biciclette militari svizzere, equipaggiate di tutto punto, compresi mortai da 60mm, lanciarazzi anticarro, mitragliatrici e quant'altro, anche se non credo sia mai venuto in mente a nessuno di usarle come... semoventi per le summenzionate artiglierie ma solo come... trattore a propulsione podalica.

L'unica arma che vedo... montata su una
Vespa: la gnocca, la definitiva Arma di
Distrazione di Massa!
Per quanto riguarda le specifiche della Vespa Assassina, si trattava del classico vespone 150cc erogante 4,5Kw per una velocità massima di 60kmh ed un'autonomia di 200 km, attrezzata con appositi portapacchi rinforzati fronte e retro, per il trasporto delle taniche di carburante (miscela al 6% nientemeno) aggiuntive e dell'equipaggiamento del fante e di ben 6 granate per il cannone da 75mm nei loro tubi/contenitori.

Per quanto mi è dato sapere, a parte le sospensioni irrobustite per l'uso fuoristrada e alcuni rinforzi allo scudo anteriore e al copricarter, la Vespa 150 TAP era una comunissima vespa made in France, priva di protezioni o altre amenità.
Ne era previsto l'uso da parte di coppie di parà e il portapacchi posteriore amovibile incorporava anche il cavalletto per il pezzo da 75mm una volta scavalcato dal suo innesto.

So che ce ne sono in giro ancora parecchie, anche in mani civili (orbate del cannone, ovviamente), dal momento che vennero dismesse già negli anni '60, quando evidentemente i nostri cugini (dementi) d'oltralpe rinsavirono di colpo mandandole al macero.

venerdì 4 ottobre 2013

A questo punto, possiamo parlare di comportamento generalizzato...

Se succede una volta è un caso, due, una spiacevole coincidenza ma dalla terza in poi a casa mia diventa una statistica!

Il bello è che questi atti, che vedono sempre protagonisti gli ero(t)ici esponenti delle forze del (dis)ordine italiote, nella stragrande maggioranza dei casi capita proprio qui, nella Capitale, segno altrettanto evidente che – per ragioni che non voglio né sono in grado di determinare – si sta concentrando in questa già martoriata città, anziché il meglio che il paese ha da dare, soltanto la feccia, altrimenti non si spiega come, all'indomani della sentenza di condanna definitiva per violenza, sevizie e stupro ai danni di almeno quattro vittime, comminata a Massimo Pigozzi, notorio scherano e aguzzino in divisa in servizio a Bolzaneto, di cui vi ho parlato nel mio ultimo post e il recente arresto di altri quattro esponenti della Squadra Mobile romana sempre per gli stessi reati – oltre che furto e concussione nei confronti di prostitute, piccoli delinquenti ed extracomunitari - la notizia trasmessa poc'anzi sull'arresto effettuato dalla squadra mobile di Roma nei confronti di tre loro colleghi per ben due casi di violenza sessuale.

I fatti contestati si riferiscono ad altrettanti episodi, avvenuti l'anno scorso: uno nei confronti di una (presunta) prostituta sudamericana ai domiciliari, l'altro ai danni di una ragazza italiana diciottenne che era stata fermata per accertamenti la notte della finale degli europei di calcio per possesso di hashish e tradotta al famigerato commissariato di San Basilio, dove si è consumata la violenza. Sempre nell'area di competenza dello stesso commissariato sono avvenute le violenze ripetute da parte dei due funzionati ai danni della sudamericana.

La prima cosa che lascia basiti, è il grado rivestito dagli arrestati: un sostituto commissario, un assistente ed un operatore tecnico della polizia in servizio alla Questura... alla faccia del cazzo, più si va avanti, più si sale di grado... andiamo proprio bene.

Mentre il secondo caso mi risulta novello, il primo no, mi sa tanto che è lo stesso identico di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa... evidentemente, le accuse inconsistenti rivolte ai due sbirri dalla inaffidabile puttana poi così inconsistenti non erano...
Andiamo avanti così, continuiamo a farci del male... tanto l'unico problema in Itajia (immigrati che crepano a Lampedusa a parte) è sempre e solo il destino dell'Unto del Signore da Arcore, tutto il resto, specie quando riguarda da presso la vita e la sicurezza dei comuni cittadini, come si dice in questi casi, è fuffa...

mercoledì 2 ottobre 2013

Giustizia è fatta?

Secondo me, no, perché in qualunque altro paese civile degno di questo nome, una merda d'uomo come il (spero fu) assistente capo di polizia Massimo Luigi Pigozzi, da quel di che l'avrebbero messo dietro le sbarre, dopo esser stato riconosciuto come uno dei più feroci aguzzini della caserma di Bolzaneto, durante l'infausto G8 del 2001, invece gli è stato criminalmente permesso di continuare a delinquere nello stesso lager di cui era indiscusso signore e padrone, fino ai fatti conclamati avvenuti nel 2005, quando il nostro ero(t)ico tutore del (dis)ordine costituito ha pensato bene di stuprare ben quattro donne (quattro, cazzo, mica una!) poste sotto la sua custodia in altrettante occasioni.

Oggi è stata data la notizia che - a ben 8 anni di distanza dai fatti - Pigozzi è stato riconosciuto, con sentenza passata in giudicato, colpevole di violenza carnale e condannato a 12 anni e mezzo di carcere.

Per prima cosa, voglio proprio vedere se adesso questo bel tomo in galera ci andrà e soprattutto quanto ci resterà, visto come si risolvono in genere questo genere di cose nel Belpaese.
In secondo luogo, mi chiedo come sia possibile che per un reato reiterato ed aggravato dal fatto che il responsabile fosse un (chiamiamolo così per carità di patria) servitore dello Stato, si sia comminato l'equivalente di uno scappellotto a chi si era già reso responsabile di fatti gravissimi, in circostanze analoghe e per altro già condannato per lesioni e violenza privata nei confronti dei fermati della Scuola Diaz di Genova.

Per la cronaca, fu proprio Pigozzi ad aprire la mano come una cozza a Giuseppe Azzolina, uno dei pericolosissimi sovversivi arrestato alla Diaz dove, nonostante la coscienza sporca, riposava pacificamente (questo secondo le immonde giustificazioni fornite dagli sgherri della questura di Genova, quasi che il fatto di avere a che fare con manifestanti riottosi sia causa sufficiente e necessaria perché la sbirraglia di ogni ordine e grado sia autorizzata a comportarsi come gli squadroni della morte cileni) che dalla vicenda è uscito menomato a vita.

Eppure, nonostante questo spettacolare curriculum, questo stronzo in divisa non solo non è stato cacciato a pedate dal corpo e spedito direttamente a Gaeta ma i suoi superiori si sono premurati di mantenerlo saldamente al suo posto, nel luogo stesso del misfatto fino praticamente all'altro ieri.

A casa mia, ad uno così, gli dai l'ergastolo al carcere duro, magari rinchiuso in una cella con quattro mandinghi nerboruti condannati per stupro che così potranno chiamarlo Luigina ogni notte per i prossimi trent'anni!

Ah, ma la chicca è un'altra: la suprema corte ha condannato anche il Viminale, in quanto diretto superiore del Pigozzi, a risarcire una delle sue vittime, l'unica che ha osato fare causa allo Stato per il... cortese trattamento che le è stato riservato nei patri commissariati.
E anche se mi rode che altri soldi pubblici se ne vadano così, nella canna del cesso, ammetto che la sentenza è sacrosante, perché il primo responsabile di questo scempio è proprio il Ministero dell'Interno, che non ha fatto nulla per prevenire questi crimini, anzi, se ben ricordo, fu proprio quello stronzo sesquipedale ed eminente farabutto di Claudio Scajola, il responsabile del Viminale ai tempi del G8, a fare pressioni sui suoi scherani - compreso il decuius Antonio Manganelli che proprio per osservanza dimostrata agli ordini impartiti dal podere politico pedissequamente eseguiti, ottenne come premio di diventare il capo della polizia - perché "prendessero a calci sui denti" la massa di "zecche ribelli e anarcoinsurrezionaliste" (altra sesquipedale cazzata inventata di sana pianta da quel cialtrone di Beppe Pisanu, suo predecessore, per giustificare qualunque porcata contro chiunque si schieri contro il suo (ex) padrone, il beato Al Tappone da Arcore) che diede il placet agli scagnozzi del governo Berlusconi per l'azione repressiva da Junta argentina contro i manifestanti.

Non voglio entrare ulteriormente nel merito, perché in realtà chi mi conosce sa benissimo come la penso sulle manifestazioni e le sommosse in occasione dei vari consessi internazioAnali, dove i veri responsabili delle violenze e delle devastazioni non vengono mai ricercati o perseguiti, con le forze del (dis)ordine che scatenano la loro ferocia sempre e solo contro chi non reagisce e spesso non c'entra una beatissima mazza con gli insorti che mettono a ferro e fuoco le città.

Quel che voglio ribadire è che, negli ultimi venti anni, troppe volte abbiamo assistito alle imprese di squadristi prezzolati, armati dallo Stato e foraggiati con i nostri soldi e troppe poche volte questi criminali vengono assicurati alla giustizia o condannati a scontare il giusto prezzo per i loro misfatti.
Quindi, la notizia di questa condanna è ancora una volta una mezza soluzione, perché si sarebbe potuto benissimo evitare tutto questo, eliminando in primo luogo alla radice il problema (togliendo di mezzo i tanti Pigozzi che ancora pascolano nelle italiche forze dell'ordine) ovvero comminando una pena degna di questo nome ai tanti traditori dello Stato, quando e se vengono condannati.

martedì 1 ottobre 2013

W la DEMOCRAZIA e l'UGUAGLIANZA...

Sono davvero scandalizzato, io che credevo che nulla potesse (relativamente parlando) tangermi, specie quando si parla di porcate a stelle e strisce e invece, alla fin fine, qualcosa di nuovo prima o poi esce fuori.

Nuovo... parola grossa, perché qui si parla della porcate fatte addirittura all'indomani della Grande Guerra, quando alla presidenza c'era quella perla di Woodrow Wilson, tanto osannato democratico (si, delle mie babbucce) creatore di quella immane porcata della Società delle Nazioni, precursore delle inutili e dannose Nazioni (dis)Unite controllate dalla Ganga dei Cinque, per cui qualunque cosa accada, NON si fa mai un cazzo se no a qualcuno della banda salta il picchio di mettere il veto... ma andiamo oltre.

Stavo esaminando la preview di un volume pubblicato assai di recente, un saggio storico sugli aspetti meno noti della Seconda Guerra Mondiale che, ovviamente, non poteva che iniziare dalla fine della prima.
Che gli USA siano sempre stati un paese ingrato e bastardo, specie nei confronti dei suoi figli in uniforme è per me cosa nota da che facevo le medie ma mi era (come immagino lo sia per la maggior parte degli studenti della scuola pubblica italiota, dove la storia NON si studia, specie se è vicina e scomoda per le verità rivelate - di partito o di governo - che vengono invece ampiamente propinate) assolutamente sconosciuto il fatto che questo stato di cose nella Terra dei Liber(ticid)i è sempre esistita, anche in tempi non sospetti come nel 1918.

Di fatto si narra la vicenda della contestatissima parata della vittoria da tributarsi in onore della 77th Infantry Division, di rientro dal teatro di guerra delle Argonne, uno dei più crudi e feroci di tutto il conflitto, una divisione che passò alla storia per gli atti di valore e le decorazioni ricevute, di cui faceva parte anche il famosissimo battaglione perduto, i cui exploit dietro le linee nemiche divennero leggendari.

Quando dico che la parata fu contestata, non intendo, come potreste pensare, che la cittadinanza di New York (da cui provenivano TUTTI gli effettivi dell'unità) facesse opposizione, tutt'altro: fu il governo del DEMOCRATICO Wilson a fare di tutto perché la 77th non potesse sfilare per le vie della città, com'era accaduto poche settimane prima invece con la 27th infantry Division.

Perché? Di quale gravissima colpa si saranno mai macchiati i martoriati fantaccini della 77th rispetto agli eroi della 27th?

...

La risposta è tanto banale quanto incredibile, ma bisogna essere dei cazzo di WASP per accettare una porcata del genere... la 27th, l'ultima grande unità ameridiota a partire e la prima a tornare, composta per altro da gente proveniente da tutti gli stati circostanti New York, era interamente di ANGLOSASSONI PROTESTANTI BIANCHI, mentre la 77th era composta interamente da oriundi e naturalizzati cattolici ed ebrei, Italiani, Polacchi, Tedeschi, Irlandesi, Ispanici e Cinesi... quella che, nella (cosiddetta) patria della democrazia era considerata (e sono parole dello stesso Wilson, riprese dal suo discorso alla nazione del 1915): feccia, serpi in seno che sono state accolte con benevolenza dai veri americani e che invece diffondono disfattismo e discordia nel Paese... peccato che questa gente la cittadinanza se l'era guadagnata letteralmente col sudore della fronte e soprattutto col sangue versato in nome e per conto di quello stesso governo che ora tanto li denigrava.

Quindi questa gente, secondo il razzista e sudista presidente democratico degli Stati (dis)Uniti d'America NON poteva sfilare in parata come i VERI good american boys, quelli di razza bianca e protestanti... anzi, lo sapevate voi che nei civilissimi Stati Uniti, proprio l'amministrazione di Wilson aveva introdotto la segregazione razziale nei pubblici uffici e nella pubblica amministrazione?

Che perla d'uomo, mi ricorda tanto un certo politicante italiota cerebroleso che biascica cazzate su al nord in compagnia dei suoi compari xenofobi e razzisti, specie quello con gli occhiali da deficiente e i suoi scagnozzi con la schiuma alla bocca e gli occhi iniettati di sangue quando si accenna anche solo lontanamente al fatto che i negri gli arabi, gli asiatici e i sudamericani sono persone ed esseri umani come tutti gli altri e non strane scimmie vestite a festa...

Fatto sta che la parata alla fine SI FECE e non certo grazie all'amministrazione ma grazie alla GENTE DI NEW YORK, quella che aveva mandato i suoi tanto disprezzati figli, mariti e padri a farsi bucare la pancia in Francia in una guerra di cui agli americani non poteva fregare di meno!
Grazie a Dio, anche nella terra degli inetti c'è qualcuno che ogni tanto si sveglia col culo (giustamente) girato e decide di mettere le cose a posto.

E questo non è che la punta dell'iceberg delle porcate che i DEMOCRATICI e LIBERALI governi americani hanno commesso anche contro la loro stessa gente... vogliamo parlare del fatto, tanto per dirne una, che subito dopo la guerra hanno IMPOSTO, a noi e ai Giapponesi, la loro visione del diritto e della democrazia, compreso il suffragio universale esteso urbi et orbi, quando a casa loro questo diritto le loro donne lo hanno conquistato solo nel 1920 mentre hanno concesso i pieni diritti di cittadinanza e di voto alle minoranze, specie quelle nere ed ispaniche solo nel 1965!!!

Alla faccia del cazzo, ed è QUESTA GENTE che vuole venire ad insegnare A NOI cosa sono i diritti civili e la democrazia!?
Ma andassero tutti seriamente a cagare e si vergognassero, una buona volta...